Dopo trent’anni di crescita costante, l’India ha una vivace attività manifatturiera ed è diventata uno snodo importante di commercio internazionale. Potrebbe diventare un alleato cruciale per il raggiungimento di alcune delle priorità strategiche dell’Ue.
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L’acquisizione di società localizzate in città globali permette alle multinazionali indiane di accrescere la loro capacità innovativa. Non mancano però i lati negativi. In alcuni casi la scelta più vantaggiosa potrebbe essere un’area più periferica.
Sulle due sponde dell’Atlantico, l’uscita dalla politica monetaria ultra-accomodante avverrà a velocità diverse: la Fed sarà più rapida della Bce. Nell’area euro prevale la preoccupazione di non destabilizzare il mercato del debito pubblico.
Il turismo è cambiato negli ultimi anni, e non solo a causa della pandemia. La distribuzione delle risorse del Pnrr non coglie però la necessità di una nuova visione strategica per il settore. Anche i comuni gestiranno una parte importante delle risorse del Pnrr: 43 miliardi. Bisogna evitare che li usino per fini elettorali. L’Italia è un paradiso fiscale per gli immobiliaristi: le regioni continuano a ignorare infatti una legge che dal 2014 permette di tassare le grandi rendite immobiliari. Dal 1° gennaio 2022 scatta l’obbligo di raccolta differenziata per i rifiuti tessili: la norma chiama in causala responsabilità dei produttori, anche in vista della sperimentazione di produzioni circolari. È l’avversione all’ambiguità che spinge i no-vax a fare una scommessa – sbagliata – sulla probabilità di ammalarsi di Covid, con gravi conseguenze.
È online il quarto episodio de L’anno che verrà, il nuovo podcast de lavoce che racconta i temi più importanti tra quelli trattati dalla legge di bilancio in discussione. Questa settimana, abbiamo parlato di riforma fiscale con Silvia Giannini. Potete ascoltarlo sul nostro sito e sulle principali app di podcast.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.
Save the date! Convegno annuale de lavoce
Giovedì 16 dicembre dalle 17 alle 19.30 si svolgerà, in presenza e in diretta Zoom, il convegno annuale de lavoce: si parlerà di vaccini e delle sfide del Pnrr. Il programma dell’evento è già disponibile. È possibile registrarsi compilando il modulo a questo link.
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Le amministrazioni comunali dovranno gestire 43 miliardi del Pnrr. Il rischio è che siano utilizzati per finanziare investimenti in viabilità e trasporti, particolarmente cari ai sindaci nell’anno pre-elettorale. Servono regole per evitarlo.
Le imprese italiane ottengono dallo stato meno agevolazioni di quanto erogato nella maggior parte degli altri paesi europei. Però una percentuale elevata di beneficiari dichiara che gli aiuti non hanno inciso sui loro piani di investimento e assunzioni.
È in dirittura d’arrivo la legge che recepisce la direttiva sui servizi di media audiovisivi. Impone obblighi molto rigidi agli operatori on demand. Ma è una scelta che non difende la nostra industria audiovisiva, anzi finisce per penalizzarne lo sviluppo.
Dal 6 agosto anche in Italia sarà obbligatorio il green pass per accedere a luoghi chiusi ed eventi. Ma alcune questioni cruciali rimangono aperte, a partire dai trasporti pubblici e dalla scuola. Continua a crescere intanto il numero dei contagi, mentre ospedalizzazioni e decessi rimangono stabili: merito dei vaccini. Ma proteggono anche dal rischio contagio?
Ancora tassi a zero, quando non negativi, e nuove misure straordinarie di espansione monetaria: dopo gli annunci, la nuova strategia della Bce da giovedì è realtà. Confermato l’obiettivo simmetrico d’inflazione. Sul piano della transizione energetica, il “Fit for 55” presentato a metà luglio dalla Commissione europea dovrebbe assicurare al nostro continente un ruolo di capofila di qui al 2030. Le principali misure. Quanto incide la digitalizzazione sulla produttività delle imprese? Parecchio, almeno a giudicare dal divario tra i paesi del Nord e del Sud Europa sulla base di indicatori calcolati dalla Commissione.
Come potenziare i sostegni alle famiglie, a partire dall’assegno unico, senza disincentivare l’offerta di lavoro, in particolare femminile? Le soluzioni non mancano: alcune simulazioni. Troppo esigui nell’ultimo decennio gli investimenti in Italia, soprattutto da parte del settore pubblico. Una rinuncia costata al paese circa 8 punti di Pil, compensati solo in parte da export e consumi interni.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”. Come sono distribuiti i redditi nel nostro paese? Chi paga più imposte? Il nostro slideshow sui dati sulle dichiarazioni fiscali del 2020, relativi al 2019.
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Negli ultimi dieci anni in Italia si è investito poco, soprattutto da parte del settore pubblico. Secondo le stime, la rinuncia è costata al paese 8 punti di Pil. Compensati in parte da export e consumi interni, che sono ora i più colpiti dalla pandemia.