Lega e M5s lanciano fuoco e fiamme contro l’incarico di governo a Cottarelli. Ma nel loro contratto ci sono anche idee riprese dal rapporto che l’allora commissario alla spending review presentò nel 2014, per esempio su sanità e costi della politica.
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Priva di buonsenso e azzardata politicamente, la minaccia di “impeachment” del Presidente della Repubblica reclamata dal capo politico pro-tempore del M5s Lugi Di Maio è prevista dalla Costituzione. Vediamo quale ne sarebbe la procedura. Intanto, Lega e M5s hanno già annunciato un no preventivo al governo tecnico dell’ex-commissario alla spending review Carlo Cottarelli di cui avevano apprezzato e ripreso varie idee su sanità e costi della politica, anche nel loro Contratto di governo.
Di questi 80 giorni in attesa di un governo che non arriva rimangono le scorciatoie proposte per far scendere il debito senza ridurlo davvero – condannate anche dal governatore Visco nella sua relazione annuale. Tra queste i mini-Bot e Ccf – Certificati di credito fiscali – che diventerebbero una moneta alternativa all’euro e altro debito per lo stato. Contrari ai trattati e destinati a fallire come già in altri precedenti storici. Altro tema: la flat tax, a lungo dibattuta su queste pagine. Secondo il progetto Salvini-Di Maio doveva essere una semplificazione. In realtà, sarebbe stata un pasticcio condito con una clausola di salvaguardia per permettere agli eventuali perdenti di mantenere il vecchio sistema Irpef. È poi istruttivo rileggere nel Contratto Lega-M5s il Salvini-pensiero sulla immigrazione. Vista come una minaccia per la sicurezza, con costi insostenibili. A dispetto del fatto che gli immigrati (2,4 milioni dei quali pagano tasse e contributi) non sono i rifugiati (solo 300 mila, peraltro tutelati da Costituzione e trattati internazionali). Anche sull’acqua pubblica il Contratto era tutt’alto che preciso, a partire dal presupposto che il referendum del 2011 avrebbe sancito che un’azienda pubblica debba gestire il servizio idrico. Non è proprio così, come spiega il fact-checking de lavoce.info.
Il cinema racconta anche l’economia e la finanza, il denaro con le passioni nobili e malsane che suscita, l’impresa e il lavoro. Ne parla brillantemente un libro appena uscito il cui autore organizza a Trento la rassegna Cineconomia nelle giornate del Festivaleconomia che quest’anno inizia giovedì 31 maggio. Con la partecipazione di vari economisti de lavoce.info. Ci vediamo a Trento!
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Finalmente sono state pubblicate le relazioni dei venti gruppi di lavoro sulla spending review del commissario Cottarelli. Sono documenti molto diversi fra loro per impianto e stesura. Ma per ridurre davvero la spesa pubblica va prima risolta la questione dei rapporti tra politica e tecnici.
Davvero il modello utilizzato dall’Europa per determinare il Pil potenziale sottostima la capacità produttiva dell’economia italiana? In realtà si tratta di un metodo condiviso, che garantisce pari trattamento a tutti i paesi dell’Unione. I problemi dell’Italia sono di lunga durata.
Non sappiamo quale sarà il futuro di Carlo Cottarelli, dopo il suo attacco frontale alle scelte del Parlamento. Una vicenda che mette in luce un nodo irrisolto: il difficile rapporto tra tecnici e politici quando si affrontano tagli di spesa. Un dossier con molti suggerimenti.
Tecnici e politici hanno ruoli diversi nei tagli alla spesa pubblica. Il Commissario alla spending review, Carlo Cottarelli, ha svolto molto bene il suo incarico, ma gli è mancato sin qui il supporto politico. Le scelte della politica su cosa e quanto tagliare non sono più rinviabili. In un Dossier gli articoli sulla spending review de lavoce.info. Una delle maggiori voci di spesa, la sanità, è stata sottratta alla spending review, come ratificato nel Patto per la salute 2014-2016. Non possiamo permettercelo. Occorre razionalizzare anche passando ai costi standard per malattia. Le Regioni, però, preferiscono l’auto-revisione, per loro più comoda.
Quella di Alitalia è una storia del declino del nostro paese, costellata dei peggiori vizi di imprenditori, banchieri, sindacalisti e politici italiani. Con un nuovo intervento introduttivo, il Dossier sull’ex compagnia di bandiera.
Soprattutto Lombardia ed Emilia-Romagna attraggono giovani da altre le regioni nel programma Garanzia giovani.
“Chi inquina paga” è un principio sempre affermato in Italia ma mai applicato. Occorrerebbe spostare la tassazione sui consumi più che sui redditi. Invece fisco, bollette e diritti di sfruttamento incentivano il contrario. Come uscire da questo controsenso.
Una replica dei Questori della Camera dei Deputati all’articolo e all’e-book di Roberto Perotti “La pubblicità ingannevole sui costi della Camera”. La risposta dell’autore.
Gianni Bocchieri, Direttore generale Istruzione, Formazione e lavoro della Lombardia, commenta l’intervento di Giubileo, Leonardi e Pastore “Se la Garanzia giovani diventa un servizio civile”. E gli autori rispondono.
Convegno de lavoce.info
“Criminalità, corruzione e crescita” è il titolo del convegno 2014 de lavoce.info che si terrà la mattina di mercoledì 17 settembre. La partecipazione all’incontro, a porte chiuse, è riservata alla redazione de lavoce.info e a chi ci ha finanziato con almeno 100 euro o raggiunge cumulativamente 100 euro di donazione negli ultimi tre anni. Chi non l’ha fatto, è ancora in tempo per compiere la donazione! Questo sito vive prevalentemente grazie al contributo dei lettori. Che, ancora una volta ringraziamo di cuore.
Fs ha appena approvato un nuovo piano quadriennale, rilevante soprattutto per la quantità di risorse pubbliche che si propone di impegnare. Urgente definire priorità di investimento, basate su analisi economico-finanziarie comparative, indipendenti e trasparenti. Scelte distributive opinabili.
Da tempo in Italia si parla di revisione della spesa: poco è stato fatto, molti sono ancora i campi in cui è necessaria una razionalizzazione. Ripercorriamo gli interventi pubblicati negli ultimi 5 anni con alcuni suggerimenti ancora validi.