Le famiglie americane hanno risparmiato molto più del normale con la pandemia. C’è chi teme che tanto risparmio possa alimentare un’impennata della spesa quando la crisi sarà finita. Ecco perché probabilmente è una preoccupazione eccessiva.
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Il piano firmato da Biden non guarda solo all’emergenza, ma contiene elementi per una riforma del sistema di welfare statunitense, per ridurre povertà e diseguaglianze. Certo con alcuni rischi. Ma dopo quattro anni l’America torna a essere un esempio.
Nel nuovo decreto “sostegni” da 32 miliardi spunta l’ennesimo condono fiscale. Al di là delle spiegazioni fornite da Draghi, il messaggio che rischia di passare è che conviene sempre non pagare. Finora le ricadute economico-finanziarie della pandemia sono state attenuate con misure straordinarie, dal mercato dei cambi a quello del credito bancario. Misure che andranno eliminate con gradualità per evitare contraccolpi.
La Fed ha avviato la sperimentazione del dollaro digitale: potrebbe essere proprio la moneta virtuale il prossimo terreno di scontro fra superpotenze. E gli Usa temono la concorrenza cinese. Cina che intanto sta mettendo a punto un’alleanza finanziaria con la Russia, con l’obiettivo dichiarato di svincolarsi gradualmente dal dollaro. Un ulteriore fattore di tensione dopo il summit in Alaska.
La crisi pandemica sta portando a una ricomposizione nella domanda di lavoro da parte delle imprese italiane. Sulla base dei dati Anpal e Unioncamere si può provare ad analizzarne le conseguenze. La spesa sostenuta dall’Italia per il contrasto all’immigrazione irregolare ammonta a un miliardo di euro dal 2015 a oggi. Una spesa tutt’altro che efficiente: va cambiato approccio, anche a livello europeo.
A sette anni dalla legge regionale che ne ha abolito le province, la Sicilia si ritrova con enti locali privi delle risorse necessarie per far fronte alle nuove funzioni. E le soluzioni tardano ad arrivare.
È online la terza puntata della nuova stagione de lavoce in capitolo, il podcast de lavoce.info: “Abbiamo bisogno del blocco dei licenziamenti?”, ospiti Andrea Garnero, Pietro Ichino e Lucia Valente. Venerdì parleremo di scuola, didattica a distanza e riaperture.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”. Quali gli effetti della pandemia sul commercio internazionale? Uno slideshow.
La Fed ha avviato la sperimentazione di un dollaro digitale. Perché proprio ora? Per contrastare l’attivismo della Cina. La moneta digitale potrebbe essere infatti il prossimo terreno di scontro fra superpotenze. E gli Stati Uniti vogliono essere pronti.
Il sistema tributario francese e quello italiano possono sembrare molto diversi, ma in realtà condividono molti difetti: entrambi tassano troppo le attività produttive. Ed entrambi necessitano di riforme strutturali. Gli Stati Uniti, intanto, con un mix di politica fiscale e monetaria mirano a favorire la ripresa dell’inflazione, che a lungo termine si tradurrà in tassi di interesse più alti in tutto il mondo. Come reagirà la Bce?
Garantire la sopravvivenza di Alitalia si può ma servono un pesante ridimensionamento e una netta discontinuità rispetto al passato. Ridefinendo le politiche da mettere in campo per tutto il trasporto aereo. Continua a slittare la decisione della Lega calcio sui diritti tv per il prossimo triennio. Al di là del duello tra Sky e Dazn, la scelta finale avrà ripercussioni sull’intero settore dei media e delle comunicazioni.
La moratoria su prestiti bancari ha finora contribuito ad attenuare gli effetti della crisi ma prolungarla troppo esporrebbe il sistema bancario a molti rischi. Servono un’analisi attenta e molta prudenza. Prudenza che suggerirebbe anche di rinviare l’entrata in vigore del nuovo Codice della crisi di impresa: con la crisi da Covid, le procedure di allerta rischierebbero di sacrificare molte aziende ancora vitali. Come si scelgono i membri di un Cda? Uno studio mostra come l’alta velocità ferroviaria consenta alle imprese di rivolgersi anche ad amministratori “non locali”, migliorando la qualità complessiva del consiglio.
Prosegue la terza stagione de lavoce in capitolo, il podcast de lavoce.info. Ci potete ascoltare ogni venerdì sul sito e su tutte le app di podcast. Nella seconda puntata “Vaccini, una sfida per l’Europa”, ospiti Michele Cozzio, Alessia Lo Turco e Gilberto Turati.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.
Nel momento della scomparsa della madre di Francesco Daveri, Claudia Armani, la redazione si stringe attorno all’amico e collega.
Joe Biden ha iniziato la sua presidenza con un pacchetto di ordini esecutivi che riguardano anche le politiche migratorie. Non si limitano a cancellare le misure più odiose dell’amministrazione Trump, ma prefigurano un ambizioso disegno riformatore.
Pechino è ormai una potenza economica globale non solo commerciale, ma anche finanziaria. Ha costruito una rete molto sofisticata di accordi, istituzioni e transazioni finanziarie che hanno l’obiettivo di creare un’area parallela a quella del dollaro.
Gli Stati Uniti sono ancora il faro di libertà e democrazia per il mondo occidentale? O la presidenza Trump e i fatti del 6 gennaio dimostrano che il modello statunitense non ispira più le nuove generazioni? Lettera di un millennial tra Europa e Usa.
I fatti del 6 gennaio a Washington sono destinati a passare alla storia e a lasciare una ferita profonda nella democrazia Usa. E, mentre ci si chiede cosa farà ora Trump, l’unica certezza è che quello ereditato da Biden è un paese orribilmente diviso.
Calate per effetto dei lockdown, nel 2021 le emissioni torneranno a crescere. C’è però una buona notizia: gli Usa di Biden rientreranno nell’accordo di Parigi. Mentre aumenta il numero di paesi che sottoscrivono l’impegno per la neutralità carbonica.