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Effetto coronavirus sulle pensioni

La crisi innescata dal Covid-19 mette in discussione il nostro sistema previdenziale? Buone pensioni dipendono dal buon funzionamento dell’economia e dell’occupazione. Al debito si può ricorrere nel breve periodo, ma poi va garantita la sostenibilità.

Primo maggio, il lavoro in tempi di lockdown

Quest’anno i lavoratori non possono celebrare il 1° maggio in piazza. D’altra parte, c’è poco da festeggiare: con il blocco delle attività, un terzo dei lavoratori italiani è fermo. E sono particolarmente colpite le fasce più deboli della popolazione.

Il Punto

La recessione senza precedenti in Europa si legge nei nuovi dati sul Pil. Francia, Spagna e Italia in profonda sofferenza, Germania un po’ meno. E questa asimmetria può rallentare l’accordo sulle misure di salvataggio in sede Ue. Infatti ora che i governi hanno deciso di creare lo European Recovery Fund, la patata bollente è in mano alla Commissione che deve deciderne le regole di funzionamento.
Niente Primo maggio in piazza quest’anno e, peggio, niente da festeggiare. Perché un terzo dei lavoratori è bloccato dal lockdown, In prevalenza “blue collar” e di più che nel resto della Ue. In apparente contraddizione con questa tendenza i dati sul mercato del lavoro di marzo pubblicati dall’Istat che mostrano come molti disoccupati siano diventati inattivi.
Oltre ai bilanci disastrati di questi mesi, le aziende di trasporto pubblico locale devono affrontare i distanziamenti tra passeggeri: un vero rompicapo tra nuove regole e nuovi costi. I comuni italiani vanno incontro a 10 miliardi di entrate in meno e spese in aumento. Nascono proposte di fondo di solidarietà e maggiore discrezionalità finanziaria.
In vista di una possibile recrudescenza della pandemia dopo l’estate, conviene estendere le vaccinazioni contro la normale influenza. Così da evitare falsi allarmi e monitorare davvero il Covid-19. Guardando al futuro, dobbiamo immaginare nuove regole di comportamento e cambiamenti di abitudini, consapevoli dei rischi in agguato. Chi governa deve comunicare con la massima chiarezza. Altrimenti c’è il rischio che abbia la meglio la disinformazione che – come è provato – viene orchestrata per destabilizzare le democrazie.

Continuano le puntate de lavoce in capitolo, il podcast de lavoce.info. Questa settimana: “Terapie anti-Covid per il mercato del lavoro“, con Tito Boeri.

Mercato del lavoro già contagiato dal coronavirus*

I dati delle comunicazioni obbligatorie del Veneto offrono prime indicazioni sugli effetti della crisi sanitaria sul mercato del lavoro. Rispetto al 2019, peggiorano tutte le componenti della domanda di lavoro. Fermi i licenziamenti, bloccati per decreto.

Mercato del lavoro: la tutela che manca

L’andamento del mercato del lavoro italiano è altalenante e molti impieghi sono di bassa qualità. Si spiega così il senso diffuso di precarietà. La soluzione non è il ripristino di vecchi strumenti, perché non garantiscono una rete di protezione generale.

Eppur l’occupazione cresce

Il primo bilancio su occupazione e disoccupazione nel 2019 è positivo. Restano aperte però importanti questioni strutturali: dalla dinamica salariale stagnante, che riflette i mancati incrementi di produttività, all’incidenza del lavoro a termine.

Donne e famiglia, cosa c’è nella legge di bilancio

È positivo che l’occupazione femminile sia tra le priorità del governo. Ma le politiche dei bonus vanno ripensate, anche alla luce delle profonde disparità territoriali. Il rischio è aggravare i conti dello Stato senza centrare gli obiettivi.

Il Punto

I dati mensili sul mercato del lavoro sono ora positivi malgrado l’economia italiana sia ferma. Per capire meglio cosa succede guardiamo i dati degli ultimi dieci anni. Da cui si vede l’effetto dei cambiamenti di regole (decreto Poletti, Jobs act) ma soprattutto il cruciale contributo del Pil. Mentre è presto per valutare il decreto dignità.
Settimana di nomine Ue. Indicare Christine Lagarde alla testa della Bce è una scelta di continuità – apprezzata dai mercati – con la linea di Mario Draghi. La presidente designata della Commissione, Ursula von der Leyen, è un’europeista che da ministra tedesca si è battuta per una difesa Ue comune. È la prima volta di due donne al comando delle principali istituzioni europee, un bel segnale sul cammino verso la parità di genere. L’evidente ritorno dell’asse franco-tedesco ha però fatto mugugnare il neo-insediato Parlamento. Mentre l’Italia e il suo governo sovranista sono per ora finiti a bordo campo.
Con un debito complessivo di quasi 30 miliardi, sono circa 1,5 milioni le persone che hanno aderito alla pace fiscale, il condono costituito da “rottamazione-ter” (sconto su interessi e sanzioni su cartelle esattoriali) e “saldo e stralcio” (sconto cospicuo sul pagamento di somme evase per chi ha un basso Isee). Più che in passato, troppo poche per finanziare la flat tax. Intanto la legge “concretezza” vuole rendere efficiente e trasparente la pubblica amministrazione. Controlli elettronici sugli assenteisti, norme sui buoni pasto, sull’aspettativa attuati da una task force, un dream team di ben 53 dipendenti che dovrebbero vigilare su 20 mila amministrazioni (ventimila!).
Ha senso un confronto sull’impatto economico tra le Olimpiadi invernali Torino 2006 e le future Milano-Cortina 2026? In realtà può essere fuorviante a causa dei diversi metodi di valutazione adottati. Da evitare, anzitutto, le stime troppo ottimistiche.

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Più lavoro, ma senza qualità

Per la prima volta da febbraio 2012, il tasso di disoccupazione è sceso sotto il 10 per cento mentre il tasso di occupazione è al livello più alto dal 1977. Buone notizie, certo. Ma rimangono da affrontare sfide enormi, con riflessi diretti sulla qualità di vita e di lavoro dei cittadini italiani.

Perché il salario minimo non basta

È un’illusione pensare che il salario minimo risolva il problema dei redditi da lavoro bassi. Andrebbe invece ripensato il sistema di contrattazione collettiva per adeguare le regole sui minimi retributivi alla dinamica della produttività delle imprese.

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