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Il Punto

A venti giorni dal referendum sul taglio dei parlamentari ci siamo chiesti cosa cambierebbe con la vittoria del “sì”. Davvero l’Italia avrebbe il minor numero di eletti per abitante in Europa? La qualità di una democrazia dipende soprattutto dai meccanismi di controllo e dalla disciplina dei rappresentanti. Come cambierebbero con questa riforma costituzionale?
La creazione di un’unica rete fissa ultralarga sembra la scelta più razionale. Ma l’accordo tra Tim e Cassa depositi e prestiti lascia molte questioni in sospeso. Su tutte, il ruolo dello stato. Stato che ha voce in capitolo in molte società partecipate che, nonostante numerosi tentativi di riforma, necessitano ancora di una razionalizzazione della propria governance, troppo spesso inefficiente.
Cosa fare in caso di “seconda ondata” di Covid-19? Un’analisi input-output consente di identificare le regioni e le filiere produttive più critiche e quindi i lavoratori più a rischio.

Tornano da settimana prossima le puntate de “Le parole chiave dell’economia”, il podcast de lavoce.info in collaborazione con il Festival di Trento. Da lunedì: Nudging, con Luigi Mittone.

Ultima settimana per presentare la propria proposta nell’ambito del concorso di idee “Un settore pubblico acceleratore di sviluppo”, aperto a tutti gli studenti universitari e di dottorato. C’è tempo fino al 6 settembre e l’idea vincitrice sarà premiata nel corso del Festival dell’Economia di Trento. Tutte le info sul sito.

Spargete lavoce: 5 per mille a lavoce.info

Destinate e fate destinare il 5 per mille dell’Irpef a questo sito in quanto “associazione di promozione sociale”: Associazione La Voce, Via Bellezza 15 – 20136 Milano, codice fiscale 97320670157. Grazie!

Quei debiti della Pa che pesano sull’economia

È paradossale che il governo stanzi ingenti risorse per fornire liquidità alle imprese attraverso le banche, mentre le pubbliche amministrazioni non pagano i propri debiti. Eppure, somme già stanziate in bilancio non si trasformano in pagamenti effettivi.

Partecipate: una su tre chiude come dice Madia?

Il fact-checking de lavoce.info passa al setaccio le dichiarazioni di politici, imprenditori e sindacalisti per stabilire, con numeri e fatti, se hanno detto il vero o il falso. Questa volta tocca alle dichiarazioni di Marianna Madia a proposito degli effetti della riforma della pubblica amministrazione. Vuoi inviarci una segnalazione? Clicca qui.

Società partecipate, una riforma a metà

Il testo unico che riforma le società a partecipazione pubblica riduce la possibilità di costituirle o mantenerle, aprendo realmente alla concorrenza. Ma i criteri sono ampi e lasciano ancora troppo spazio alla discrezionalità. Né si capisce cosa succederà una volta chiuse le vecchie partecipate.

Quei “matrimoni” contrastati tra piccoli comuni

La partita delle gestioni associate obbligatorie giocata da governo e piccoli comuni produce per ora un solo risultato: il continuo allungamento dei tempi per gli enti inadempienti. Ecco i motivi per cui la riforma non decolla e i percorsi per farla diventare un’ opportunità di cambiamento.

Più posti per le donne. Solo ai vertici delle società?

Il primo passo del nuovo governo è stata la scelta di un governo “paritario” con un 50 per cento di ministri donne. Qualche giorno fa  un’altra scelta in questa direzione è stata quella di avere solo donne capolista alle elezioni europee, a parziale compensazione della bocciatura della parità nella rappresentazione di genere nella nuova legge elettorale.

Manager di società pubbliche: quattro criteri per capire*

Ecco quattro criteri non scientifici per valutare i compensi ai dirigenti delle società controllate e partecipate dal pubblico. In alcuni casi, invece di parlare di improbabili privatizzazioni o riorganizzazioni, sarebbe meglio parlare di liquidazione. 

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