Adottata nel lockdown come soluzione di emergenza, la didattica a distanza potrebbe rappresentare una chance di rinnovamento dell’insegnamento universitario. Per estendere l’offerta formativa, senza smaterializzare il rapporto docenti-studenti.
Tag: università Pagina 7 di 16
Tenere chiuse scuole e università comporta enormi costi, sia individuali che sociali. Ma bisogna anche evitare la diffusione del coronavirus. Un modello di didattica misto, dove si alternano lezioni in presenza e da remoto, può essere la soluzione.
Segnali inequivocabili di ripresa per l’economia mondiale nel terzo trimestre dell’anno. Con Usa e Cina che accelerano e l’Europa – Germania a parte – che continua a faticare. Una boccata d’ossigeno potrebbe arrivare dal Recovery Fund, le cui risorse però vanno spese bene. In questo senso l’esperienza maturata con la gestione dei fondi strutturali può aiutare.
Tra gli argomenti a favore del “sì” al referendum c’è anche quello economico. Ma gli stessi risparmi si possono ottenere intervenendo direttamente sui bilanci delle camere, senza che la rappresentatività ne risenta. Intanto, anche se il numero degli sbarchi resta contenuto, l’immigrazione torna al centro del dibattito politico. Difficile gestire il fenomeno in maniera ordinata senza una revisione del sistema di accoglienza. C’è un legame tra retorica “anti-immigrati” e comportamenti dei bambini? Uno studio mostra come in prossimità delle elezioni aumentino i casi di bullismo nei comuni in cui la Lega è più forte.
Curiosità e preoccupazione per la riapertura delle scuole, con un’attenzione particolare alle infrastrutture. Un’analisi condotta sugli edifici scolastici offre alcuni spunti utili. E l’università? Il numero di immatricolazioni ha risentito dell’effetto-Covid? Una ricerca sugli atenei piemontesi sembra escluderlo. Ma sul diritto allo studio bisogna impegnarsi di più.
Tornano le puntate de “Le parole chiave dell’economia”, il podcast de lavoce.info in collaborazione con il Festival di Trento. Da lunedì: Nudging, con Luigi Mittone.
Ultimi giorni per presentare la propria proposta nell’ambito del concorso di idee “Un settore pubblico acceleratore di sviluppo”, aperto a tutti gli studenti universitari e di dottorato. C’è tempo fino al 6 settembre e l’idea vincitrice sarà premiata nel corso del Festival dell’Economia di Trento. Tutte le info sul sito.
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Il Covid-19 farà calare le iscrizioni all’università? E diminuirà la mobilità per motivi di studio? Una ricerca sugli atenei piemontesi sembra smentire le preoccupazioni, almeno nel medio periodo. Ma serve più impegno per garantire il diritto allo studio.
La sanatoria per gli irregolari avrebbe dovuto colpire soprattutto il caporalato ma ne hanno usufruito principalmente colf e badanti. Il problema è che si continua a gestire il fenomeno con misure emergenziali. Anche per la digitalizzazione serve un piano organico: le infrastrutture ad altissima velocità di connessione non bastano. In Italia urge un’accelerazione per non perdere il treno dell’innovazione.
Dove si è registrato il maggior aumento della mortalità dall’inizio della pandemia? Nelle zone periferiche e nei contesti socio-economici più svantaggiati. Uno studio può aiutare a individuare le aree a rischio.
Nelle scorse settimane, come di consueto ad agosto, lavoce.info ha sospeso l’invio della newsletter ma abbiamo continuato ad aggiornare il sito con nuovi articoli. Parlando di: riforma dell’Irpef, tra esigenza di garantire l’equità e rischi legati a bonus e regimi speciali; di come il lockdown abbia sortito gli effetti sperati in termini di calo della mortalità e dei ricoveri in terapia intensiva; di scuola e università, con la doppia necessità di comprendere come la pandemia abbia cambiato l’esperienza degli studenti e di far sì che i corsi di formazione degli insegnanti continuino anche online; del ruolo delle fondazioni bancarie nella crescita del territorio; e di come si stanno comportando a livello di voti e presenze i parlamentari della legislatura in corso, a poche settimane dal referendum costituzionale.
“Un settore pubblico acceleratore di sviluppo”: lavoce.info ha lanciato un concorso di idee, aperto a tutti gli studenti universitari e di dottorato. Per presentare la propria proposta c’è tempo fino al 6 settembre e l’idea vincitrice sarà premiata nell’ambito del Festival dell’Economia di Trento. Tutte le info sul sito.
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L’università di Modena e Reggio Emilia ha condotto un’indagine tra i suoi studenti per comprendere come il lockdown abbia cambiato lo studio e l’esperienza universitaria. I risultati offrono interessanti spunti di riflessione sul ruolo degli atenei.
Un piano da 750 miliardi finanziati con Eurobond: al di là di tutte le criticità, l’accordo siglato a Bruxelles dà nuovo slancio al progetto europeo e prova a mettere nell’angolo i sovranisti. E nell’angolo l’Europa vorrebbe mettere una volta per tutte anche il carbone: in questo senso l’idrogeno potrebbe tornare protagonista. A patto di spendere bene i fondi Ue.
La denatalità, che nel 2019 ha fatto registrare l’ennesimo record, contribuisce ad alterare il rapporto tra popolazione attiva e non. Serve un cambio di rotta politico.
Il ritardo italiano nell’adozione delle reti a banda larga è stato sotto gli occhi di tutti durante i mesi di lockdown. Un problema di offerta, certo, ma anche di domanda. Dove le infrastrutture digitali non si sono dimostrate all’altezza è nella didattica a distanza. Che ha inciso molto sulle dinamiche di apprendimento dei bambini, a partire dai più vulnerabili. Le università italiane, intanto, continuano a scalare posizioni nei ranking mondiali. Ma, al di là di qualche eccellenza, il lavoro da fare per rendere i nostri atenei attrattivi è ancora molto.
È online anche la sesta puntata del podcast del Festivaleconomia, realizzato da lavoce.info in collaborazione con l’Università di Trento. Parola chiave della settimana: Paradisi fiscali, con Alessandro Santoro.
“Un settore pubblico acceleratore di sviluppo”: lavoce.info ha lanciato un concorso di idee, aperto a tutti gli studenti universitari e di dottorato. Per presentare la propria proposta c’è tempo fino al 6 settembre e l’idea vincitrice sarà premiata nell’ambito del Festival dell’Economia di Trento. Tutte le info sul sito.
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Qualunque criterio si prenda in considerazione, migliorano le posizioni delle nostre università nelle classifiche internazionali. Con alcune eccellenze e ancora molto lavoro da fare. A partire da investimenti e internazionalizzazione.
Come si spiega lo scambio proposto da Intesa Sanpaolo agli azionisti di Ubi? Una possibile chiave di lettura sta nel potere di mercato acquisito nei confronti di famiglie e imprese.
Per numero di articoli e impatto delle pubblicazioni, la ricerca italiana è cresciuta più di ogni altra negli ultimi vent’anni. Non basta però a spingere in alto le nostre università nei ranking. Atenei che continueranno nel prossimo anno accademico a far ricorso alla didattica online. Un’opportunità da non sottovalutare anche a emergenza terminata.
L’impulso alla transizione tecnologica dato dall’emergenza sanitaria è sotto gli occhi di tutti, soprattutto in fatto di lavoro. Ora però servono investimenti e una regolamentazione chiara. Emergenza sanitaria che ha messo a nudo anche il diverso impatto delle misure di distanziamento sociale. Una questione culturale, come dimostrano i dati svizzeri sulla mobilità.
È online anche la sesta puntata del podcast del Festivaleconomia, realizzato da lavoce.info in collaborazione con l’Università di Trento. Parola chiave della settimana: Smart working, con Andrea Garnero.
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Anche nel prossimo anno accademico si farà spesso ricorso alla didattica a distanza. Offre opportunità che possono facilitare la preparazione per un mondo che richiede creatività e non enciclopedismo. E aumentare la qualità della pedagogia in aula.