La manovra 2022 prevede una revisione delle aliquote Irpef e una estensione del Superbonus per le ristrutturazioni. A conti fatti, entrambi gli interventi portano benefici maggiori alle fasce di reddito più abbienti.
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La Fed è più aggressiva e la Bce più prudente, ma lo schema per l’uscita dalle politiche ultra-espansive introdotte durante la pandemia è lo stesso. Per capire gli effetti distributivi della nuova Irpef vanno considerate anche le riforme all’imposta degli ultimi dieci anni e il varo dell’assegno unico per i figli: i nostri calcoli. Sui rider è in preparazione una direttiva europea: non dovrebbe sprecare l’occasione di introdurre una figura intermedia tra lavoro dipendente e autonomo. Continua l’impegno delle autorità antitrust per tutelare concorrenza e privacy dallo strapotere dei giganti del web. L’ultimo esempio in ordine di tempo è la multa da un miliardo ad Amazon decisa dall’Agcm. È difficile che il nuovo round di negoziati sul nucleare iraniano si concluda con un accordo: Teheran ha molte ambizioni nella regione e le sanzioni hanno dato impulso ad alcune industrie nazionali.
È online il quarto episodio de L’anno che verrà, il nuovo podcast de lavoce che racconta i temi più importanti tra quelli trattati dalla legge di bilancio in discussione. Questa settimana, abbiamo parlato di riforma fiscale con Silvia Giannini. Potete ascoltarlo sul nostro sito e sulle principali app di podcast.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.
Lavoce ringrazia tutti coloro che hanno partecipato al Convegno annuale del 16 dicembre.
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Il governo ha deciso di destinare 8 miliardi per anticipare un modulo della riforma fiscale. Le due proposte in campo si concentrano sull’Irpef. Entrambe razionalizzano almeno in parte il sistema. Sarebbe invece meglio posticipare l’intervento sull’Irap.
Nell’ambito della prossima riforma dell’Irpef, le detrazioni per reddito da lavoro e il bonus Irpef dovrebbero essere sostituite da una detrazione unica fissa fino a un dato livello di reddito, prevedendo anche un’imposta negativa. Ecco chi avvantaggerebbe.
Quando si parla di riforma dell’Irpef, si indica spesso come punto di partenza la revisione delle spese fiscali. Ma quali sono quelle da eliminare? Le detrazioni incentivanti, per esempio, avvantaggiano molto i redditi alti e ben poco quelli medio-bassi.
L’Irpef contribuisce in modo netto a ridurre la disuguaglianza dei redditi. Lo fa attraverso la struttura delle aliquote e, in parte, delle detrazioni. Ma la definizione della base imponibile ha un ruolo limitato: sotto accusa sono i regimi speciali.
Il governo si è impegnato a realizzare una riforma dell’Irpef, senza però indicarne per il momento i tratti salienti. Dall’analisi dei punti di forza e di debolezza dell’imposta emergono in modo chiaro quali dovrebbero essere le priorità da cui partire.