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Non solo le donne perdono il lavoro

Lo svantaggio lavorativo delle donne registrato in vari paesi durante la pandemia ha portato molti a parlare di “she-cession”: una recessione che, in campo lavorativo, ha colpito soprattutto le donne. Ma in Italia i numeri dicono qualcosa di diverso.

Il Punto

Tra le questioni più spinose al centro dei colloqui tra Ue e Turchia c’è sempre il capitolo migranti. A oggi Ankara ospita quasi 6 milioni di profughi: un numero che Erdogan è intenzionato a far pesare nei negoziati.
La difficoltà nel reperire i vaccini in Europa porta a chiedersi quale sia l’effettiva capacità produttiva dell’Ue. Manca un’istituzione in grado di garantire il tempestivo ampliamento di una filiera complessa. Intanto la pronuncia della Corte costituzionale tedesca sul Recovery Plan rischia di ridare slancio alle posizioni più rigoriste. Per evitare nuovi stalli giuridici, occorre una revisione dei Trattati.
Anche l’Italia entra nel mercato del debito sovrano collegato alla finanza sostenibile. A giudicare dall’interesse degli operatori, è una buona mossa, in grado migliorare la sostenibilità del debito. Le amministrazioni comunali saranno in grado di gestire gli ingenti fondi messi in campo dal Pnrr? Il rischio è che le decisioni siano influenzate in maniera eccessiva dagli interessi elettorali.
Per colmare il divario di genere nel mondo serviranno 135,6 anni. È la stima del Global Gender Gap Report 2021, che certifica come la crisi pandemica abbia rallentato o interrotto i progressi. L’Italia è al 114° posto su 156 per divari di genere nella partecipazione economica.

Prosegue la terza stagione de lavoce in capitolo, il podcast de lavoce.info. Ci potete ascoltare ogni venerdì sul nostro sito e su tutte le app di podcast. Nel quinto episodio “La rivoluzione dell’assegno unico“, ospiti Massimo Baldini e Francesco Figari.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”. Come stanno reagendo le nostre imprese alla crisi da Covid? Uno slideshow sulla competitività dei settori produttivi.

Le quattro facce del gender gap

Secondo il Global Gender Gap Report 2021, per colmare il divario di genere nel mondo saranno necessari 135,6 anni. E nel 2020 la crisi pandemica ha rallentato o interrotto i progressi verso la parità di genere in molti paesi, portando in alcuni casi anche a un peggioramento.

Il Punto

La sospensione del vaccino AstraZeneca rischia di alimentare lo scetticismo nei confronti delle vaccinazioni. Spetta alle autorità sanitarie ristabilire in tempi rapidi la fiducia dei cittadini, con il contributo fondamentale dei media. Vaccini che intanto stanno contribuendo ad abbassare il rapporto tra ricoveri in terapia intensiva e decessi: grazie ai dati sugli ingressi giornalieri in rianimazione è più facile infatti seguire il decorso dei contagiati.
L’entità delle risorse previste dal Recovery Plan è senza precedenti. Ma, come ha ricordato il ministro dell’Economia Franco, il vero valore starà nella capacità di ben progettare, valutare e realizzare. Tra gli interventi previsti dal Pnrr, quelli infrastrutturali richiedono una revisione della cornice giuridica per gli appalti pubblici. Tre gli approcci possibili, all’insegna della semplificazione normativa.
Lo smart working può aiutare a conciliare tempi di lavoro e tempi di vita. Ma solo se la suddivisione dei compiti domestici e di cura è equilibrata: altrimenti le donne rischiano di essere ancora più svantaggiate. Aumenta con la pandemia il numero delle famiglie in povertà assoluta, condizione che però – va ricordato – viene misurata sui consumi. E in tempi eccezionali spendere poco può anche essere una scelta. La crisi da Covid ha colpito l’intera economia mondiale ma non tutti i settori hanno subito le stesse perdite. Ora la sfida è riadattare la produzione economica e il mercato del lavoro alle nuove condizioni.
La sentenza della Corte di giustizia europea sulla questione banca Tercas amplia il ventaglio degli strumenti con cui gestire le crisi bancarie all’interno dell’Ue. Ma per l’Italia rischia di essere una vittoria a metà.

È online la seconda puntata della terza stagione de lavoce in capitolo, il podcast de lavoce.info: “Vaccini, una sfida per l’Europa”, ospiti Michele Cozzio, Alessia Lo Turco e Gilberto Turati. Venerdì prossimo parleremo di blocco dei licenziamenti e prospettive future del mercato del lavoro.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.

Con lo smart working più carichi di lavoro per le donne*

Lo smart working può aiutare a conciliare i tempi di lavoro e di vita. Ma se la suddivisione del lavoro domestico e di cura non è equilibrata, le donne rischiano di vedersi ancora svantaggiate. Per questo sembrano apprezzarlo meno degli uomini. 

È ora di prendersi cura delle donne

La pandemia ha cambiato la ripartizione del tempo nelle famiglie italiane. Si accentua ancora di più il divario di genere nella cura della casa e dei bambini per le donne che vivono con un partner. E anche la chiusura delle scuole ricade su di loro.

Il Punto

Con la fusione di Fca e Psa, il baricentro dell’azienda torna in Europa. Ecco perché la nascita di Stellantis, attesa nei prossimi anni da scelte strategiche cruciali, non è una cattiva notizia per i marchi italiani. Tante le questioni sollevate dalla vicenda GameStop: i delicati rapporti tra social, finanza e diritto societario pongono problemi inediti, di fronte ai quali gli strumenti giuridici tradizionali non bastano più.
Due i miliardi assegnati dal Pnrr agli investimenti nella filiera dell’idrogeno “verde”. Una scelta netta, che esclude incentivi per altre varianti a basso impatto sulle quali l’Italia potrebbe invece puntare. Situazione critica anche in materia di acqua e rifiuti: nel primo caso le risorse stanziate per il servizio idrico sono insufficienti, nel secondo ci si limita a enunciare principi generali senza una strategia di lungo periodo. Un’altra lacuna del Piano riguarda il cammino verso la parità di genere: poco più di sei mesi fa il team di Colao l’aveva inserita tra i tre assi fondamentali per il rilancio del paese, ora i fondi latitano.

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Donne, giovani e lavoratori autonomi o con contratti a termine i più colpiti dalla recessione: il nostro slideshow sull’andamento dell’occupazione nel 2020.

Sulla parità di genere ripartiamo dal Piano Colao

A giugno 2020 il Piano Colao inseriva “parità di genere e inclusione” fra i tre assi fondamentali per il rilancio del paese. Poco più di sei mesi dopo, la bozza del Pnrr ha già dimenticato quella lezione. E calano i fondi per superare la diseguaglianza.

Il Punto

Al contrario di quanto si pensa, il Recovery Plan non sarà un “pasto gratis”: l’accesso alle risorse del Next Gen è condizionato al raggiungimento di obiettivi prefissati. Uno stimolo, quindi, a realizzare riforme cruciali.
Al di là della delusione per l’entità degli stanziamenti in sanità, il Pnrr contiene misure che – se realizzate – potranno avere ricadute positive sulla salute dei cittadini. Ma vanno definite meglio le strategie. Meno di 20 i miliardi destinati nella bozza del Piano a istruzione e ricerca. Perché non sia l’ennesima occasione sprecata, urge partire da un’analisi attenta delle cause dei problemi della scuola. Ancora più esigue le risorse previste per le iniziative volte alla parità di genere: servirebbe uno sforzo maggiore anche solo per aumentare l’offerta di asili nido. Sforzo che sarebbe ampiamente ripagato.
Nelle politiche per le famiglie l’Italia è agli ultimi posti in Europa. Oltre agli interventi diretti, però, vanno considerati gli interventi di welfare fiscale. Con effetti redistributivi diversi a seconda della misura. I vantaggi della tassazione sulla ricchezza sono indiscutibili. Ma, stante l’Imu, una nuova imposta dovrebbe andare a tassare patrimoni diversi da quello immobiliare. E i problemi riguardano l’accertamento.

Come di consueto, durante il periodo festivo, lavoce.info interrompe l’invio della newsletter. Continueremo comunque ad aggiornare il sito con nuovi articoli. Ai lettori e ai collaboratori la redazione augura buone Feste e un sereno 2021.

Il 17 dicembre si è tenuto, eccezionalmente online, il nostro convegno annuale: abbiamo parlato di finanza pubblica e ricerca alla sfida del Covid. Chi non è riuscito a seguire la diretta può recuperare l’evento su ZoomFacebook.
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Pnrr, ultima chiamata per la parità di genere

Il Piano italiano per il Next-Generation EU dedica 4,2 miliardi a iniziative volte alla parità di genere. È una somma sufficiente? Solo per aumentare l’offerta di asili nido servirebbe uno sforzo maggiore, che però sarebbe ampiamente ripagato.

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