I comuni dovranno gestire direttamente 43 miliardi nell’ambito del Pnrr. Ma l’esperienza del Fse ci dice che non tutti hanno le capacità di realizzare i progetti. Cosa fare per mettere anche il Mezzogiorno nelle condizioni di spendere le risorse.
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I dissesti finanziari degli enti locali sono diffusi, con ovvie conseguenze negative per le comunità amministrate. L’integrazione tra l’enorme quantità di dati disponibili e l’intelligenza artificiale permette però di prevederli. E dunque di prevenirli.
Il Covid-19 rischia di danneggiare la qualità dei nostri processi democratici. Anche quando le elezioni vengono organizzate, molti elettori potrebbero scegliere di non recarsi ai seggi per paura di essere contagiati. Servono misure adeguate.
Il dl semplificazione ha l’obiettivo di sostenere la domanda aggregata attraverso la ripresa degli investimenti. Ma nel settore dei lavori pubblici, nonostante alcune misure di grande impatto, si tratta più di interventi emergenziali che di una riforma strutturale.
È paradossale che il governo stanzi ingenti risorse per fornire liquidità alle imprese attraverso le banche, mentre le pubbliche amministrazioni non pagano i propri debiti. Eppure, somme già stanziate in bilancio non si trasformano in pagamenti effettivi.
La recessione senza precedenti in Europa si legge nei nuovi dati sul Pil. Francia, Spagna e Italia in profonda sofferenza, Germania un po’ meno. E questa asimmetria può rallentare l’accordo sulle misure di salvataggio in sede Ue. Infatti ora che i governi hanno deciso di creare lo European Recovery Fund, la patata bollente è in mano alla Commissione che deve deciderne le regole di funzionamento.
Niente Primo maggio in piazza quest’anno e, peggio, niente da festeggiare. Perché un terzo dei lavoratori è bloccato dal lockdown, In prevalenza “blue collar” e di più che nel resto della Ue. In apparente contraddizione con questa tendenza i dati sul mercato del lavoro di marzo pubblicati dall’Istat che mostrano come molti disoccupati siano diventati inattivi.
Oltre ai bilanci disastrati di questi mesi, le aziende di trasporto pubblico locale devono affrontare i distanziamenti tra passeggeri: un vero rompicapo tra nuove regole e nuovi costi. I comuni italiani vanno incontro a 10 miliardi di entrate in meno e spese in aumento. Nascono proposte di fondo di solidarietà e maggiore discrezionalità finanziaria.
In vista di una possibile recrudescenza della pandemia dopo l’estate, conviene estendere le vaccinazioni contro la normale influenza. Così da evitare falsi allarmi e monitorare davvero il Covid-19. Guardando al futuro, dobbiamo immaginare nuove regole di comportamento e cambiamenti di abitudini, consapevoli dei rischi in agguato. Chi governa deve comunicare con la massima chiarezza. Altrimenti c’è il rischio che abbia la meglio la disinformazione che – come è provato – viene orchestrata per destabilizzare le democrazie.
Continuano le puntate de lavoce in capitolo, il podcast de lavoce.info. Questa settimana: “Terapie anti-Covid per il mercato del lavoro“, con Tito Boeri.
Ai comuni dovrebbe essere garantita la discrezionalità di finanza in deficit che il governo centrale si è già assicurato. L’ammontare complessivo andrebbe fissato come obbiettivo nella legge di bilancio. E andrebbe previsto un fondo straordinario verticale.
Le minori entrate dovute alle misure di blocco delle attività potrebbero causare un disavanzo generalizzato di tutti gli enti locali nel 2020. Mentre aumentano le spese per la sanità. Ecco cosa deve fare lo stato centrale per aiutare regioni e comuni.
La costruzione stessa del campione fa sì che i dati Istat di inizio aprile non possano essere usati per stimare il numero totale di decessi causati da Covid-19. Né oggi si può sostenere che i numeri indicati dal ministero della Salute siano sottostimati.
I brutti dati di fine 2019 (Pil e industria col segno meno) sono un campanello d’allarme per il governo. Senza industria niente crescita. E senza Pil niente occupazione. In Italia e altrove. Non a caso sul mercato del lavoro, si vede un andamento precario e altalenante. Sale il numero delle persone impiegate ma le ore di lavoro restano sotto il livello pre-crisi. I salari ristagnano e, seppure in frenata, i rapporti a termine restano al 17 per cento del totale.
L’Europa ormai senza il Regno Unito rafforza il suo impegno per l’ambiente non soltanto con il Green deal della commissione von der Leyen ma anche con la svolta verde annunciata dalla neo-presidente Christine Lagarde. Come altre banche centrali, anche la Bce inserisce la sostenibilità ambientale come un criterio da considerare nelle sue decisioni. Nel frattempo Francoforte mantiene il faro acceso sugli istituti di credito sottoposti alla sua vigilanza, valutandone modelli di business, governance, rischi per capitale e liquidità. Il punto debole che emerge è la bassa redditività.
Dalla regione intorno a Wuhan – con produzioni automobilistiche e high-tech, crocevia di collegamenti – l’epidemia di coronavirus farà sentire i suoi effetti economici, oltre che umani, in tutto il paese e nel mondo in virtù della globalizzazione. A oggi si stima una perdita, per la sola Cina, tra l’1 e il 3 per cento del Pil.
Se gli investimenti degli enti locali ripartono poco è per l’incertezza delle regole – dal codice dei contratti del 2016 allo “sblocca cantieri” del ’19 – e per l’incapacità di usare le risorse finanziarie, molto accresciute da quando i comuni possono disporre degli avanzi del Patto di stabilità interno.
Un commento di Vittorio Daniele all’articolo “Come ridare smalto alla scuola senza qualità del Sud” di Tito Boeri e Alessandro Caiumi. E la risposta degli autori.
Nel momento della scomparsa di Andrea Stuppini, assiduo collaboratore di questo sito, la redazione de lavoce.info ne ricorda l’impegno e l’amicizia ed è vicina alla famiglia.