Per dare sollievo ai consumatori gravati dal caro bollette si potrebbe applicare un tetto personalizzato per le diverse fonti energetiche nel mercato elettrico. Andrebbe prevista anche una modifica della regola che fissa il prezzo dell’energia.
Per l’assegnazione delle risorse destinate dal Pnrr alla costruzione di asili nido, il Ministero ha scelto una procedura “dal basso”. Ma così si indebolisce l’obiettivo di offrire il servizio a tutti i bambini, indipendentemente da dove risiedano.
Durante la prima fase della pandemia, il piano di aiuti alimentari a chi era stato particolarmente colpito dalla chiusura delle attività ha migliorato anche il rispetto del lockdown. Per far rispettare le regole non sempre serve l’uso di misure repressive
La destinazione dei beni immobiliari confiscati coniuga obiettivi di deterrenza, riparazione del danno e rigenerazione urbana. La sua efficacia è però frenata da lentezze procedurali e dall’assenza di valutazioni sul loro utilizzo in diversi contesti socioeconomici.
Si apre una legislatura caratterizzata da una serie di “prime volte”: per la prima volta l’elettorato attivo di Camera e Senato è stato lo stesso, per la prima volta è stato eletto un numero ridotto di parlamentari e per la prima volta, quasi certamente, una donna sarà presidente del Consiglio. Ma quanto tempo occorrerà per avere un nuovo governo nel pieno delle sue funzioni? Aiuta a capirlo un confronto con le legislature del passato e con quanto avviene in altri paesi. Uno degli obiettivi più significativi del Pnrr è il potenziamento dei servizi per la prima infanzia con la costruzione di nuovi asili nido. Ma la scelta di assegnare le risorse con procedure dal basso, pur comprensibile, finisce per indebolirlo. I beni confiscati alle mafie e riassegnati alle comunità consentono al tempo stesso riparazione del danno e rigenerazione urbana. A ostacolare le procedure sono sì le lentezze burocratiche, ma anche la mancanza di valutazione degli effetti che si producono. Una ricerca chiarisce che gli aiuti alimentari distribuiti nei comuni durante il lockdown hanno migliorato sensibilmente il rispetto delle misure di emergenza: una “spinta gentile” può essere più efficace delle misure repressive.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.
Nell’ultima campagna elettorale lavoce è stata impegnata in un lavoro straordinario di analisi e fact-checking delle proposte elettorali. Lavoce non ospita pubblicità e i nostri contenuti aperti a tutti. Per svolgere il nostro lavoro nel modo migliore possibile, abbiamo quindi bisogno del supporto dei lettori: sostienici con una donazione, anche piccola!
Si sono tenute le elezioni che hanno dato vita alla XIX legislatura, dopo un’atipica campagna elettorale estiva e la chiusura anzitempo della legislatura precedente. Per la prima volta, l’elettorato attivo di Camera e Senato coincideva. E, sempre per la prima volta, la Camera sarà composta da 400 deputati e il Senato da 200 senatori eletti. A urne chiuse ma ancora calde, sembra proprio che non saranno solo queste le novità della legislatura che sta per cominciare. Una tra tutte, la quasi certezza che Giorgia Meloni sarà la prima donna Presidente del Consiglio nella storia repubblicana.
Formare un governo in tempi brevi al giorno d’oggi in Italia è impossibile? In realtà, guardando al resto d’Europa e a quanto accaduto durante la Prima Repubblica, le differenze non sono sostanziali.
Abbiamo verificato le dichiarazioni fatte dai capi di partito nel “dibattito” organizzato dalla televisione pubblica in vista delle elezioni, che si è tenuto giovedì 22 settembre. Di seguito i link ai vari articoli.
Matteo Salvini, di Massimo Taddei
Silvio Berlusconi, di Massimo Taddei
Enrico Letta, di Alessandro Ferrari
Giuseppe Conte, di Marco Visentin
Carlo Calenda, di Chiara Ciucci
Non è presente un articolo su Giorgia Meloni, perché non ha rilasciato dichiarazioni su dati da verificare.
Il fact-checking de lavoce.info passa al setaccio le dichiarazioni di politici, imprenditori e sindacalisti per stabilire, con numeri e fatti, se hanno detto il vero o il falso. Questa volta tocca a Giuseppe Conte: quanto è stato accurato durante l’ultimo dibattito a Porta a Porta?
Il fact-checking de lavoce.info passa al setaccio le dichiarazioni di politici, imprenditori e sindacalisti per stabilire, con numeri e fatti, se hanno detto il vero o il falso. Questa volta tocca a Enrico Letta: quanto è stato accurato nell’intervento a Porta a Porta?