Due paradossi caratterizzano il reddito di cittadinanza: lo percepiscono persone che non ne hanno diritto e non raggiunge l’80 per cento dei poveri relativi. Resta però uno strumento fondamentale contro disagio e povertà. Ecco come riformarlo.
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Per la prima volta, sono stati pubblicati i dati sui redditi delle città corrispondenti ai vari codici di avviamento postale. I risultati sono interessanti. E possono aiutare le amministrazioni a monitorare l’andamento delle disuguaglianze territoriali.
Produttività, reddito e occupazione ristagnano in Italia da tempo. Per avvicinarci alle economie europee dovremmo realizzare riforme complessive e non limitarci a quella del fisco, che però è la meno costosa. Lo confermano i risultati di una simulazione.
Una patrimoniale ben concepita sarebbe non solo un innegabile progresso sul piano dell’equità generale, ma anche un grande miglioramento rispetto alle irrazionalità del sistema. Serve un progetto a medio termine per realizzare valori di lungo periodo.
Il governo cinese ha annunciato di aver eradicato la povertà assoluta nel paese. I metodi utilizzati per raggiungere i risultati lasciano però spazio alle critiche, a partire dal dislocamento forzato. Ora la sfida è su rischi di ricadute e disuguaglianze.
Durante la pandemia i redditi delle famiglie italiane sono scesi più di quanto sia accaduto altrove. Eppure, le risorse mobilitate sono ingenti. Le cause vanno ricercate nel funzionamento del sistema di protezione. E nell’incidenza dell’economia sommersa.
Durante il suo intervento al Festival dell’Economia di Trento, il governatore della Banca d’Italia è tornato sui problemi del Mezzogiorno. I dati proposti in quell’occasione sono parziali, ma utili per tracciare un quadro complessivo della situazione.
Per funzionare bene, i Cpi dovrebbero avere un mandato chiaro, che li metta in grado di fornire servizi integrati capaci di rispondere alle molteplici sfaccettature della discontinuità lavorativa. Oggi invece svolgono spesso solo un ruolo di vigilanza.
L’Employment Outlook 2020 dell’Ocse esamina la riduzione degli occupati in professioni che richiedono competenze di medio livello negli ultimi 25 anni. Un fenomeno che si può combattere con la formazione professionale.
Il declino della partecipazione alla vita politica e civile rappresenta un problema comune alle democrazie contemporanee. Uno studio nelle città metropolitane italiane conferma che l’impegno civico si riduce di più nei contesti socio-economici disomogenei.