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Tag: covid-19 Pagina 38 di 50

Il Punto

La garanzia pubblica al finanziamento di Fca per 6,3 miliardi suscita polemiche. Vediamo luci e ombre dell’operazione. Per quanto riguarda le altre imprese, l’intenzione del governo di incentivarne la capitalizzazione in alternativa all’indebitamento si scontra – nelle nuove misure – con paletti e limiti mal congegnati. Sulla regolarizzazione dei lavoratori stranieri, invece, nella maggioranza si è fatto un compromesso al ribasso, limitandola a pochi settori. Eppure l’emersione dal nero fa, tra l’altro, aumentare le entrate tributarie. Nel decreto “Rilancio” c’è un cospicuo stanziamento per l’assistenza domiciliare degli anziani non autosufficienti. Sarebbe più efficace se si studiassero e ridefinissero le loro necessità. Non tutte le persone avanti negli anni sono necessariamente fragili e malate. Sbaglia dunque chi propone di proteggere gli anziani prolungando il loro confinamento. Restare inattivi li danneggia. In ogni paese, il lockdown ha aggravato la violenza domestica. In Italia, il recente inasprimento delle pene è stato un flop. Da ripensare il percorso di tutela delle vittime.
Ha reagito bene all’emergenza sanitaria, ma l’università italiana ha davanti a sé una sfida ancora più ardua: arginare l’abbandono degli studenti nella crisi economica che si preannuncia. Le conoscenze informatiche e tecnologiche dei nostri quindicenni sono mediamente di buon livello. Così non è stato difficile il passaggio all’e-learning. Che va comunque rafforzato in vista del rientro a settembre. Sono invece negativi i dati sull’educazione finanziaria dei giovani che emergono dai test Pisa. Sul tema tante iniziative messe in campo. Scarsi i risultati.
Com’è possibile che scarseggino mascherine e alcol? Il guaio è che la globalizzazione ha integrato le economie ma le ha rese più vulnerabili. Vale per molti altri prodotti. I paesi emergenti e poveri avranno presto problemi di sostenibilità dei debiti sovrani. Il mercato si prepara a una lunga serie di default e di interventi del Fmi.

Continuano le puntate de lavoce in capitolo, il podcast de lavoce.info. Questa settimana: “50° Statuto dei Lavoratori – Serve ancora il sindacato?“, con Pietro Ichino.

Nel momento della scomparsa di Alberto Alesina, amico e autorevole collaboratore de lavoce.info, la redazione si stringe attorno a Susan e alla famiglia.
Alberto, unico nelle sue intuizioni, generoso con le sue idee, ha influenzato grandemente la teoria economica, il dibattito di policy e generazioni di studenti. Ci mancherà molto.

Voltiamo pagina sull’assistenza agli anziani in casa

Il dl “Rilancio” raddoppia nel secondo semestre del 2020 i finanziamenti per l’assistenza domiciliare agli anziani non autosufficienti. Si può e si deve rendere strutturale questo aumento. Ma serve un profondo ripensamento dell’intero sistema.

Violenza domestica tra le mura del lockdown

Nel periodo di lockdown le segnalazioni ai centri contro la violenza sulle donne sono aumentate. Mentre il Codice rosso ha mostrato tutti i suoi limiti. Le vittime si tutelano attraverso prevenzione, protezione e sostegno. E i colpevoli vanno perseguiti.

Così il Covid-19 cambia l’università

L’università italiana ha saputo reagire bene all’emergenza sanitaria. Ora si affacciano nuove sfide. Nella crisi economica bisogna aiutare i giovani a prendere le decisioni migliori, per loro stessi e per la collettività.

Tutti gli anziani a rischio? Ma mi faccia il piacere!

Davvero proteggeremmo i nostri nonni dal Covid-19 costringendoli all’inattività e a una marginale vita di relazione? In realtà l’età avanzata non è sinonimo di fragilità né di pluripatologia. Lo dice la scienza geriatrica.

Traffico sulle reti: fotografia dell’Italia in lockdown

Nel periodo di lockdown si è registrato un forte aumento del traffico sulle reti di telecomunicazione fisse e mobili. È come se l’Italia avesse fatto un corso accelerato di aggiornamento digitale. Le nuove abitudini resisteranno al ritorno alla normalità?

Quando tutti sono a casa, Netflix e le altre fanno festa

Durante la quarantena forzata il consumo di servizi di streaming video ha raggiunto livelli straordinari. Il successo continuerà. Perché tv tradizionale e pay pagheranno le conseguenze della crisi economica. Unico rischio è il blocco delle produzioni.

Il Punto

Mentre si riaprono le saracinesche delle attività, dati rilevati durante il lockdown suggeriscono come evitare un nuovo picco epidemico. Con comportamenti super-prudenti. In confinamento il traffico su rete fissa e mobile è cresciuto nell’ordine dell’80-90 per cento. Fra chi ne ha tratto più profitto, i servizi di streaming video (Netflix e altri). Mentre la Tv tradizionale perde colpi e sente la frana dei ricavi pubblicitari.
Dallo European Recovery Fund, se finanziato con imposte proprie della Ue, può nascere un’effettiva capacità fiscale comunitaria. Ma allo stesso tempo si deve disinnescare la sentenza-bomba della Corte costituzionale tedesca che punta a demolire due pilastri dell’integrazione europea: moneta unica e primato del diritto comunitario.
Nelle scuole elementari si potrebbe allargare l’esperienza della didattica all’aperto. Già da giugno, insieme ai centri estivi. Nel sistema educativo non si deve lasciare nulla di intentato perché questi mesi fuori dalle aule hanno alzato molto il pericolo di abbandono scolastico. Intanto, i test Pisa ci dicono che i giovani – come mediamente gli italiani di ogni età – hanno un’educazione finanziaria molto scadente.
Sta diffondendosi il virus della disoccupazione. Vediamo come efficaci strategie di difesa non siano tanto diverse da quelle utilizzate contro il Covid-19. Insieme, le due minacce – economica e sanitaria – creano un cocktail pericoloso per la stabilità mentale dei cittadini. Come mostra una ricerca di questi giorni.

Continuano le puntate de lavoce in capitolo, il podcast de lavoce.info. Questa settimana: “50° Statuto dei Lavoratori – Serve ancora il sindacato?“, con Pietro Ichino.

Il coronavirus lascia strascichi, su economia e salute mentale

Uno studio comparato condotto in Italia, Spagna e Regno Unito mostra come il lockdown e l’incertezza che ne deriva facciano sentire i loro effetti sulla salute mentale. Forte la richiesta di un piano di uscita dalla crisi, che ora è anche economica.

Se la scuola si sposta in giardino

Il coronavirus può diventare un’occasione di rinnovamento per la scuola. Alle elementari si potrebbe tornare al modello che privilegia l’apprendimento da esperienza e sperimentazione. Magari già da giugno, con esperienze-pilota insieme ai centri estivi.

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