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Decollo di Ita, la doppia finzione

La scelta di dar vita a una nuova compagnia aerea di stato è condizionata dalla Ue a una rigorosa discontinuità aziendale rispetto ad Alitalia che sembra però in contrasto con il diritto del lavoro europeo e con la collocazione dei dipendenti in Cassa integrazione.

Il Punto

La strategia della Cina in Afghanistan è chiara: Pechino cerca di mantenere buoni rapporti con tutte le forze in campo nel paese per salvaguardare i propri interessi legati alla Nuova via della seta.
Un anno e mezzo di pandemia ha sollevato tra le altre anche questioni di natura costituzionale. Con i tre poteri dello stato costretti a mediare tra tenuta del sistema e diritti fondamentali degli individui. Tra i settori che si stanno riprendendo dalla crisi c’è quello del trasporto aereo che dal prossimo anno potrebbe tornare alle dimensioni pre-Covid. Se ne gioverà anche Ita, la compagnia erede di Alitalia?
Se gli obiettivi di efficientamento energetico e antisismico da una parte e di spinta all’edilizia dall’altra sono condivisibili, del superbonus al 110% continuano a lasciare perplessi costi e modalità.
Ogni Pnrr è diverso: mentre la Germania ha optato per il consolidamento della finanza pubblica, l’Italia ha puntato tutto sulla speranza che investimenti e riforme abbiano un effetto positivo duraturo sulla crescita. Tra le riforme più attese c’è quella della giustizia. Perché, oltre che su lavoro, imprese e appalti, l’inefficienza giudiziaria ha pesanti ricadute sulla capacità di attrarre gli investimenti esteri.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.

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Un magro futuro per la nuova Ita

Il trasporto aereo vive un periodo di discreta ripresa e nell’estate del prossimo anno potrebbe tornare alle dimensioni pre-Covid. Ma non sarà così per la compagnia erede di Alitalia, destinata a svolgere un ruolo marginale in ogni segmento di mercato.

Alitalia, cinque anni di perdite inutili

Il bilancio dei cinque anni di amministrazione controllata di Alitalia è desolante. Scomparso l’unico acquirente possibile, con un prestito ponte arrivato a 1.400 milioni ci ritroviamo a un crocevia che non lascia presagire nessun futuro luminoso.

Il Punto

Per limitare il numero di incidenti sul lavoro non si può che partire dalla prevenzione e dal rafforzamento dell’attività ispettiva. A cinque anni dalla sua istituzione, occorre ripensare al ruolo dell’Ispettorato nazionale del lavoro. La crisi sanitaria ed economica ha aggravato la situazione dell’occupazione femminile. Più del tasso di disoccupazione, preoccupa il dato sull’inattività. Dove intervenire per invertire la tendenza. La liberalizzazione del mercato europeo del trasporto aereo ha favorito la crescita delle compagnie low cost ma anche alcuni operatori come Lufthansa si sono rafforzati. Al contrario di Alitalia, i cui costi sono fuori mercato.
Il trattamento fiscale riservato ad Amazon dal Lussemburgo non è considerabile aiuto di stato. È quanto ha stabilito il tribunale dell’Ue, in contrasto con la Commissione. Una sentenza non del tutto infondata. Intanto, la società di Jeff Bezos ha emesso bond per oltre 18 miliardi di dollari. E il differenziale con i titoli di stato americani è praticamente nullo. I bond aziendali saranno i nuovi beni rifugio?
Il progetto di una Superlega europea di calcio avrebbe violato il diritto della concorrenza dell’Ue. Ma rischia di farlo anche il nuovo formato della Champions League. Scenderà in campo la Commissione?

Prosegue la terza stagione de lavoce in capitolo, il podcast de lavoce.info. Ci potete ascoltare sul nostro sito o su tutte le app di podcast. Ogni venerdì un nuovo episodio. Nell’undicesimo, “La politica monetaria che verrà”, sono ospiti Angelo Baglioni e Tommaso Monacelli.

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“Il ritorno dello stato: imprese, comunità, istituzioni”. Sarà questo il tema del Festival dell’Economia 2021, in programma a Trento dal 3 al 6 giugno. Qui il programma. Cinque i Forum organizzati da lavoce.info: salute, welfare, stato imprenditore, mobilità sostenibile e infrastrutture digitali. E i nostri redattori dialogheranno con alcuni dei Ministri invitati.

Chi ha vinto e chi ha perso nel trasporto aereo liberalizzato

La liberalizzazione del trasporto aereo ha aperto spazi per i vettori low cost, con benefici per i consumatori. Ma non ha cancellato i vantaggi degli operatori storici più forti, che anzi si sono rafforzati. Situazione opposta nel mercato italiano.

La strategicità perduta di Alitalia

Alitalia non può competere sul mercato europeo con le low cost perché non ne ha i costi. Né può competere con le grandi compagnie sul lungo raggio perché non ha i mezzi. Nelle incertezze post-Covid conviene procedere sulla via della liberalizzazione.

Il trasporto aereo non finisce con Alitalia

Il ridimensionamento di Alitalia può garantire non tanto il rilancio, ma la semplice sopravvivenza al vettore solo se ci sarà una profonda discontinuità rispetto al passato. Ma è per tutto il settore del trasporto aereo che vanno ridefinite le politiche.

La crisi delle compagnie aeree in cinque grafici

Il Punto

A Firenze Theresa May ha proposto un rinvio di due anni della Brexit a un’Europa che le ha chiuso in faccia le porte del compromesso. Così a Manchester al congresso dei Tory si è messa a scimmiottare le proposte anti-mercato dei laburisti di Corbyn. Ma per ora la sua debolezza la tiene in piedi, almeno nel suo partito.
Protestano banche e governo italiano contro la Bce che vuole inasprire le regole sugli accantonamenti a fronte dei (nuovi) crediti deteriorati. Il rischio che si riduca il credito verso le Pmi prive di garanzie c’è. Ma c’è anche una sfida ineludibile ad aggiornare i modelli di business del settore bancario.
Dopo un decennio di crisi, la cantieristica navale europea cerca di tornare a galla con l’accordo tra la nostra Fincantieri e la francese Stx. In ballo il necessario consolidamento di un’industria da 10 miliardi di fatturato all’anno e 35 mila dipendenti. Tutto dipende dal peculiare compromesso sulla la governance del colosso.
Turbolenze delle compagnie aeree: Alitalia, Air Berlin, Ryanair e infine Monarch. Quattro crisi che hanno in comune ben poco se non di esplodere nell’anno migliore per il settore dall’11 Settembre. Qui sta l’analogia: sono rimaste indietro, in forme diverse tra loro, rispetto al nuovo, travolgente, passo del mercato.
Un approccio comportamentale in grado di miscelare psicologia ed economia aiuta a comprendere meglio il misto di razionalità ed emozioni che sta dietro le decisioni economiche. Per questo il Nobel per l’economia è stato assegnato a Richard Thaler, uno dei pionieri di questa disciplina. Dalle intuizioni del professore di Chicago sono arrivati importanti suggerimenti sul disegno delle politiche pubbliche. Ad esempio, sulla maggiore efficacia del nudge (la spinta gentile) in alternativa alle prescrizioni imperative di governi e legislatori.
Giro di vite della Ue sulle pratiche di concorrenza sleale. Coinvolti soprattutto i cinesi a cui vengono addebitati dumping, contraffazione e imitazione dei nostri prodotti, con il forte supporto del governo. Per questo, si dice a Bruxelles, la Cina deve fare di più per conquistarsi lo status di economia di mercato in ambito Wto.

Nel momento della scomparsa di Luigi Bobbio, collaboratore di questo sito, la redazione de lavoce.info ne ricorda l’impegno didattico e civile. Riproponiamo un suo articolo pubblicato pochi giorni fa.

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