I rischi legati all’uso o all’abuso dell’intelligenza artificiale richiedono regole e meccanismi di controllo condivisi. In questo dibattito l’Italia deve ritagliarsi un ruolo da protagonista, se vuole governare un cambiamento dalle conseguenze radicali.
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In Italia chi copia articoli scientifici per ottenere titoli di studio o vincere concorsi non subisce grandi conseguenze. E infatti da noi il plagio è più diffuso che altrove. Potrebbero servire organismi indipendenti in grado di far rispettare le regole.
Una ricerca dedicata alle start up innovative nel territorio nazionale e lombardo ne fotografa le caratteristiche. Contiene anche suggerimenti utili su come aumentare la loro presenza in tutta Italia, a partire dal ruolo di università e incubatori.
Nel secondo trimestre 2018 è proseguita – per il ventunesimo trimestre consecutivo ma a ritmo più lento – la ripresa dell’economia europea e anche quella italiana. Per una crescita più robusta ci vorrebbe la locomotiva tedesca che però probabilmente non arriverà.
Rimessa in discussione dal M5s (in dissenso con la Lega), la Tav Torino-Lione ha in realtà già passato il vaglio della revisione del progetto, che promette di risparmiare 2,4 miliardi (il 56 per cento) rispetto al costo originario. Del resto tutti i piani sottoposti dal 2015 a “project review” consentono forti risparmi. Anche in Puglia si alza la parola d’ordine “Nimby” – non nel mio giardino! Il governatore Emiliano e la ministra Lezzi si oppongono al Tap– un pezzo del sistema di gasdotti più complesso mai realizzato, che attraversa sette paesi, chiama in causa investimenti per 50 miliardi di dollari. E ci dà la speranza di pagare meno per il gas.
C’erano una volta (tre anni fa) 45 milioni all’anno di finanziamento delle attività per la ricerca di base. Ora non ci sono più. Anche perché la maggioranza dei ricercatori – con varie motivazioni – non li ha richiesti. Meglio avrebbe fatto il Miur ad assegnare direttamente i fondi ai più meritevoli in base ai dati Anvur.
Nonostante la disoccupazione sia in forte calo in tutti i paesi Ocse, i salari non aumentano. La produttività non cresce come una volta e anche laddove aumenta a beneficiarne non sono i lavoratori. Per invertire la tendenza ci vuole una strategia complessiva che migliori le competenze e l’apprendimento durante tutta la vita lavorativa.
Sergio Marchionne è stato accusato di aver risollevato i bilanci Fiat spostando lavoro dall’Italia all’estero. Accusa ingenerosa e imprecisa. Il calo di occupati in Italia dipende soprattutto dallo spostamento di Fiat Industrial fuori dal perimetro aziendale. Se si sommano tutti i dipendenti della galassia Fca, il segno è positivo.
Al traffico aereo italiano manca il lungo raggio, più utile e profittevole. Da qui (più che altrove) si vola molto verso hub in altri paesi europei per prendere i voli transcontinentali. Perciò è bene che Alitalia trovi un partner non tra le grandi compagnie ma una low cost che voglia entrare nel lungo raggio con hub in Italia.
Convegno annuale de lavoce.info il 17 settembre a Milano. Save the date!
“I primi 100 giorni di populismo“ è il titolo del convegno annuale de lavoce.info. Si svolgerà la mattina di lunedì 17 settembre a Milano, presso l’Università Bocconi. È un’occasione per vederci di persona, dopo tante interazioni digitali! La prima parte dell’incontro è riservata ai nostri collaboratori e sostenitori più affezionati (quelli che ci hanno finanziato con almeno 100 euro nell’ultimo anno o cumulativamente negli ultimi tre anni. Chi vuole è ancora in tempo per fare la donazione.
Nel contratto-programma di governo ci sono diverse proposte condivisibili su università e ricerca, che però non definiscono un’idea organica dell’istruzione terziaria nel nostro paese. Bene partire da un aumento delle risorse, ma non basta.
La ricerca farmaceutica, ma non solo, si è spostata dal settore pubblico al privato. La conoscenza prodotta nei due ambiti risponde però a logiche diverse. Per progresso scientifico e benessere sociale la soluzione migliore è l’interazione tra le due.
Gli esercizi di valutazione della ricerca, e i ranking che ne derivano, possono influenzare le scelte di iscrizione degli studenti. E così determinare un aumento delle disuguaglianze. Specialmente se non si danno agli atenei gli strumenti per migliorare.
Dal 2007 al 2015 l’Europa ha finanziato progetti di ricerca nel settore della salute per circa 8,5 miliardi. L’Italia ne ha ottenuti solo l’8 per cento. Eppure, in alcune regioni si realizzano progetti di eccellenza, che andrebbero valorizzati meglio.
Esercizi di valutazione della ricerca sono sempre più diffusi in tutto il mondo. Richiedono però un notevole investimento di risorse. Si possono invece costruire semplici e trasparenti indici bibliometrici che riescono a dar conto della qualità dei lavori scientifici, riducendo nettamente i costi.
Nel Regno Unito, la facilità di movimento da un’istituzione all’altra e il nesso diretto tra finanziamento e qualità della ricerca hanno creato un mercato del lavoro in cui le università competono per assicurarsi i docenti più produttivi. Con quali effetti sulla struttura salariale dei professori?