Dal 2012, sull’acciaieria di Taranto si è consumato un conflitto tra valori di rango costituzionale: ambiente, salute, vita, lavoro e impresa. Risolverlo richiede un processo di riconversione degli impianti e la ricollocazione di parte degli addetti.
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A fine anno scade il termine per il raggiungimento di tre obiettivi associati alla riforma delle politiche attive finanziata dal Pnrr. La carenza di dati certi e il continuo cambiamento delle regole rendono molto difficile valutarne andamento e risultati.
La formazione post-diploma o post-laurea è diventata per molti un lusso. Giovani meritevoli, ma privi di mezzi potrebbero così scegliere l’inattività . Perché allora non consentire di utilizzare la Naspi per iscriversi a percorsi di alta formazione?
L’intelligenza artificiale potrebbe dare un supporto gratuito di base a molti utenti dei servizi per il lavoro. Si potrebbero così liberare risorse da reinvestire in interventi per promuovere la mobilità professionale e occupazionale dei lavoratori più deboli.
Senza procedure standardizzate, non avremmo uniformità nei servizi offerti dai centri per l’impiego. Con il rischio di non erogarne affatto in alcune aree. I Lep si possono migliorare, ma non eliminare. E bisogna sviluppare modelli regionali efficaci.
Sono pochi i disoccupati che partecipano alle attività formative previste dal programma Gol. Perché non è semplice convincere adulti con altre priorità a parteciparvi. La soluzione è studiare politiche attive disegnate sulle caratteristiche degli utenti.
Da anni, e in anticipo sul riconoscimento legislativo, il Tribunale dei minori di Milano utilizza lo strumento delle borse-lavoro per l’inserimento di ragazzi difficili nel mondo del lavoro. Il bilancio dell’esperienza è decisamente positivo.
Con il decreto Lavoro cambiano gli attori delle politiche attive. Esautorata l’Anpal, che ha ormai solo funzioni consultive, si ridimensiona anche il ruolo di programma Gol e dei centri per l’impiego, mentre si rafforza la cooperazione pubblico-privato.
Il rapporto di monitoraggio sul Pnrr ci aiuta a capire come sono contabilizzati i beneficiari del programma Gol. E non c’è da stare tranquilli perché i risultati inseriti nella rendicontazione alla Commissione europea sembrano più apparenti che reali.
Uno dei nodi fondamentali da sciogliere nella prossima legislatura è quello delle politiche attive del lavoro, ancora inefficienti in Italia rispetto all’estero. Ecco a che punto siamo e alcune delle priorità da affrontare.