Il nuovo Patto europeo su immigrazione e asilo nasce dalla percezione errata che l’Europa sia assediata dai migranti. Così le sue soluzioni cedono molto alle richieste dei sovranisti. E mantengono la confusione tra immigrazione irregolare e rifugiati.
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Verso i rifugiati abbiamo sempre lo stesso atteggiamento o siamo più generosi nei confronti di quelli che appaiono più vicini a noi culturalmente ed etnicamente? I risultati di un’indagine fanno propendere per la seconda ipotesi. Il peso della politica.
Per superare l’approccio emergenziale all’accoglienza dei rifugiati e promuovere politiche di integrazione lungimiranti, vanno considerate anche le caratteristiche socio-culturali del contesto che li accoglie, coinvolgendo gli amministratori locali.
Il fact-checking de lavoce.info passa al setaccio le dichiarazioni di politici, imprenditori e sindacalisti per stabilire, con numeri e fatti, se hanno detto il vero o il falso. Questa volta tocca alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni: solo l’Italia concede una forma di protezione umanitaria ulteriore rispetto a quanto garantito dal diritto internazionale e dal diritto comunitario?
I rifugiati che non otterranno l’asilo rimarranno per lo più in Italia. Verranno però interrotti percorsi d’integrazione ben avviati, come quelli di chi aveva trovato un lavoro. La scelta del governo non migliorerà la coesione sociale, né la sicurezza.
La maggioranza sembra aver trovato un accordo sulle concessioni balneari, che darà il via libera alla legge delega sulla concorrenza. Dove non si parla solo di spiagge, ma si prevedono interventi specifici per il settore dei servizi, come discusso nell’articolo che riproponiamo. In Italia ogni tre giorni viene uccisa una donna in ambito familiare o affettivo. Uno studio analizza l’influenza dei pregiudizi di genere sui femminicidi, attraverso la geografia delle disuguaglianze nella rappresentanza politica locale. Secondo l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, gli sfollati nel mondo sono più di 100 milioni. Guerre e conflitti sono una causa importante, ma cresce il numero di chi è costretto a fuggire dopo disastri naturali prodotti dal cambiamento climatico. Anche per questo, la transizione ecologica non può più essere rimandata e deve essere guidata da politiche pubbliche coraggiose, che rendano sempre più costose le emissioni. È un percorso lungo e con molti ostacoli, da affrontare a livello globale. Il Pnrr prevede un netto aumento dei presidi e degli sportelli per il lavoro, avvicinandoli ai cittadini in cerca di occupazione. Per raggiungere l’obiettivo, si potrebbe ricorrere alla rete degli uffici postali, presenti anche nei luoghi più isolati del nostro paese.
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Lunedì 30 maggio alle ore 18 nuovo appuntamento con lavoce in 30 minuti. Tito Boeri illustra i temi del Festival internazionale dell’economia – merito, diversità, giustizia sociale – e il contributo de lavoce. Per partecipare compila questo modulo.
Il programma del Festival internazionale dell’economia, che si svolge a Torino dal 31 maggio al 4 giugno, è già online. All’interno del festival, il 1° giugno si terrà il Convegno per i venti anni de lavoce, nata nel 2002. Sarà un’occasione per ricordare Francesco Daveri.
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L’1 per cento della popolazione mondiale si trova in condizioni di sfollamento forzato, secondo i dati dell’Unhcr. Guerre, violenze e persecuzioni sono la prima causa, ma aumentano gli sfollati per disastri naturali dovuti ai cambiamenti climatici.
Milioni di ucraini, soprattutto donne e minori, hanno lasciato il paese per scappare dalla guerra in corso, ma in Italia e in Europa è già presente una forte comunità di cittadini di nazionalità ucraina. Qualche dato per capire chi sono.
Quanto accaduto a Voghera a luglio è emblematico di come si affronta la questione della marginalità, non solo fra gli immigrati. Le risposte a una domanda di sicurezza ingigantita portano a chiedersi quale sia la nostra concezione dei diritti umani.