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I rischi del canone Rai nascosto in bolletta

Per contenere l’evasione del canone televisivo si è pensato di ricorrere a una soluzione semplice, il pagamento tramite la bolletta elettrica. Il meccanismo però cozza con la funzionalità del mercato dell’energia, non quantifica i costi di realizzazione e non giustifica i maggiori incassi.

Un segnale criptato per battere l’evasione del canone Rai *

Il governo vuole far pagare il canone tv con la bolletta dell’elettricità. Ma è una soluzione che separa imposta e fruizione del servizio. Per risolvere il problema dell’evasione basterebbe invece crittare le trasmissioni Rai. E si potrebbero così abolire anche i tetti pubblicitari.

Cronache digitali: le torri di Rai way

Rai, Antitrust, Consob: tutti hanno dichiarato impraticabile l’Opas di Mediaset su Rai way. Perché allora imbarcarsi in un’operazione costosa e – a ben vedere – controproducente? Si può ancora pensare a una raffinata strategia da scacchista o è semplicemente un fiasco?

Modello Bbc per la nuova Rai

Nella Rai riformata, il direttore generale potrebbe essere nominato direttamente dal governo, rafforzando così il legame tra tv pubblica e potere politico. Invece, si dovrebbe fare l’esatto opposto. E il modello è la Bbc, che da anni garantisce al servizio pubblico autonomia, pluralismo e qualità.

Tocca alla Consob squarciare il velo dell’Opas su Rai way

L’Opas di EI Towers su Rai way non solo è stata dichiarata irricevibile dal governo, ma ha anche bisogno del via libera della Consob. Che però finora è rimasta in silenzio sulla vicenda. Il mercato vive così un’incertezza senza precedenti. E ne soffre anche la reputazione del paese.

Il Punto

Dall’Expo al Mose, all’affaire Grandi opere, la corruzione fiorisce ovunque. Se non bastano le (troppe) cautele previste dalle norme sugli appalti pubblici, bisognerà dare all’Anac -l’autorità anti corruzione- il controllo preventivo sui progetti a rischio. L’allungamento dei tempi potrebbe essere gestito programmando meglio gli interventi. Un articolo e un Dossier con gli interventi pubblicati su lavoce.info.
Buona notizia: nel 2014 le emissioni di CO2 hanno smesso di crescere. Presto per dire se si tratta di uno stop permanente o transitorio. Ma i grandi inquinatori (Cina e Usa) stanno imparando a crescere con meno carbonio e migliorando l’efficienza energetica.
Con il disegno di legge “La buona scuola” tutto il potere va ai presidi, si dice. Rimangono però nel vago i criteri con cui i dirigenti scolastici saranno valutati. E non si capisce cosa accadrà agli insegnanti la cui performance deluda i loro capi istituto. Va bene che il ministero dia indirizzi all’autonomia scolastica, ma deve dire come.
Da quando ne ha parlato l’ex rettore di Harvard Larry Summers, tanti si sono chiesti come evitare il rischio di una stagnazione secolare causata dalla paura e dal troppo risparmio. Se davvero la crescita se ne è andata per sempre, una minor spesa statale potrebbe essere solo una prudente strategia di sopravvivenza.
L’idea di formare il Cda della Rai per sorteggio -come proposto dal M5s- non è così strana. La logica suggerisce che affidarsi all’estrazione a sorte cioè alla cieca fortuna ha un senso se è difficile valutare oggettivamente le alternative. Oppure se c’è un decisore astuto che ci vede troppo bene.
Sono in ritardo le banche italiane nell’utilizzo dei social network. Che rappresentano una miniera d’oro a cielo aperto se usati per sviluppare i servizi di home e mobile banking.

Un vertice Rai scelto a caso

La proposta del M5s sul sorteggio dei consiglieri di amministrazione Rai è stata snobbata da tutti, ma è tutt’altro che una stupidaggine. Ci sono infatti circostanze in cui è ragionevole affidarsi al caso. L’ipotesi del M5S potrebbe essere un buon banco di prova.

La Rai al bivio

Da diversi anni alla Rai manca chiarezza strategica. Gli altri paesi europei hanno già abbandonato il sistema ibrido. Anche per la Rai si tratta dunque di scegliere tra una soluzione di servizio pubblico o una più prettamente commerciale. Entrambe le opzioni hanno conseguenze non indifferenti.

Cosa c’è sotto l’Opas su Rai way?

L’Opas lanciata da Mediaset su Rai Way ha suscitato una ridda di ipotesi e speculazioni. Lo statuto della società e i decreti sulla sua privatizzazione impediscono al socio pubblico di perdere il controllo. In ogni caso, è sufficiente che l’azionista di maggioranza non aderisca all’offerta.

Di torri (televisive) e altre storie

Il gruppo Mediaset ha lanciato offerte di acquisto della divisione libri di Rcs e delle torri di trasmissione del segnale televisivo oggi di proprietà di Rai Way. Entrambe le operazioni dovrebbero comunque passare al vaglio dell’Antitrust. Scenari possibili e pluralismo editoriale e culturale.

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