Visto da vicino, il lavoro su piattaforma si discosta dalla narrazione di un processo produttivo capace di creare una libera economia della condivisione. Semmai si caratterizza come un modello di produzione controllato e che genera precarietà.
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Concentrare il dibattito sulla velocità di connessione non tiene conto degli effetti che il passaggio al 5G comporta sulla struttura stessa delle reti e del mercato. All’ipotesi di sviluppo dall’alto se ne affianca una dal basso, che dà più garanzie.
Ci sono segnali di miglioramento, ma il commercio online è ancora poco sviluppato in Italia rispetto ad altri paesi europei. A subirne le conseguenze sono in primo luogo le imprese italiane. Per loro la sfida è puntare alla riconoscibilità del marchio.
I due aspiranti premier Salvini e Di Maio sono ambigui sull’euro. “Valuta cattiva” per il primo, che vuole rivedere i trattati Ue, mentre il secondo dice che non è il momento di uscirne ma lascia intendere che bisogna cambiarne le regole. E se le regole rimangono come sono o cambiano in modo sfavorevole all’Italia? Sì o no alla moneta unica? Chi andrà al governo troverà, secondo i dati di Silvio Berlusconi, una situazione molto peggiore del 2011, quando lui lasciò Palazzo Chigi. Non è così. Come risulta dal fact-checking de lavoce.info.
C’è poco rosa nel Rosatellum. Questo sistema, che ha introdotto nella composizione delle liste per le elezioni politiche la quasi parità di genere, ha poi consentito solo piccoli progressi nella rappresentanza femminile sia alla Camera che al Senato. Lo abbiamo saputo proprio l’8 marzo. Un altro effetto – scontato – del sistema elettorale è che permette di formare solo maggioranze “contronatura”, tra forze politiche con programmi incompatibili, cioè l’ingovernabilità. Potrebbe invece dare esiti certi l’introduzione di un secondo turno. Non alla francese, ma quasi.
Grandi manovre sulla rete: Disney, Comcast e Fox si contendono Sky, fresca di alleanza con Netflix per il mercato europeo. Siamo all’inizio di una ridefinizione complessiva e radicale del campo da gioco su scala globale – con gli altri player globali Amazon, Facebook, Apple – che si concluderà solo nei prossimi anni.
Il governo di Pechino prevede per la Cina nel 2018 una crescita del 6,5 per cento, in frenata rispetto al 6,9 dell’anno scorso. All’obiettivo contribuiranno consumi e investimenti ma non sappiamo quanto. Per ora ci indicano solo i settori in cui programmano di diventare leader mondiali entro sette anni.
La nuova frontiera del diritto del lavoro non è in un radicale ridisegno della disciplina inderogabile del rapporto di lavoro tradizionale. Ma è nella costruzione di un diritto soggettivo al sostegno efficace nella transizione da vecchio a nuovo lavoro.
Il governatore della Puglia, Michele Emiliano, se ne è vantato: la sua regione è una delle più virtuose nelle vaccinazioni dei bimbi. Non è così. La regione non raggiunge i minimi ed è nella parte bassa della classifica per copertura vaccinale. Come risulta dal fact-checking de lavoce.info.
Il governo ha rinviato un possibile intervento a dopo le elezioni. Eppure urge riformare l’Irpef: alcuni vogliono addirittura un’aliquota unica, molti preferiscono soluzioni alternative. Ecco raccolti in un Dossier gli articoli che abbiamo pubblicato sul tema.
Grandi manovre tra le Big five del web – Amazon, Apple, Facebook, Google, Microsoft – più Netflix. Per anni ogni azienda è cresciuta a tassi stellari con internet senza pestare i piedi alle altre. Ora tutto è cambiato.
Cosa mostrano i dati estivi sul mercato del lavoro? Un quadro contrastante. Più occupati. Non cala il numero dei disoccupati perché alcuni degli inattivi si sono rimessi a cercare lavoro per ora senza successo. Preoccupa la qualità dei nuovi contratti: ancora in maggioranza a tempo determinato. Intanto si fa poco (e con spreco di risorse) per i disoccupati: i Centri per l’impiego in Italia sono tra i peggiori d’Europa: 8 mila dipendenti mal preparati e male organizzati. Con quattro mosse si può migliorare l’efficienza di queste politiche del lavoro.
E se, per proteggere i risparmiatori, facessimo come in Cina? Dove ora si impone agli intermediari finanziari di registrare in video e audio le vendite di prodotti d’investimento. Sembra una cosa poliziesca. In realtà anche la Mifid 2 – in vigore dal prossimo gennaio in Europa – introduce già obblighi piuttosto invasivi.
Il 20 per cento delle auto assicurate monta la “scatola nera” che registra gli eventi impedendo truffe contro le compagnie in cambio di tariffe ribassate per i clienti. Con il Decreto “concorrenza” (tra virgolette) scatole nere e sconti diventano obbligatori su tutte le auto. Del resto il Decreto è zeppo di misure che con la competizione c’entrano poco, come mostra la tabella elaborata da lavoce.info.
Convegno de lavoce.info
Il convegno annuale, con una parte riservata agli affezionati amici/donatori de lavoce, si terrà la mattina di lunedì 18 settembre a Milano presso l’Università Cattolica. Parleremo di banche italiane, populismo e Brexit. E anche di una ricerca sull’identikit dei nostri finanziatori. Ecco il programma. Vi aspettiamo!
Dopo che nei suoi primi due anni di vita il governo Renzi ha frammentato l’assistenza fra troppe categorie di bisognosi, è ora di definire un Piano nazionale contro la povertà. Prima della legge di bilancio e sapendo che la scarsità di risorse obbligherà a fare scelte graduali.
Violenza sessuale, fisica o psicologica: a subirla quasi 10 milioni di donne in Italia. Spesso a opera dei partner o degli ex. Dalla seconda indagine Istat sul tema emergono le altre vittime dei femminicidi: i bambini, tra i quali si contano 1.600 orfani dal 2000 a oggi. Le istituzioni non possono dimenticarli.
In seconda elementare le conoscenze di matematica e italiano, misurate con i test Invalsi, sono suppergiù le stesse tra gli alunni delle varie regioni. Poi, nel corso degli studi, il Nord sale sopra la media nazionale e il Sud perde terreno. E già in seconda superiore il divario è drammatico.
Dopo il referendum di giugno per ora – a parte il calo della sterlina – non si osserva il chiaro peggioramento dell’economia che molti si attendevano dalla Brexit. A incidere in negativo saranno i proclami autarchici di chi vuole censire i lavoratori stranieri e privilegiare le assunzioni dei britannici doc. Sull’altra sponda dell’Atlantico, al momento i sondaggi assegnano a Hillary Clinton un chiaro vantaggio rispetto a Donald Trump. Ma la distanza tra i due potrebbe assottigliarsi. Li seguiremo – aggiornando la nostra infografica – durante il mese che ci separa dal voto.
I siriani di Assad e le milizie ribelli, i russi e gli americani, i curdi, i turchi: sono tanti, troppi, ma non le uniche truppe che si affrontano dentro e intorno ad Aleppo, l’antica città che sta diventando un cumulo di macerie. Vediamo i mutevoli schieramenti delle forze in campo di questa guerra senza fine.
Per le piattaforme web come Facebook e Blablacar ci vuole qualche regola. Per ridurre il loro strapotere, difendere la privacy degli utenti e tassarle come le altre attività economiche. Parlamento italiano e Ue stanno preparando misure che – già si sa – saranno difficili da applicare.
Più della metà degli italiani sono convinti che la rete sia una fonte di informazione credibile. E non sono pochi quelli che la ritengono molto più attendibile dei giornali. Eppure, nei momenti di crisi sono i media tradizionali a generare un circolo virtuoso della fiducia verso le istituzioni.
Come per le fanciulle vittoriane, anche per i marchi la reputazione è fondamentale. Soprattutto quella sul web, che ha memoria lunga. Uno scandalo può distruggere in poco tempo credibilità e quotazioni di borsa. Volkswagen già se ne accorge. La comunicazione necessaria per risalire la china.
I Bitcoin sono una moneta virtuale. Sono assurti agli onori della cronaca per il rischio di fallimento di uno dei principali gestori. Come funziona la domanda, l’offerta e la vigilanza. E una bolla che deve scoppiare perché altre valute virtuali possano nascere e prosperare.