Lavoce.info

Tag: povertà Pagina 9 di 15

Quando il lavoro non ferma la povertà

Il governo sembra avere una lettura semplicistica del problema povertà. Il lavoro è senza dubbio la via d’uscita principale, ma i dati ci dicono che per un numero significativo di famiglie aumentare il numero di occupati potrebbe non essere così facile.

Errori da evitare sul reddito di cittadinanza

Una misura destinata all’intera popolazione in povertà assoluta potrebbe rappresentare un grande passo in avanti per il welfare italiano. Però il reddito di cittadinanza va disegnato in modo da rispondere realmente alle concrete esigenze dei poveri.

Perché il reddito di cittadinanza non abolisce la povertà

Con 10-11 miliardi di spesa annua dedicati al reddito di cittadinanza riusciremo ad azzerare la povertà? No, anche nei sistemi di welfare più avanzati resta sempre una quota di persone in povertà. Sarebbe meglio allora potenziare il reddito di inclusione.

Piano Macron: molto più di un reddito di cittadinanza*

La povertà ha molte cause diverse e non basta un solo strumento per combatterla. Per questo il piano Macron prevede ventuno azioni, una delle quali è il reddito universale di attivazione. Un approccio che potrebbe essere utile anche in Italia.

Cresce la povertà tra stranieri e italiani

L’aumento della povertà tra 2016 e 2017 riguarda tutti, ma l’incidenza resta molto più alta tra gli stranieri. Eppure, il ministro Di Maio fa leva su questi dati per accelerare sul “suo” reddito di cittadinanza. Da cui i non italiani sarebbero esclusi.

Il Punto

Con un Pil in crescita dell’1,5 per cento, nel 2017 è salita la povertà rilevata dall’Istat. Soprattutto – ma non solo – al Sud. L’aumento riguarda sia i nuclei familiari italiani che quelli stranieri. Ma per i secondi il rischio dell’indigenza è sei volte pi ù alto. Ci vorrebbero una ripresa più robusta e politiche redistributive più attente. Invece il ministro Di Maio usa questi dati per promuovere il “suo” reddito di cittadinanza che verrebbe negato proprio agli stranieri. Sempre Di Maio, nella sua campagna contro le pensioni d’oro (i super-assegni di chi non ha erogato contributi commisurati) rischia di inciampare in un problema di equità nei tagli, con una coda di contenziosi. In tema di immigrazione, la voce del governo è invece quella di Matteo Salvini: stavolta sostiene che la Francia ospita meno della metà di richiedenti asilo rispetto all’Italia. Davvero? No, come mostra il fact-checking de lavoce.info. Che analizza anche le affermazioni dell’interlocutore del ministro in quel confronto, il giornalista Paolo Pagliaro.
È possibile che le dichiarazioni di guerra commerciale di Trump alla Cina siano in realtà un bluff ad alto rischio per trarre il massimo ritorno da un negoziato. A fini elettorali interni (a novembre le elezioni di mid term). Nell’immediato, però i danni all’economia sono inevitabili, come insegna il caso Harley Davidson. Intanto il governo di Pechino prova a compensare i dazi di Trump svalutando lo yuan contro il dollaro anche con l’abbassamento delle riserve obbligatorie delle banche. Ma in realtà al momento non è chiaro (forse neanche ai governanti cinesi) se alla Cina convenga avere una valuta debole o forte.
Dopo tre bandi di gara a vuoto, liti, colpi di teatro, Sky esce vincitrice dall’assegnazione dei diritti tv dei prossimi tre campionati di calcio di serie A. Con alcune novità, la più importante delle quali – oltre all’uscita di scena di Mediaset – è il passaggio dalla vendita per piattaforma a quella per prodotto.

Alessandro Santoro risponde ai commenti al suo articolo “Perché è un errore abolire lo split payment

Convegno annuale de lavoce.info il 17 settembre a Milano. Save the date!
“I primi 100 giorni di populismo“ è il titolo del convegno annuale de lavoce,info. Si svolgerà la mattina di lunedì 17 settembre a Milano. È un’occasione per vederci di persona, dopo tante interazioni digitali! Presto comunicheremo luogo e programma. La prima parte dell’incontro è riservata ai nostri collaboratori e sostenitori più affezionati (quelli che ci hanno finanziato con almeno 100 euro nell’ultimo anno o cumulativamente negli ultimi tre anni. Chi vuole è ancora in tempo per fare la donazione.

Il Punto

Arriva il governo Conte-Salvini-Di Maio. A Paolo Savona sono andate le Politiche (poco) comunitarie. Rimane il suo piano B (oppure A) per l’uscita dall’euro. Il default sul debito pubblico sarebbe inflitto anche agli investitori esteri mentre i residenti con un tesoretto all’estero potrebbero mantenere i loro conti in euro senza alcuna tassazione. Il nuovo ministro del Lavoro Luigi Di Maio dovrà fare qualcosa per i lavoratori della gig economy che pedalano nelle nostre città per fare le consegne, guidati da un algoritmo, con bassi compensi, e scarse garanzie. C’è da pensare a salari minimi, assicurazione infortuni, contributi. Anche di questo si discute in questi giorni a Trento al Festival dell’Economia. Con la partecipazione di vari redattori de lavoce.info. Non mancate!
Matteo Salvini ha detto che In Italia spendiamo 5 miliardi per mantenere gli immigrati in albergo. In realtà, dal fact-checking de lavoce.info viene fuori che la spesa dell’accoglienza è più bassa e gli hotel (non a cinque stelle!) sono solo una parte delle strutture utilizzate.
Cancellare la parte del debito pubblico che ha in pancia la banca centrale (la Bce, nel nostro caso) è pericoloso. Lo insegna la storia dei grandi scandali finanziari del XVII e XVIII secolo. Colorati dai tulipani e profumati dalle spezie importate dai velieri della Compagnia delle Indie Orientali. Anche in Svizzera arrivano fantasiose idee monetarie. A giorni nella Confederazione ci sarà un referendum sulla “sovereign money initiative”, per la quale si imporrebbe alle banche commerciali di dare a prestito solo fondi garantiti. Con un calo del credito e un aumento del suo costo, senza ridurre la rischiosità del sistema bancario ombra.
Con la ripresa i redditi delle famiglie sono un po’ risaliti ma povertà e disuguaglianza hanno continuato ad aumentare. Perché anche la crescita è sempre più diseguale e il 5 per cento più povero della popolazione si è immiserito ancora.
Se si desidera passare dal full al part time meglio avere una donna manager. Secondo uno studio è più propensa ad assecondare le richieste dei lavoratori. E forse il comportamento di maggior attenzione non si limita a questi casi.

Spargete lavoce: 5 per mille a lavoce.info
Destinate e fate destinare il 5 per mille dell’Irpef a questo sito in quanto “associazione di promozione sociale”: Associazione La Voce, Via Bellezza 15 – 20136 Milano, codice fiscale 97320670157. Grazie!

Se i poveri diventano sempre più poveri

Nel 2014-2015 i redditi delle famiglie italiane sono risaliti, ma povertà e disuguaglianza aumentano. La spiegazione va cercata in una crescita diseguale e nel crollo delle risorse disponibili registrato dal 5 per cento più povero della popolazione.

Quante sono davvero le pensioni da fame?

Il fact-checking de lavoce.info passa al setaccio le dichiarazioni di politici, imprenditori e sindacalisti per stabilire, con numeri e fatti, se hanno detto il vero o il falso. Questa volta tocca alle affermazioni della giornalista Luisella Costamagna sull’importo delle pensioni. Vuoi inviarci una segnalazione? Clicca qui.

Perché aumenta la disuguaglianza in Italia

I dati Eurostat sulla distribuzione del reddito dicono che la disuguaglianza in Italia è aumentata durante la crisi. Non per la crescita dei redditi più alti, ma per il forte calo di quelli bassi. Di sicuro, rispetto a quindici anni fa, sale la povertà.

Pagina 9 di 15

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén