Nonostante la completa liberalizzazione del mercato, anche in Italia il trasporto merci su ferrovia è in declino. Per ridare slancio al settore, più dei costosi investimenti europei in infrastrutture, può essere utile il ripristino di un incentivo.
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La riproduzione di immagini dei beni culturali è soggetta ad autorizzazione, per tutelare le opere più conosciute. Ma una liberalizzazione potrebbe avere effetti positivi per le collezioni meno famose, soprattutto in termini di visibilità e accessibilità.
In Spagna è stata approvata una riforma del mercato del lavoro che affronta in maniera organica e complementare diversi aspetti. Ridà centralità alla contrattazione collettiva e riduce la precarietà. E in una fase di lunga crisi dà risposte adeguate.
L’idea di proteggere i consumatori da professionisti di scarsa qualità è la ragione che giustifica la regolamentazione di professioni come quella di farmacista. Ma in alcuni casi rivedere le norme porterebbe benefici certi con rischi molto bassi, specie in pandemia.
La crisi di Alitalia è l’altra faccia della medaglia della crescita del mercato aereo dovuta alla liberalizzazione. La concorrenza più intensa ha favorito i viaggiatori a spese dei contribuenti italiani, che hanno sostenuto i costi della compagnia.
Dal 2019 la regolazione del prezzo nel mercato energetico finirà anche per i piccoli clienti. Intanto però aumentano le situazioni di crisi tra i venditori di energia, soprattutto se indipendenti. La liberalizzazione rischia di produrre più concentrazione?
Una liberalizzazione completa dei taxi annullerebbe il valore alle licenze. Ed è un’eventualità a cui i tassisti si oppongono con forza. Ma una tassa sul servizio destinata a finanziare un indennizzo per chi possiede oggi una licenza potrebbe risolvere la questione. Con vantaggi per tutti.
Il Ttip è molto più di un semplice trattato commerciale tra Ue e Stati Uniti. Milioni di consumatori potrebbero beneficiarne. Ma, nonostante la sua importanza per il commercio globale, senza il sostegno convinto dei governi interessati, difficilmente sarà firmato in tempi brevi.
Le prime privatizzazioni degli anni ’90 furono guidate dall’urgenza dei conti pubblici, senza una parallela liberalizzazione dei mercati. Oggi si riparla di vendita di una parte delle partecipazioni dello stato. Purché non si ricada negli stessi errori.