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Scuola: apprendimenti in calo e divari in crescita

Le prove nazionali Invalsi 2023 indicano che sugli apprendimenti degli studenti pesano ancora i ritardi accumulati nei periodi di chiusura delle scuole per Covid. Aumentano i divari tra Nord e Sud e per la prima volta peggiorano i risultati delle primarie.

Gli esami di maturità 2022 in quattro grafici

Dai test Invalsi un secondo campanello d’allarme dopo la pandemia

I risultati delle prove Invalsi 2021 mostrano che la pandemia è ancora una ferita aperta nell’apprendimento degli studenti. Non si riducono i divari territoriali e di indirizzo, e anche gli studenti più agiati peggiorano.

Dalla pandemia la scuola italiana esce a pezzi

I risultati Invalsi delineano un quadro molto negativo della scuola italiana. Nell’arco di due anni gli apprendimenti in italiano e matematica degli studenti hanno subito un tracollo, soprattutto alle superiori. Fa eccezione solo la primaria.

Il Punto

C’era grande attesa per l’esito delle prove Invalsi, le prime post-pandemia. I dati, molto negativi soprattutto alle superiori, certificano l’inadeguatezza strutturale del nostro sistema educativo. La didattica a distanza, da occasione per innovare l’insegnamento, spesso si è limitata a trasferire online le lezioni in presenza. I risultati di un’indagine che ha coinvolto studenti, docenti e dirigenti scolastici.
Dopo la Corte costituzionale tedesca, anche quella polacca si trova di fatto a negare il primato del diritto Ue. In questo caso, per di più, al centro della controversia c’è il rispetto stesso dello stato di diritto.
Fondamentale durante la pandemia la mediazione dell’OpecPlus nel mantenere stabili le quotazioni del petrolio. I contrasti interni all’organizzazione non mancano, ma un accordo conviene a tutti i paesi produttori. Nell’ambito della transizione energetica prevista dall’Ue un ruolo di primo piano spetterà all’idrogeno. Un mercato a basse emissioni che comporta sfide tecnologiche, economiche e sociali. A che punto è l’Italia?
I ristori per le partite Iva sono stati percepiti anche da chi non viene considerato lavoratore autonomo né nelle stime di contabilità né nelle indagini Istat sulle forze di lavoro. Una possibile spiegazione.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.

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Negli apprendimenti scolastici hanno perso tutti

Per compensare la perdita di apprendimenti dovuta alla pandemia e all’apertura a singhiozzo delle scuole serve un’offerta articolata di azioni di recupero. Dovranno coinvolgere tutti gli studenti, non solo quelli con debiti, come avviene in tempi normali.

Con i tagli alla spesa per la scuola cala l’apprendimento

Ridurre la spesa scolastica ha chiari effetti negativi sulle abilità cognitive degli studenti, accentuando divari già gravi. Investire in scuole digitalizzate, moderne e ben equipaggiate potrebbe invece migliorare l’insegnamento e l’apprendimento.

Come colmare il gap educativo al rientro in classe*

I figli delle famiglie disagiate escono dal lungo lockdown della scuola e dalle lezioni online ancora più svantaggiati. Alla ripresa di settembre occorrerà mettere in atto una strategia di riequilibrio. Qualche suggerimento.

Perché investire sull’e-learning

L’insegnamento a distanza rischia di peggiorare le disuguaglianze territoriali e sociali. Ma si possono superare i problemi investendo sulle infrastrutture e supportando le competenze digitali, la programmazione e l’organizzazione della didattica online per massimizzarne l’efficacia.

Il Punto

Il ritardo della scuola al Sud rispetto al Nord – certificato dai test Pisa e Invalsi – emerge alle scuole medie. Proprio quando – lo dice una ricerca recente – viene a mancare l’attenzione delle famiglie all’istruzione dei figli. Per rimediare non serve dare un lavoro a chi è in lista d’attesa per una cattedra. Meglio sarebbe selezionare docenti capaci di insegnare agli studenti e di motivare i loro genitori. La bassa qualità della scuola al Sud è una delle cause della diseguaglianza dei redditi rispetto al Nord. Dati recenti aggiornano la mappa delle differenze territoriali in ogni paese europeo. Per esempio, si vede che il divario tra il nostro Centro-Sud tirrenico, meno sviluppato, e quello della costa adriatica.
Sbandierato un anno fa dal governo Conte 1 come una misura per l’occupazione, il reddito di cittadinanza ha avviato ai centri per l’impiego solo un terzo dei beneficiari. Non è dunque un’indennità di disoccupazione ma un aiuto ai poveri, anche tra i lavoratori. Per aiutare i quali ci vorrebbe un salario minimo. Se ne parla alla Commissione europea. Un tema controverso è la definizione di obiettivi generali come l’adeguatezza, cioè il rapporto con la soglia di povertà di ogni paese.
Donald Trump vende l’accordo con la Cina come “epocale”. In realtà è una tregua nella guerra dei dazi (che restano). Lontana dal risolvere il problema numero uno: l’utilizzo cinese di tecnologia americana. Gli asiatici importeranno di più dagli Usa – forse a danno della Ue.
Finalmente la Corte costituzionale si apre con trasparenza alla società civile. D’ora in poi nel processo ammetterà i pareri di corpi intermedi (come Ong e sindacati) e di esperti di varie materie, mentre i titolari di un interesse qualificato potranno assumere uno status equiparato alle parti del giudizio.

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