La revisione dell’Istat sui crediti di imposta non cambia l’effetto dei bonus edilizi sull’economia e sullo squilibrio dei conti pubblici. Già da tempo si sarebbe dovuto intervenire, ma la nostra politica di bilancio guarda solo al breve periodo.
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Per la riforma del fisco sarà fondamentale la capacità dell’amministrazione di incrociare le banche dati (fiscali e finanziarie) al fine di individuare i possibili evasori. Occorre però trovare un modo per farlo rispettando la privacy degli utenti.
Negli ultimi anni, si è sempre più diffusa l’idea che le regole del Patto di stabilità e crescita siano datate. Una proposta per modificarle basata su due pilastri: la revisione delle regole fiscali e la creazione di un’Agenzia europea del debito.
Le regole europee prevedono che i conti di tutta la pubblica amministrazione siano sotto controllo. Per questo anche i comuni sono sottoposti a vincoli. Va però chiarito quale sia la quota di indebitamento netto consolidato della Pa loro riconosciuta.
L’Italia è uno dei pochi paesi a offrire ampie informazioni sull’utilizzo di derivati. Gli effetti delle operazioni sui conti pubblici sono stati relativamente contenuti. E i costi derivano per lo più dal mancato aumento dei tassi di interesse.
Gli adempimenti burocratici costano al sistema produttivo e alla finanza pubblica circa 150 miliardi. Non servono nuove leggi, già solo la “semplice” applicazione di quelle vigenti renderebbe il sistema amministrativo molto più efficiente e competitivo.
La recessione si è ormai estesa a un insieme ampio di settori. Eppure, se la politica italiana ed europea faranno la loro parte, contenendo il virus e aiutando la ripartenza dell’economia, alla brusca recessione potrebbe seguire una rapida ripresa.
La Nadef non cambia i contenuti dell’azione di governo: più deficit per finanziare la manovra, quasi nulli gli interventi sulla spesa, scarsa la rilevanza delle privatizzazioni. E nessuna sottolineatura dell’importanza di diminuire il debito pubblico.
Un nuovo governo in carica potrebbe predisporre una legge di bilancio nei tempi prescritti dalle regole Ue. Potrebbe valutare se disattivare gli aumenti Iva preventivati e ridurre l’incertezza nel mezzo di un periodo di instabilità internazionale.