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Tag: processo penale

Per la giustizia in ritardo la riforma è necessaria

La riforma Cartabia ha tra i principali obiettivi quello di velocizzare i tempi della giustizia italiana. Ma quali sono i risultati ottenuti dai tribunali negli ultimi vent’anni? Si rilevano differenze territoriali? Due indicatori spiegano la situazione.

Il Punto

Crollo quest’anno e ripresa (ma senza recupero di tutte le perdite) nel 2021: sono le stime del Fondo monetario sull’economia mondiale. L’Italia, tra i maggiori paesi, è quello messo peggio. Intanto il Consiglio europeo affida alla Commissione Ue la definizione dei (fondamentali!) meccanismi di sostegno per fronteggiare la crisi. La risposta europea al virus è un cerino che passa di mano in mano. Mentre la scelta dello strumento – Mes, Eurobond, Recovery Fund – richiede comunque di trasferire risorse dal Nord al Sud dell’Europa. E così rimane solo la Bce che nei fatti monetizza parte dei debiti pubblici. In netta crescita ovunque a causa della recessione, peseranno sulla ripresa.
Emergenza nell’emergenza è quella di 3 milioni di lavoratori stranieri irregolari. L’Italia deve legalizzarli per ragioni sanitarie prima ancora che economiche e di ordine pubblico. E se si vogliono riaprire le attività del paese occorre – come mostra uno studio – tener conto di tutto, della salute e dell’economia. Arginando pressioni lobbistiche e spinte emotive.
Il grave crollo dell’attività spinge anche sempre più giù il prezzo del petrolio che è sceso anche sotto zero fino a un tweet del presidente Usa. Che sempre via twitter ha annunciato il taglio dei fondi all’Organizzazione mondiale della sanità. Vediamo come si regge e come spende questo organismo internazionale di vitale importanza
Rinviata al 2021 l’entrata in vigore del Codice delle crisi d’impresa, nello stato di emergenza si presenta l’occasione per ripensarne alcune norme in vista di un drammatico aumento dei crac aziendali. Si può fare il processo penale in videoconferenza? Sì, ma soltanto alcune sue fasi, altrimenti si rischia di snaturarlo.

Continuano le puntate de lavoce in capitolo, il podcast de lavoce.info. Questa settimana: “Eurobond o Mes comunque è debito“, con Tommaso Monacelli.

Quando il processo a distanza rischia di non essere giusto

Per consentire il proseguimento dell’attività giudiziaria anche nel corso dell’emergenza sanitaria, il governo propone di svolgere in videoconferenza l’esame di alcune parti. Ma è una scelta che rischia di minare il principio del contraddittorio.

Riforma della prescrizione: un punto di partenza sbagliato

Non è certo dalla riforma della prescrizione che si deve partire se si vuole ricondurre il funzionamento della giustizia italiana ai paradigmi delle garanzie e dell’efficienza. Occorre rimuovere le cause dell’endemica lentezza del processo penale.

Il Punto

Dopo quota 100, un altro colpo alle risorse dell’Inps: il cosiddetto decreto crescita passa i contributi di 17 mila “comunicatori” di uffici stampa e Pr dall’istituto all’Inpgi, la cassa di previdenza dei giornalisti che – mal gestita e impoverita di contribuenti – fa acqua da tutte le parti. E l’Inps non dice niente a tutela dei propri contribuenti.
Il governo straparla di flat tax ma intanto potrebbe fare una più efficace lotta all’evasione fiscale, se avesse il coraggio di affrontare un po’ di impopolarità. La tecnologia per farlo c’è già, a cominciare dalla fattura elettronica: criticata e osteggiata prima, comodo strumento produttore di entrate ora.
“Fuck business” risponde Boris Johnson, favorito per diventare a giorni premier britannico, alla comunità degli affari che chiede di bloccare la Brexit. Mentre il suo avversario Jeremy Hunt, rivaleggia con lui a chi fa più il populista. Risicatissimi, ormai, tempi e possibilità di evitare un’uscita non concordata dalla Ue.
I 53 morti e 130 feriti di Tajoura in Libia dovrebbero indurre a un ripensamento delle politiche di accoglienza Bruxelles, Roma e le altre capitali. Invece niente: tutti arroccati sulle loro posizioni, a partire dal governo italiano. La soluzione per salvare le vite umane c’è, quella dei corridoi umanitari.
Come ci hanno mostrato i crac bancari degli ultimi anni, molti risparmiatori non sono consapevoli dei rischi a cui vanno incontro investendo i loro soldi. Ora si cerca di colmare il ritardo nell’educazione finanziaria degli italiani con una strategia nazionale che sta muovendo i primi passi.
Dopo il processo “breve” e quello “giusto” è in arrivo – pare – entro l’anno, una nuova riforma del processo penale, speriamo senza aggettivi. Si vuole rendere più efficiente il sistema processuale, rafforzando il filtro dell’udienza preliminare e ampliando il patteggiamento. Per ora sono solo 32 punti programmatici.

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Cambia il processo penale con l’ennesima riforma

Fonti del ministero della Giustizia hanno fatto circolare la prima bozza di un disegno di legge delega per la riforma del processo penale. L’idea di fondo è limitare ancora di più i casi in cui si svolge il dibattimento. Ma i rischi non mancano.

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