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Introdotta con obiettivi ambiziosi, la cedolare sugli immobili residenziali dati in affitto ha prodotto risultati limitati in fatto di emersione di base imponibile e di alloggi immessi sul mercato. Di sicuro ha avvantaggiato i proprietari più ricchi.
Il fact-checking de lavoce.info passa al setaccio le dichiarazioni di politici, imprenditori e sindacalisti per stabilire, con numeri e fatti, se hanno detto il vero o il falso. Questa volta tocca a Matteo Salvini: davvero il centrodestra ha sventato l’introduzione di una patrimoniale?
La riforma del catasto mira ad assegnare agli immobili un valore patrimoniale in linea con i valori di mercato, con l’introduzione di meccanismi di adeguamento periodico. Non tutti sono d’accordo. Ecco chi ha interesse a mantenere le cose come stanno.
Il boom di firme per i referendum su eutanasia e cannabis solleva qualche polemica sulla presunta facilità di ottenere adesioni online. Grazie allo Spid, è diventato troppo semplice raccogliere le firme necessarie?
In Italia la riforma del catasto è da tempo un tabù: in un paese in cui la maggioranza delle famiglie possiede una casa, il timore è di un aumento delle imposte sugli immobili. Ma una revisione è ora necessaria. Le domande di ristori per i lavoratori autonomi non iscritti a un ordine professionale sono calate non appena il governo ha introdotto requisiti più stringenti per l’accesso. Necessari per fare in modo che le risorse arrivino a chi ne ha bisogno.
Le misure messe in campo negli Stati Uniti in risposta alla pandemia hanno ridotto la povertà ai minimi. Su tutte il credito fiscale per i figli, che ora spetta al Congresso confermare. In Italia, invece, il reddito di cittadinanza continua a dividere. Dall’Ocse arrivano alcune indicazioni utili per una sua riforma, all’insegna di equità ed efficienza.
Quante vite umane sono state risparmiate grazie al lockdown? Uno studio dimostra che, in assenza di misure restrittive, in Italia avremmo avuto oltre il doppio dei i decessi per Covid-19.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.
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L’Italia ha raggiunto il terzo posto sul poco invidiato podio dei paesi al mondo con il maggior numero di contagi da coronavirus. Tra i settori più colpiti quelli della filiera del turismo: viaggi, hotel e ristoranti, moda e abbigliamento. Nella crisi spuntano però anche alcuni vincenti come i produttori di mascherine e disinfettanti, i cui prezzi stanno lievitando rapidamente per il boom di richieste. È sbagliato che beni di prima necessità vadano a chi paga di più. Ma l’alternativa di tenere prezzi bassi non sarebbe priva di costi.
Mentre si è riaperta la partita delle aggregazioni bancarie, gli istituti di credito continuano il processo per modernizzare le tecniche di valutazione degli immobili e dei relativi rischi, di gran peso tra i loro asset. Tecniche che devono anche tener conto dell’impatto ambientale e delle caratteristiche “green” dei fabbricati.
Favorire la mobilità tra atenei entro i confini nazionali con una sorta di Erasmus Nord-Sud è un’idea che – se realizzata bene e con incentivi giusti – potrebbe smuovere il mondo universitario del Mezzogiorno, spesso relegato ai margini. E diventare una delle armi contro le diseguaglianze territoriali. Le differenze immeritate tra università pubbliche italiane rischiano di rimanere anche con il passaggio dai costi storici ai costi standard nel metodo di distribuzione delle risorse attraverso il Fondo di finanziamento ordinario (Ffo). Meglio sarebbe un sistema che premi gli atenei virtuosi.
La piccola dimensione delle imprese italiane rispetto a quelle del resto della Ue spiega per un quarto la nostra minore produttività. Ci vogliono programmi come Industria 4.0 per farle crescere e recuperare efficienza. Mentre può essere dannosa la continua proroga dei regimi di favore per le micro-imprese.
La legge di bilancio estende ai negozi la cedolare secca. Si applica a quelli sfitti o con contratti che scadono nel 2019. Ma non è la soluzione giusta per aumentare il numero degli immobili locati. Più vantaggi si otterrebbero con lo sconto sull’Imu.
Passione civile, visione europea, rigorosa onestà sono stati i tratti salienti della personalità di Carlo Azeglio Ciampi che – nelle più alte cariche istituzionali – ha guidato l’Italia in momenti felici e drammatici. Chi ha lavorato con lui ne ricorda anche il metodo, la capacità di ascolto e la lungimiranza.
Quanto spenderà il governo per la sanità nel 2017? 113 miliardi? Sono più o meno del 2016? Dipende! Un polverone che nasconde il vero problema. A Nord e a Sud sono garantiti i Lea, i Livelli essenziali di assistenza? Se la risposta è “no”, difficile parlare di Ssn (Servizio sanitario nazionale).
All’Italia arrivano dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale 2,3 miliardi (periodo 2014-2020). Questi soldi dovrebbero andare – tra le altre destinazioni – alla prevenzione dei rischi naturali, inclusi i terremoti. A ben guardare, però solo il 6 per cento è destinato a questo scopo. E solo in alcune regioni: non quelle colpite dall’ultimo sisma. Con i crolli e i morti di Amatrice e di altri 17 comuni, torna alla ribalta l’idea “fascicolo del fabbricato”, un documento con tutte le informazioni amministrative e tecniche relative a ogni immobile. Impopolare perché costoso se applicato all’esistente. Realizzabile se varrà solo per le nuove costruzioni.
“Dopo di noi” è la legge – approvata di recente – che dovrebbe garantire protezione, cura e assistenza ai disabili gravi anche dopo la morte dei genitori. Un provvedimento da paese civile. Peccato però che non riordini i frammentati servizi sanitari e assistenziali. E la sua attuazione si preannunci complicata.
Ricambio nel comitato di redazione de lavoce.info per il 2016-2017: ne entra a far parte Fausto Panunzi che affianca Angelo Baglioni, Francesco Daveri, Maria De Paola e Michele Polo, già in carica.
Sono più degli uomini le donne laureate e con un dottorato di ricerca. Ma rimangono una minoranza tra ricercatori, professori associati e ordinari. A causa della minore presenza femminile tra i commissari dei concorsi di abilitazione? No, al contrario. Alla larga dalle quote rosa nelle commissioni!
L’imposta sulla proprietà non è solo una forma di tassazione meno distorsiva di altre. Applicata a livello locale, sembra anche aumentare la disciplina fiscale generale. Meccanismi che incentivano i politici locali a essere responsabili e gli elettori a informarsi sui costi dei programmi di spesa.