Francesco Lenzi, autore di un articolo sulla decisione della Russia di far pagare il proprio gas in rubli anziché in euro, è intervenuto a Radio Popolare per parlare del rinvio di questa decisione da parte del governo russo. Per la puntata completa di The Game del 30 marzo 2022, clicca qui.
Benefici monetari e servizi per la non autosufficienza non sono mai stati concepiti come un insieme organico. In più il sistema è rimasto immutato per anni, mentre il bisogno di cura è aumentato. Le linee di una riforma sempre più urgente sono chiare.
Il Parlamento ha approvato una legge di modifica costituzionale che allarga la portata della tutela ambientale in Costituzione. Si tratta di una grande novità: per la prima volta viene modificato un articolo dei principi fondamentali e viene esplicitamente introdotto un riferimento all’ “interesse delle “future generazioni”.
C’erano molti timori che la Russia potesse utilizzare le criptovalute per aggirare le sanzioni. In realtà, per ora è il giovane governo ucraino a ricorrervi in maniera innovativa e trasparente per assicurarsi un flusso di donazioni utili per condurre la guerra. Il blocco delle transazioni commerciali con Mosca riguarda anche i prodotti alimentari. L’aumento dei prezzi, amplificato dal calo dell’offerta, sarà inevitabile e avrà conseguenze drammatiche soprattutto nei paesi più poveri. Tutti gli articoli finora pubblicati da lavoce sulla guerra in Ucraina sono ora raccolti in un Dossier, per una più facile consultazione. Tra il 2018 e il 2020, lo stato italiano ha rinunciato a più di 70 miliardi di euro di entrate l’anno per agevolazioni fiscali che spesso finiscono per favorire i più ricchi. Ma il welfare fiscale esercita un’attrazione irresistibile sui politici perché è un catalizzatore di consenso politico, specie quando è difficile raggiungere un accordo su riforme e interventi incisivi.
Oggi, 29 marzo, alle 18 è in programma il primo appuntamento con lavoce in 30 minuti. La nuova iniziativa si articola in una serie di incontri in diretta con redattori e collaboratori per discutere dei principali temi di attualità economica. Oggi discutiamo della globalizzazione dopo l’introduzione delle sanzioni contro la Russia con Gianmarco Ottaviano, titolare della cattedra in studi europei “Achille e Giulia Boroli” dell’Università Bocconi. Per partecipare basta compilare questo modulo.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”. Questa settimana abbiamo realizzato una serie di grafici sul cambiamento climatico in Italia.
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Se escono dall’anonimato e dall’illegalità e se vengono ben regolamentate, le criptovalute possono dare un valido contributo a molte cause. Lo dimostra l’utilizzo che ne fa il governo ucraino per garantire l’afflusso di donazioni nel corso della guerra.
Il meccanismo delle agevolazioni fiscali ha eroso la base imponibile del sistema fiscale italiano, rendendolo meno progressivo. Ma perché introdurre misure che fanno perdere 70 miliardi di entrate l’anno? Perché sono uno strumento di consenso politico.
Il blocco delle transazioni commerciali con la Russia coinvolge anche le merci della filiera agroalimentare, con un doppio effetto: calo dell’offerta e aumento amplificato dei prezzi. Le conseguenze saranno drammatiche, soprattutto nei paesi più poveri.
Bassa crescita e inflazione alta: lo spettro della stagflazione si riaffaccia in Europa. Per evitare il “peggiore dei mondi possibili” le banche centrali – la Bce in particolare – devono agire sulle aspettative, annunciando in anticipo le proprie azioni future. D’ora in avanti i paesi “ostili” pagheranno le forniture di gas russo in rubli: la decisione di Putin garantisce a Mosca un afflusso di valuta estera che limita l’efficacia delle sanzioni. Con i rincari del gas che trascinano quelli di tutto il settore, il governo italiano interviene per arginare gli aumenti dei prezzi dell’energia. Alle aziende energetiche si dovrebbe chiedere di utilizzare i profitti in eccesso per investimenti, in modo da adeguare l’offerta alla domanda. Per ridurre la dipendenza dalle importazioni di gas e petrolio e rispettare gli impegni sulla transizione ecologica, sarebbe utile aumentare la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili. Ma le installazioni di impianti eolici e fotovoltaici sono ostacolate da iter burocratici eccessivamente complessi. Milioni di persone lasciano l’Ucraina per sfuggire alla guerra. In Italia già vive una consistente comunità ucraina: ecco alcuni dati per capire come è composta e dove vive.
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Lavoce lancia una nuova iniziativa: lavoce in 30 minuti, una serie di dirette con redattori e collaboratori per discutere dei principali temi di attualità economica. Il primo appuntamento è il 29 marzo, alle ore 18, con Gianmarco Ottaviano. Per partecipare basta compilare questo modulo.
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Milioni di ucraini, soprattutto donne e minori, hanno lasciato il paese per scappare dalla guerra in corso, ma in Italia e in Europa è già presente una forte comunità di cittadini di nazionalità ucraina. Qualche dato per capire chi sono.