Il 12 e 13 febbraio vanno al voto due grandi regioni italiane: Lombardia e Lazio. Un po’ a sorpresa sui giornali e in tv se ne è parlato poco. Eppure, di temi interessanti su cui discutere ce ne sarebbero stati parecchi, in entrambi i casi.
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L’aumento delle dimissioni dal lavoro in Italia nel 2021 e 2022 è stato un fenomeno importante, per rapidità e portata. Ma se si allarga l’orizzonte agli anni prima della grande recessione si scopre che le grandi dimissioni non sono un fatto nuovo.
In Ucraina la guerra ha sostanzialmente interrotto la normale raccolta dati da parte delle agenzie statistiche. Ma per stimare l’impatto economico del conflitto si possono utilizzare strumenti alternativi, come la luce notturna o le ricerche su Internet..
Deficit pubblico giù al 2,3 per cento nel 2016 e all’1,8 nel 2017, verso il pareggio del 2019. Con una politica fiscale moderatamente espansiva. Gli impegni del governo scritti nel Def (Documento di economia e finanza) sono però una scommessa rischiosa. Che Renzi vince solo se il Pil (inclusivo dell’inflazione) sale più del 2 per cento e se lo spread Btp-Bund rimane non lontano da quota 100 punti.
Gli 80 euro di bonus sulle pensioni minime che Renzi ha in mente costerebbero da 2 miliardi in su. Se servono contro la povertà, dovrebbero essere permanenti e non una tantum. Se invece sono un altro tentativo di far ripartire i consumi, sarebbe più efficace restringerli alle giovani coppie escluse dal credito.
I Panama papers ci mostrano che i paradisi fiscali, a dispetto delle liste nere e degli accordi internazionali, sono sempre in piena attività. Forzieri di ricchi evasori, usati da grandi imprese, primo anello di catene di hedge fund e fondi di private equity. Combattuti, ma solo a metà, dai paesi “normali”.
Torniamo sul referendum no-triv di domenica prossima. Ora vediamo, se vince il fronte referendario, i possibili effetti su industria, occupazione, gettito fiscale e tutela dell’ambiente. Anche su questi temi la campagna per il voto ha alimentato un gran polverone demagogico che non aiuta a capire.
Mentre l’unione bancaria dell’Eurozona continua fare passi avanti (e qualcuno indietro), sono tutte da creare le condizioni per un’unione dei mercati dei capitali che la completi. Arrivando a una più completa integrazione del settore finanziario privato, necessaria per la condivisione dei rischi.
“Maneggiare con cautela”: bisognerebbe scriverlo sulle statistiche mensili sull’occupazione. Perché la visione di cortissimo periodo può risultare fuorviante. Soprattutto se si parla di una variazione inferiore a 30 mila occupati in più o in meno.
Alberto Martini e Barbara Romano commentano l’articolo di Tiziano Vecchiato “Nella lotta alla povertà un ruolo per le fondazioni bancarie”
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Ci hanno provato in molti, non ultima Goldman Sachs. Ma davvero si può prevedere l’andamento dei Mondiali di calcio ormai alle porte? Un’analisi alternativa combina variabili calcistiche e quotazioni dei bookmakers. Comunque, non lascia speranze agli azzurri.
Come migliorare la qualità del processo legislativo e del sistema politico e informativo italiani? Si potrebbe partire dalla certificazione dei programmi elettorali dei partiti e dall’istituzione di un Consiglio di consiglieri economici del premier. Utile anche uno statistitco nelle redazioni.