Lavoce.info

Tag: rider

Il Punto

L’annuncio di voler superare il sistema di Dublino per ora s’è tradotto in generici richiami ai principi di solidarietà. Mentre sarebbe da rivedere l’intero sistema europeo d’asilo.
E se il taglio dei parlamentari fosse l’occasione per una riforma del bicameralismo? Con un Senato delle autonomie e una legge elettorale ispirata al Mattarellum.
Il nuovo contratto dei rider è un buon punto di partenza: per regolare il lavoro nelle piattaforme digitali l’unica via è quella sperimentale. Sempre in una logica negoziale pluralista. Anche quando la donna lavora a tempo pieno, il divario di genere nella suddivisione del lavoro domestico resta alto. E la pandemia potrebbe aver rallentato il cammino verso l’uguaglianza.
In Italia si evade circa un quarto dell’Iva dovuta: è quanto emerge da un rapporto della Commissione europea. Le cause sono note, i progressi ancora troppo pochi. A dimostrazione della dipendenza dell’industria italiana dalle importazioni dalla Cina, le conseguenze sulla nostra produzione del lockdown imposto da Pechino a inizio 2020 sono state immediate.

Sabato 26 settembre nell’ambito del Festival dell’Economia, in corso a Trento, sarà premiata la proposta vincitrice del concorso di idee “Un settore pubblico acceleratore di sviluppo”, rivolto a tutti gli studenti universitari e di dottorato. Sul nostro sito sarà possibile seguire in diretta alcuni degli eventi del Festival.

Spargete lavoce: 5 per mille a lavoce.info
Destinate e fate destinare il 5 per mille dell’Irpef a questo sito in quanto “associazione di promozione sociale”: Associazione La Voce, Via Bellezza 15 – 20136 Milano, codice fiscale 97320670157. Grazie!

Contratto dei rider, un primo passo

Il nuovo contratto dei rider non è certo un modello standard europeo. Però costituisce un punto di partenza, seppure da migliorare, in una logica negoziale pluralista. E nella regolamentazione del lavoro nelle piattaforme l’unica via è quella sperimentale.

Contratto per i rider: è davvero “pirata”?

L’accordo tra AssoDelivery e Ugl-Rider ha lacune e difetti. Ma è il primo Ccnl che regola il lavoro dei ciclofattorini garantendo loro alcuni diritti fondamentali. E ha il merito di salvare il settore dalla paralisi cui lo condanna la legge vigente.

Gli effetti della sentenza della Cassazione sul lavoro dei rider

La sentenza della Corte suprema attribuisce al Jobs act un effetto sul lavoro dei rider identico a quello del decreto del governo M5s-Lega, col rischio di conseguenze incompatibili con questa forma di organizzazione del lavoro. A meno che intervenga la contrattazione collettiva.

Il Punto

Raccontiamo in dettaglio l’idea di dotare di copertura assicurativa pagata da tutti i paesi Ue il debito pubblico dei paesi periferici dell’Eurozona (Italia inclusa, ovviamente) per spingere la crescita. E spieghiamo perché la proposta non sta in piedi. Un meccanismo con troppi costi a carico del contribuente tedesco a fronte di benefici molto incerti. Ingiusto e inutilmente complicato, quindi politicamente impraticabile.
Arrivano finalmente buone notizie dalla Grecia. Dopo tanti anni di austerità e riforme (tra cui quella del catasto e l’istituzione del reddito di solidarietà), l’Europa prende atto dei risultati ottenuti dal governo di Atene e concorda misure per accompagnare la ripresa. Ma la strada è ancora lunga. Intanto i conti di una cinquantina di gruppi bancari europei (quattro italiani) sono sottoposti a stress test per valutare la solidità dei loro bilanci di fronte a situazioni estreme sotto la guida dell’Eba (l’autorità di vigilanza europea) che ha fissato criteri rigidi ma anche suscettibili di interpretazioni fin troppo flessibili e discrezionali.
Oltre ad affondare le navi delle Ong e a schedare i rom, il vice-premier Matteo Salvini vorrebbe eliminare i limiti all’uso di contante. Già il governo Renzi aveva alzato il tetto da mille a 3 mila euro e molti italiani ne hanno approfittato. Di sicuro, più “cash”, più evasione e più riciclaggio. E addio modernizzazione dei sistemi di pagamento.
Complicato stabilire un salario minimo per i rider, i fattorini delle consegne in moto o in bici che si lamentano giustamente di guadagnare troppo poco. Serve che il governo coinvolga piattaforme e gruppi di lavoratori informati per spingerli a un accordo o, in assenza, disegnare un provvedimento legislativo.

Convegno annuale de lavoce.info il 17 settembre a Milano. Save the date!
“I primi 100 giorni di populismo“ è il titolo del convegno annuale de lavoce,info. Si svolgerà la mattina di lunedì 17 settembre a Milano. È un’occasione per vederci di persona, dopo tante interazioni digitali! Presto comunicheremo luogo e programma. La prima parte dell’incontro è riservata ai nostri collaboratori e sostenitori più affezionati (quelli che ci hanno finanziato con almeno 100 euro nell’ultimo anno o cumulativamente negli ultimi tre anni. Chi vuole è ancora in tempo per fare la donazione.

Salario minimo per i rider? Serve l’aiuto delle piattaforme*

Per tutelare di più i fattorini si discute di un salario minimo anche per questo mestiere. Che non rientra in una fattispecie ben definita. È quindi necessaria una buona dose di inventiva per stabilire la giusta cifra, oltre che la cooperazione delle piattaforme digitali.

Pagina 2 di 2

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén