L’effetto dell’emergenza sanitaria sul mercato del lavoro è dirompente. Lo dimostrano i dati di aprile sui disoccupati negli Stati Uniti.
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In rotta di collisione con la Corte di giustizia Ue e con lo stesso governo Merkel, la Corte costituzionale tedesca censura la politica monetaria della Bce. Un’ingerenza che può diventare letale per l’Unione e mette in difficoltà la Banca centrale europea, proprio mentre questa cerca di arginare gli effetti economici e finanziari della crisi sanitaria supplendo ai contrasti tra i governi. Intanto, seguendo il “metodo Genova” sulla ricostruzione del ponte, si potrebbe affidare a un commissario – in rapporto diretto con la Ue – la realizzazione in Italia del piano anti-crisi economica finanziato dal Recovery Fund.
Regolarizzare i braccianti stranieri forse non basterà per le esigenze produttive stagionali. Bisognerebbe attivare “corridoi verdi”, consentendo gli ingressi in sicurezza.
Cerchiamo di capire perché i dati sulla mortalità dell’Anagrafe nazionale e quelli della Sorveglianza Covid-19 sono così diversi. Le cifre certe arriveranno tra due anni.
Proroga del lockdown, disciplina nel rispettarlo, aspettative dei cittadini e capacità di pazientare: l’atteggiamento degli italiani raccontato da una ricerca fatta nelle prime cinque settimane di isolamento. In questa situazione – secondo un altro studio – le donne patiscono più degli uomini. Più preoccupate e ansiose, ma anche più attente al rispetto delle regole. Per attenuare le disuguaglianze tra famiglie nel supportare i figli nella didattica online, è utile partire dai genitori: alcuni esperimenti mostrano esiti positivi.
Un assegno alle famiglie con figli fino ai 14 anni costerebbe 7 miliardi in più del bonus bebè. Ma porterebbe liquidità a nuclei oggi in grande difficoltà.
Con la volatilità in borsa che rende più scalabili le grandi imprese, lo stato cerca di proteggerle con il golden power. Utile a patto che sia a scadenza.
Continuano le puntate de lavoce in capitolo, il podcast de lavoce.info. Questa settimana: “Le donne e il lavoro ai tempi del Covid“, con Alessandra Casarico.
Nel momento della scomparsa della moglie di Pietro Ichino, Costanza, la redazione si stringe attorno all’amico e collega.
Le donne sembrano soffrire più degli uomini gli effetti della pandemia. Sono più preoccupate per il rischio contagio e per le ricadute economiche, tanto che ne risente il loro benessere psicofisico. Ma sono anche più pronte a rispettare le regole.
La maggior parte degli italiani ha finora rispettato le misure di autoisolamento. Ma uno studio suggerisce che sono cruciali le aspettative sulla loro durata. Un risultato da considerare anche in vista di una possibile nuova ondata di infezioni.
Nell’emergenza sanitaria anche il governo italiano ha ampliato i suoi poteri speciali per evitare acquisizioni predatorie di società considerate di rilevanza strategica per l’economia. È una mossa condivisibile, purché rimanga limitata e provvisoria.
Guardiamo il dilemma “salute o economia” a cui ci obbliga il virus con gli occhi di 2 mila studenti del Sud Italia. Le risposte riflettono prevalentemente le loro scelte di studio e la condizione sociale delle famiglie.
Negli accordi internazionali stipulati da Xi Jinping si parla di cooperazione sulla sanità. Oppure di furbe mosse di marketing del made in China. Mentre il mondo è vittima di una pandemia anche di fake news messe in rete per fini geopolitici o economici. Nell’emergenza, oltre ai danni che subisce la corretta informazione, c’è il rischio che molte rilevazioni di dati economici – fondamentali per prendere decisioni politiche – non siano accurate e affidabili. Come fare per non perdere questa bussola.
Prendendo le mosse dalla crisi sanitario-economica, il reddito di cittadinanza si potrebbe evolvere in un reddito di base: incondizionato ma destinato solo a chi è più in difficoltà. Tra questi, l’emergenza aggrava la condizione dei lavoratori stranieri. Attivi in mansioni più esposte al contagio, fronteggiano anche un crescente rischio di povertà e di perdere il permesso di soggiorno.
Una ricerca su 14 mila società quotate nel mondo dice che è alto il rischio di illiquidità. Per aiutarle, posticipare le scadenze fiscali è inefficace. Servono aiuti e linee di credito.
Nei nostri ospedali sono stati tagliati 45 mila letti rispetto a 13 anni fa, alla ricerca di maggiore efficienza. Ma i posti di terapia intensiva, scarsi in emergenza, in tempi normali sono occupati per meno della metà.
Continuano le puntate de lavoce in capitolo, il podcast de lavoce.info. Questa settimana: “Le donne e il lavoro ai tempi del Covid“, con Alessandra Casarico.
L’Italia ha meno posti letto negli ospedali di Francia e Germania? Non dipende da costi più alti, ma da scelte di politica sanitaria. Tanto che il nostro paese è un esempio per efficienza, efficacia e appropriatezza del suo sistema ospedaliero.
È da cinque anni che il paese guidato da Xi Jinping si impegna nella cooperazione sulla salute quando stipula accordi internazionali come la Via della seta. Ma con poca trasparenza e tutto sembra ricondurre a un’abile strategia commerciale.
La recessione senza precedenti in Europa si legge nei nuovi dati sul Pil. Francia, Spagna e Italia in profonda sofferenza, Germania un po’ meno. E questa asimmetria può rallentare l’accordo sulle misure di salvataggio in sede Ue. Infatti ora che i governi hanno deciso di creare lo European Recovery Fund, la patata bollente è in mano alla Commissione che deve deciderne le regole di funzionamento.
Niente Primo maggio in piazza quest’anno e, peggio, niente da festeggiare. Perché un terzo dei lavoratori è bloccato dal lockdown, In prevalenza “blue collar” e di più che nel resto della Ue. In apparente contraddizione con questa tendenza i dati sul mercato del lavoro di marzo pubblicati dall’Istat che mostrano come molti disoccupati siano diventati inattivi.
Oltre ai bilanci disastrati di questi mesi, le aziende di trasporto pubblico locale devono affrontare i distanziamenti tra passeggeri: un vero rompicapo tra nuove regole e nuovi costi. I comuni italiani vanno incontro a 10 miliardi di entrate in meno e spese in aumento. Nascono proposte di fondo di solidarietà e maggiore discrezionalità finanziaria.
In vista di una possibile recrudescenza della pandemia dopo l’estate, conviene estendere le vaccinazioni contro la normale influenza. Così da evitare falsi allarmi e monitorare davvero il Covid-19. Guardando al futuro, dobbiamo immaginare nuove regole di comportamento e cambiamenti di abitudini, consapevoli dei rischi in agguato. Chi governa deve comunicare con la massima chiarezza. Altrimenti c’è il rischio che abbia la meglio la disinformazione che – come è provato – viene orchestrata per destabilizzare le democrazie.
Continuano le puntate de lavoce in capitolo, il podcast de lavoce.info. Questa settimana: “Terapie anti-Covid per il mercato del lavoro“, con Tito Boeri.
In autunno potrebbe verificarsi una nuova ondata di Covid-19. L’efficacia della risposta sarebbe resa ancora più difficile dalla concomitanza con la stagione influenzale. Per questo è importante pianificare subito un programma efficace di vaccinazione.