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Bambini su internet: l’Europa verso regole più rigide

È difficile proteggere i bambini quando navigano tra i contenuti di internet. Le grandi piattaforme ostacolano l’introduzione di limiti all’accesso e la regolazione si trova spesso a rincorrere le novità tecnologiche. Ma due interventi fanno ben sperare.

I social network cambiano direzione sui ricavi

Le “spunte blu” prima di Twitter e ora anche di Meta segnalano un cambio di modello di business su Internet. Finito il tempo della crescita impetuosa, si punta a ottenere ricavi anche dagli utenti e non solo dagli inserzionisti pubblicitari.

Cosa c’è dietro la crisi di Netflix

Superata da Disney per numero di abbonati, Netflix apre alla pubblicità. La decisione è conseguenza di una svolta nel mercato: la competizione non è più solo sulla disponibilità di spesa, ma sulla capacità di catturare l’attenzione del consumatore.

Il Punto

Il lavoro su piattaforma è un fenomeno in crescita. Un’analisi ne rivela la complessità e mette in luce la necessità di una regolamentazione, anche per scongiurare forme di “caporalato digitale”. La diffusione di Internet influisce sul mondo del lavoro, ma anche sulla partecipazione civica e politica che, come mostra una ricerca realizzata nel Regno Unito, diminuisce. In Italia, alcune cooperative di lavoratori nate per salvare aziende in crisi hanno garantito occupazione e reddito e aumentato la coesione sociale. Ne hanno tratto vantaggio pure i conti dello stato. Nella guerra dei dazi lanciata dagli Usa contro la Cina hanno perso soprattutto i consumatori americani: una lezione da tenere a mente quando si progettano nuove sanzioni. L’incomprensibile divieto di eseguire tamponi Covid nelle parafarmacie ha il merito di aver riaperto la questione della liberalizzazione della professione dei farmacisti.

Sono online i cinque episodi de L’anno che verrà, il nuovo podcast de lavoce che racconta i temi più importanti tra quelli trattati dalla legge di bilancio 2022. Potete ascoltarli sul nostro sito e sulle principali app di podcast.

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Calcio in tv: la rivoluzione può attendere

Dazn, con Tim, si è aggiudicata la trasmissione delle partite del campionato di calcio. Ma il passaggio dal mondo broadcast a quello dell’online e delle reti a larga banda non è stato indolore. Ora si profila una guerra dei prezzi, oltre che degli ascolti.

Crypto art: nascita e caduta di un movimento artistico

L’applicazione delle tecnologie blockchain e Nft alla produzione artistica ha permesso la nascita di un mercato dell’arte digitale crittografica. In breve tempo ha raggiunto quotazioni da capogiro. Ora sembra in rapido declino. E forse è un bene.

La Cina ha un obiettivo: internet

Da molti anni Pechino pianifica lo sviluppo di una tecnologia internet più in sintonia con gli obiettivi del paese. Il rischio è la creazione di un sistema di reti meno interoperabili, meno stabili e meno sicure. Le democrazie riusciranno a evitarlo?

Il Punto

L’emissione di titoli per finanziare il Next Generation EU potrebbe essere il primo passo verso la creazione di debito pubblico europeo, ma la strada è ancora lunga. E serve un bilancio comune. Intanto anche la Bce, come la Fed, si troverà presto davanti a un delicato dilemma: come gestire un periodo temporaneo di inflazione al di sopra del target del 2% senza perdere credibilità?
L’arrivo di Lina Khan a capo dell’Antitrust Usa potrebbe segnare una svolta: a suo parere un approccio basato sul benessere dei consumatori rende ciechi di fronte ai pericoli delle Big Tech. E proprio lo sviluppo tecnologico è al centro del 14° piano quinquennale con cui la Cina punta ad aumentare la connettività digitale del paese. Il rischio è di avere un sistema di reti meno stabili e meno sicure.
Nel 2020 in Italia la povertà è tornata a crescere e le misure emergenziali messe in campo dal governo non hanno scongiurato il record negativo. I più colpiti? Giovani, stranieri e famiglie numerose. Incolpare le amministrazioni locali per allagamenti e danni causati dalle piogge torrenziali serve a poco: quello di cui c’è bisogno, a tutti i livelli di governo, è una politica di adattamento ai cambiamenti climatici.
Cosa pensano i giovani studenti della ripresa dalla crisi e del ruolo dello stato nel guidarla? I risultati della nona edizione del concorso EconoMia, i cui vincitori sono stati premiati al Festival di Trento.

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Internet, la quarta utility

Le nostre vite in digitale hanno bisogno di infrastrutture efficienti. E di governance adeguate. Lavoro, investimenti, entertainment, fabbrica e ospedali smart, gli oggetti connessi fanno di Internet la quarta utility dopo acqua, elettricità e gas.

Il Punto

Il Festival dell’Economia di Trento, che è iniziato giovedì 3 giugno e proseguirà fino a domenica 6, quest’anno si occupa del ritorno dello stato: più di 60 incontri per interrogarsi sul futuro del settore pubblico all’indomani della pandemia. Perché, come ha sottolineato il governatore di Bankitalia Ignazio Visco nelle sue considerazioni finali, non c’è bisogno di più stato ma di uno stato migliore. Oltre che di una capacità fiscale comune europea.
Diversi gli eventi organizzati da lavoce.info, in particolare cinque forum su welfare, salute, mobilità sostenibile, infrastrutture digitali e stato imprenditore. Uno stato che, al picco della crisi pandemica, è sempre più spesso arbitro e giocatore sul mercato e nella vita delle imprese. Via via che l’emergenza rientrerà, il suo ruolo dovrà essere ripensato. Così come dovrà essere ripensato il modello di stato sociale, chiamato a rispondere a nuove esigenze, nell’ambito di un’economia e di una società molto diverse rispetto a 70 anni fa. Serve una rete di protezione in grado di far fronte alle nuove povertà, con interventi rapidi e il più possibile universali. Evitando di dividere la società tra chi riceve i trasferimenti e chi li finanzia. A necessitare di una profonda riorganizzazione sono anche i nostri sistemi sanitari. Che, oltre a farsi trovare pronti in caso di nuove pandemie, avranno di fronte la sfida dell’aumento dei malati cronici. Dalla salute al lavoro, dagli investimenti all’intrattenimento, Internet è ormai la nostra quarta utility dopo acqua, luce e gas: ecco perché servono infrastrutture digitali efficienti (e governance adeguate). Come ridurre corruzione e inefficienze nel settore pubblico? Può sembrare paradossale ma – come dimostra uno studio – a volte la soluzione può risiedere in una minore, e non maggiore, supervisione.
Tra soluzioni-tampone e modelli di accoglienza diffusa rimasti spesso lettera morta, le politiche italiane in tema di asilo restano inefficaci e frammentarie. Servono ora più che mai risposte comuni a livello europeo.

Proprio il tema della gestione dei flussi migratori è stato al centro dell’ultima puntata della terza stagione de lavoce in capitolo, il podcast de lavoce.info: ospiti Tommaso Frattini, Mariapia Mendola e Chiara Tronchin. Potete recuperare questa e le altre stagioni sul nostro sito o su tutte le app di podcast.

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