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Il Punto

In un paese eterogeneo come l’Italia, i fondi NextGen dovrebbero valorizzare i diversi motori di sviluppo locale. Il modello possono essere le Comunità di conoscenza e innovazione. Intanto, mentre molte banche centrali guardano con attenzione al mercato privato dei pagamenti elettronici, la Bce procede con prudenza. Anche perché l’uso del contante è ancora preponderante.
Pur in piena crisi, nell’ultimo decennio il deficit della sanità italiana si è ridotto di molto. Ora la sfida è spendere bene i fondi del Recovery Fund, non pensando solo all’immediato. Gestione più oculata che sarebbe utile anche in materia di superbonus edilizi: perché non indirizzare le detrazioni fiscali alla rigenerazione urbana e alla riqualificazione delle periferie? Sui problemi del Mezzogiorno è tornato il governatore di Bankitalia durante il suo intervento al Festival dell’Economia. I dati che ha fornito tracciano un quadro della situazione.

Luigi Boggian (Università Cattolica di Lovanio) e Giovanni Righetti (Università di Verona) sono stati premiati nell’ambito del Festival dell’Economia di Trento (di cui sul nostro sito trovate tutte le riprese) per la loro proposta vincitrice del concorso di idee “Un settore pubblico acceleratore di sviluppo”, rivolto a tutti gli studenti universitari e di dottorato. La proposta verrà pubblicata a breve, insieme alle altre tre più meritevoli.

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Il divario Nord-Sud nei dati del governatore Visco

Durante il suo intervento al Festival dell’Economia di Trento, il governatore della Banca d’Italia è tornato sui problemi del Mezzogiorno. I dati proposti in quell’occasione sono parziali, ma utili per tracciare un quadro complessivo della situazione.

Produttività del Sud: cresce con le infrastrutture*

I fondi europei hanno avuto pochi effetti sulla produttività nel Mezzogiorno. Risultati più positivi si hanno però per la spesa in infrastrutture e per quella rivolta ai territori con più elevati livelli di qualità istituzionale e urbanizzazione.

Lavoro nero, non solo una questione meridionale

Dal punto di vista dei numeri, la diffusione del lavoro nero non è poi molto diversa tra Nord e Sud. Ma nel Mezzogiorno è probabile che i lavoratori irregolari siano i soli occupati in famiglia, mentre non è così nelle regioni settentrionali.

Perché l’Erasmus Nord-Sud è una buona idea

È stata bollata come sciocchezza. Invece vale la pena di ragionare sull’idea di favorire la mobilità universitaria interna da Nord verso Sud. Perché la perdita di capitale umano nel Meridione indebolisce le potenzialità di sviluppo di tutto il paese.

È un film già visto questo nuovo Piano Sud

Il Piano Sud presentato dal governo non affronta né risolve le questioni principali. Anche l’obiettivo di accelerare la spesa non sembra raggiungibile. Perché non c’è alcuna sostanziale modifica nei meccanismi della programmazione nazionale ed europea.

Due Italie non solo nei salari

Le differenze del costo della vita tra Nord e Sud Italia sono fra le più alte al mondo. Perché allora non si verifica un esodo verso il Meridione dei dipendenti pubblici? Perché bisogna considerare anche la qualità dei servizi e le opportunità di lavoro.

Come ridare smalto alla scuola senza qualità del Sud

Gli studenti del Mezzogiorno hanno competenze linguistiche e matematiche inferiori rispetto ai ragazzi delle altre regioni. Tra le cause c’è anche la disattenzione dei genitori per l’istruzione dei figli. E la soluzione non è nei concorsi-sanatoria.

Le tante Italie della diseguaglianza

Non c’è più solo lo storico divario Nord-Sud Italia. Ora emerge anche quello tra Est e Ovest. Perché la crisi ha accentuato le disuguaglianze nelle regioni più fragili, ma in modo diverso tra aree adriatiche e tirreniche. E il Lazio è un caso emblematico.

Tra Nord e Sud un divario che rischia di diventare un abisso

Le differenze territoriali del mercato del lavoro si sono accentuate dopo la grande recessione. Non solo al Sud l’occupazione è più scarsa rispetto al Nord, ma è anche meno intensa in termini di ore lavorate. Ed è sempre meno stabile e sempre meno qualificata.

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