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Torna di moda lo ius scholae

Durante l’estate si è tornati a parlare di un possibile cambiamento della legge sulla cittadinanza, per concederla a chi è nato in Italia da genitori stranieri o a chi vi ha frequentato un ciclo scolastico. Al centro del meccanismo sarebbe la scuola.

Pregiudizi e incogruenze del decreto Lavoro

Il principale difetto del decreto Lavoro è una definizione di “occupabili” e “non occupabili” che si riferisce solo alla condizione familiare e anagrafica, portando a situazioni paradossali. Mentre sugli stranieri continua a prevalere il pregiudizio.

Quando il datore di lavoro è una famiglia

Le persone che lavorano per le famiglie, per lo più stranieri, sono di gran lunga il gruppo più importante di occupati non regolari. Tra gli impegni del Pnrr c’è la riduzione del lavoro irregolare. Gli interventi per farlo vanno disegnati con attenzione.

Sulle scelte dei cittadini stranieri pesa l’effetto inospitalità

La propaganda dei partiti anti-immigrazione genera un clima di sfiducia generale nei confronti degli immigrati, che contribuisce allo sviluppo di un “effetto inospitalità”. Si è rafforzato dal 2014 e incide sulle scelte di residenza degli stranieri.

Benefici per tutti dallo ius scholae

In occasione del ritorno al centro del dibattito politico di una legge sulla cittadinanza legata al completamento di almeno un ciclo scolastico, riproponiamo questo contributo sui benefici per gli stranieri e per la collettività di una tale misura.

Stranieri e migranti in Italia in quattro grafici

Il Punto

Il Consiglio dei ministri ha approvato la prima legge di bilancio dell’era Draghi. Il testo, ancora suscettibile di miglioramenti, passa ora nelle mani del parlamento che dovrà dare il via libera entro la fine dell’anno. Dopo il sì del Senato, intanto, è finalmente legge il nuovo Codice delle pari opportunità. Ora la sfida è rendere effettive la parità salariale e l’uguaglianza di genere all’interno delle imprese.
Quale impatto hanno i cittadini stranieri residenti in Italia sui conti pubblici del paese? Il loro contributo è fondamentale anche per la tenuta del nostro sistema di protezione sociale, come dimostrano i dati. Nessun finanziamento Ue per la costruzione di barriere contro i migranti, ma la politica migratoria europea continua a non convincere. Servono canali di immigrazione legale per ragioni umanitarie ma anche economiche.
Sulle politiche attive l’Italia ha ancora molto da lavorare, in particolare per i casi di persone difficilmente ricollocabili. Una lezione preziosa in questo senso viene dalla Germania degli anni Settanta. È vero, come ha affermato Giorgio Parisi, che la crescita del Pil è in contrasto con la lotta al cambiamento climatico? La riduzione della vulnerabilità agli eventi meteorologici estremi dipende anche dal reddito dei paesi. Quando si parla di acqua si sente spesso dire che la volontà popolare, espressa al referendum del 2011, è stata “tradita”. In realtà, il sistema risponde ai principi dell’ordinamento europeo. Ma i problemi non mancano.
Abbondano ormai le rivelazioni sul ruolo degli algoritmi alla base delle piattaforme digitali. Ma per coglierne gli effetti sull’opinione pubblica vanno analizzate le loro interazioni con i bias comportamentali degli individui. Il Nobel per l’economia 2021 è anche un premio a un diverso approccio all’analisi empirica basato sul trattamento di dati osservazionali come sperimentali o quasi-sperimentali. Implicazioni e limiti.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.

Save the date! Convegno annuale de lavoce.info
Giovedì 16 dicembre dalle 17 alle 19.30 si svolgerà, in presenza e in diretta Zoom, il convegno annuale de lavoce.info: si parlerà di vaccini e delle sfide del Pnrr. A breve tutti i dettagli.

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Il contributo degli immigrati al bilancio pubblico

I milioni di cittadini stranieri residenti in Italia contribuiscono sostanzialmente alla tenuta non solo del tessuto produttivo del paese, ma anche del suo sistema di protezione sociale. Lo dimostrano i dati su imposte pagate e prestazioni ricevute.

Come cambia la popolazione straniera in Italia

Da tre anni il numero degli stranieri in Italia si è attestato a quota 5 milioni e il lieve calo del 2020 nasconde molte sfaccettature. Innanzitutto, sono cambiate composizione e struttura di questa popolazione. E poi ci sono i ragazzi nati nel nostro paese.

Torna a crescere la povertà assoluta nell’anno della pandemia

Nonostante le misure emergenziali messe in campo dal governo, nel 2020 la povertà è tornata a crescere, facendo registrare il valore più alto da quando il dato viene calcolato. I più colpiti sono i giovani, gli stranieri e le famiglie numerose.

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