Torna d’attualità il tema dell’accoglienza dei rifugiati, anche se con l’emergenza umanitaria in Afghanistan difficilmente si ripeterà quanto accaduto nel 2015 con i profughi siriani. L’Europa si farà trovare pronta?
Anche dopo Brexit, la City rimane il mercato finanziario più grande d’Europa: Londra manterrà il suo ruolo di centro finanziario globale ma l’età dell’oro per la capitale britannica sembra essere giunta al capolinea. Alle Olimpiadi, il confronto tra le grandi potenze è anche sul piano politico-economico: nel medagliere di Tokyo gli Usa si confermano davanti alla Cina, ma un’Ue unita sotto un’unica bandiera sarebbe stata prima.
Nelle scorse settimane, come di consueto ad agosto, lavoce ha sospeso l’invio della newsletter ma abbiamo continuato ad aggiornare il sito con nuovi articoli. Parlando di: cambiamenti climatici, con il rapporto Ipcc dell’Onu che lancia l’ennesimo campanello d’allarme; dell’effetto della crisi Mps sull’economia di Siena; della proposta di spostare i seggi elettorali in edifici diversi dalle scuole; della decisione di vietare l’ingresso delle navi da crociera nella Laguna di Venezia e delle sue ricadute sul settore turistico; delle libere università non statali, sulla cui natura giuridica va fatta chiarezza; di crypto art, un mercato che dopo una rapida ascesa, sembra già in declino; e infine ancora del medagliere di Tokyo 2020, dai successi dell’Italia ai fattori demografici e socio-economici alla base dei risultati delle singole nazioni.
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Tag: finanza Pagina 2 di 4
Per i fautori del “Leave” la Brexit avrebbe liberato la finanza britannica da molti vincoli burocratici. Per la City però il divorzio dall’Unione sta presentando più ostacoli del previsto, anche se Londra è destinata a rimanere un centro finanziario globale.
Lunedì gli studenti torneranno in classe in tutta Italia, anche se non ancora al 100%: è sicuramente una buona notizia. Ma si è fatto abbastanza per garantire una riapertura in totale sicurezza? Le ripercussioni negative delle chiusure prolungate non si limitano all’apprendimento ma investono lo sviluppo emotivo e relazionale dei più giovani. Il cui benessere psicologico va riportato al centro.
Come velocizzare e rendere più flessibili gli appalti pubblici? Riducendo il numero dei centri decisionali e ripensando la cornice normativa. Tre mosse per andare incontro alla semplificazione. Perché il Pnrr non sia l’ennesima occasione sprecata, serve migliorare la qualità delle istituzioni. In particolare al Sud, per ridurre il divario con il resto del paese e garantire così uno sviluppo omogeneo.
Nonostante sia previsto dalla legge, in molti comuni il principio di trasparenza non è rispettato: i siti web spesso sono carenti e i cittadini faticano a ottenere risposte. Cosa manca per renderlo effettivo. Trasparenza che è essenziale anche per i cosiddetti fattori Esg (sostenibilità a livello ambientale, sociale e di governance), sempre più centrali nelle decisioni degli investitori istituzionali. Ma non privi di rischi.
Per contrastare il lavoro povero non basta fissare un salario minimo, perché il fenomeno non riguarda solo i dipendenti. Serve una strategia multidimensionale, che prenda in considerazioni tutte le categorie di lavoratori.
Il ddl Zan, che da giorni infiamma il dibattito politico, si propone di contrastare e prevenire la discriminazione per motivi legati al genere, all’orientamento sessuale e alla disabilità. Cosa prevede nel concreto?
Prosegue la terza stagione de lavoce in capitolo, il podcast de lavoce.info. Ci potete ascoltare sul nostro sito o su tutte le app di podcast. Ogni venerdì un nuovo episodio. Nel settimo, “Brexit, un vantaggio in tempi di Covid?”, sono ospiti Gianni De Fraja e Gianmarco Ottaviano.
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Nel nuovo decreto “sostegni” da 32 miliardi spunta l’ennesimo condono fiscale. Al di là delle spiegazioni fornite da Draghi, il messaggio che rischia di passare è che conviene sempre non pagare. Finora le ricadute economico-finanziarie della pandemia sono state attenuate con misure straordinarie, dal mercato dei cambi a quello del credito bancario. Misure che andranno eliminate con gradualità per evitare contraccolpi.
La Fed ha avviato la sperimentazione del dollaro digitale: potrebbe essere proprio la moneta virtuale il prossimo terreno di scontro fra superpotenze. E gli Usa temono la concorrenza cinese. Cina che intanto sta mettendo a punto un’alleanza finanziaria con la Russia, con l’obiettivo dichiarato di svincolarsi gradualmente dal dollaro. Un ulteriore fattore di tensione dopo il summit in Alaska.
La crisi pandemica sta portando a una ricomposizione nella domanda di lavoro da parte delle imprese italiane. Sulla base dei dati Anpal e Unioncamere si può provare ad analizzarne le conseguenze. La spesa sostenuta dall’Italia per il contrasto all’immigrazione irregolare ammonta a un miliardo di euro dal 2015 a oggi. Una spesa tutt’altro che efficiente: va cambiato approccio, anche a livello europeo.
A sette anni dalla legge regionale che ne ha abolito le province, la Sicilia si ritrova con enti locali privi delle risorse necessarie per far fronte alle nuove funzioni. E le soluzioni tardano ad arrivare.
È online la terza puntata della nuova stagione de lavoce in capitolo, il podcast de lavoce.info: “Abbiamo bisogno del blocco dei licenziamenti?”, ospiti Andrea Garnero, Pietro Ichino e Lucia Valente. Venerdì parleremo di scuola, didattica a distanza e riaperture.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”. Quali gli effetti della pandemia sul commercio internazionale? Uno slideshow.
Prosegue anche nei primi mesi del 2021 il successo delle Spac. Sono veicoli speciali d’investimento che in America hanno permesso di raccogliere in borsa miliardi di dollari in poco tempo. Però qualcuno inizia a sottolinearne le ombre e i pericoli.
Il governo di Mario Draghi sembra voler imboccare la strada della rivoluzione ambientale. Manca però ancora un tassello: la finanza. La creazione di una banca nazionale può creare le condizioni per dirottare investimenti nelle nuove tecnologie verdi.
La morale della vicenda GameStop non è impedire a qualcuno di esprimere opinioni sui social o vietare il trading online di investitori non professionali. Ma il fenomeno pone rischi seri. E va monitorato, a tutela di chi non ha strumenti per difendersi.
Socio al 10 per cento, Leonardo del Vecchio vuole raddoppiare la quota in Mediobanca. Che non è più il “salotto della finanza” ma ha il 13 per cento di Generali. Il mercato, tuttavia, non capisce la strategia dell’operazione.
Se il dopo-pandemia dovrà essere affrontato con un vero spirito di ricostruzione, teniamo conto delle lezioni della crisi finanziaria del 2008. Il sistema mondiale è oggi più robusto, ma solo in parte. Rivela anche presenza di doping.