MERCOLEDì 27 NOVEMBRE 2024

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Il Punto

Dopo il secondo turno delle elezioni amministrative, alcuni esponenti della maggioranza hanno lanciato l’idea di modificare la legge elettorale a doppio turno per l’elezione dei sindaci nei comuni con più di 15 mila abitanti, abbassando al 40 per cento il quorum per la vittoria al primo turno. Se la proposta fosse congegnata in modo da favorire la partecipazione al voto, potrebbe essere un’ipotesi da discutere. Il ministero dell’Istruzione ha cambiato le regole per accedere ai fondi Pnrr destinati ad aumentare la disponibilità di posti negli asili nido. Eppure, diversi comuni inclusi nell’elenco di quelli che hanno particolare necessità di introdurre o rafforzare il servizio hanno comunque rinunciato ai fondi. A quasi 3 milioni di imprenditori e liberi professionisti è capitato spesso di pagare una mazzetta per ottenere alcuni servizi: la corruzione è ancora diffusa in Italia, ritenuta quasi inevitabile dai cittadini. Lo si ricava dai risultati di un’indagine Istat sulla risposta delle famiglie italiane a esperienze vissute. La buona notizia è che la stragrande maggioranza degli intervistati pensa che sia un fenomeno dannoso per la società. La situazione geopolitica più instabile ha riaperto la discussione sulla reintroduzione del servizio militare obbligatorio. Diverse ricerche suggeriscono però che la leva ha effetti negativi sia per le prospettive personali dei richiamati, sia per quelle dell’intera società. E non è neanche sicuro che garantisca la formazione militare necessaria a un esercito moderno.

“L’Europa oltre le elezioni” è il titolo dell’e-book nel quale abbiamo riunito gli articoli su tematiche europee pubblicati di recente su lavoce.info. Affrontano temi come politiche energetiche e ambientali, immigrazione, Patto di stabilità, decisioni di politica monetaria, riforma del MES e molto altro. Una sezione introduttiva esplora le tendenze elettorali e le percezioni dei cittadini europei riguardo il futuro dell’Europa. Lo proponiamo ai lettori perché possano trovarvi informazioni utili per comprendere le problematiche che l’Unione dovrà affrontare nei prossimi anni.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.

È in edicola e sul web il terzo numero di eco, dedicato alla salute, alle difficoltà del sistema sanitario nazionale e alle disuguaglianze che originano da diverse condizioni di benessere, di accesso alle cure e ai servizi sanitari. eco, il nuovo mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: in questo numero mostra come a subire di più gli effetti del cambiamento climatico saranno i paesi che inquinano di meno.

Lavoce non ospita pubblicità e i nostri contenuti sono aperti a tutti. Per svolgere il nostro lavoro nel modo migliore possibile, abbiamo quindi bisogno del supporto dei lettori: sostienici con una donazione, anche piccola!

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Un quorum grande così

Dopo il secondo turno delle amministrative alcuni esponenti della maggioranza, ufficialmente preoccupati della scarsa partecipazione al voto, hanno proposto di cambiare le regole per l’elezione del sindaco. È un attentato alla democrazia o una proposta su cui ragionare?

Quando la corruzione è un’esperienza di vita vissuta

La corruzione è ancora diffusa nel nostro paese, tanto da essere ritenuta quasi inevitabile per ottenere alcuni servizi. Ma i cittadini sono altrettanto consapevoli che si tratta di un fenomeno che nuoce alla società e che andrebbe sempre denunciato.

Ritorno del servizio militare obbligatorio: più dubbi che certezze

In un mondo più instabile torna di moda la leva obbligatoria. Alcune ricerche fanno pensare che gli effetti dei mesi di servizio militare non siano irrilevanti per le prospettive personali e collettive. E un esercito moderno ha bisogno di professionisti.

C’è chi i nidi proprio non li vuole

Per assegnare ai comuni le risorse Pnrr destinate agli asili nido, il ministero ora individua direttamente quelli che hanno più necessità di potenziare il servizio. Diverse amministrazioni incluse nell’elenco hanno comunque rinunciato ai fondi.

Il Punto

I dazi sui veicoli elettrici prodotti in Cina imposti dall’Unione europea sono misure compensative, non protezionistiche, ammesse dall’Organizzazione mondiale del commercio. Per l’Europa sembra però arrivato il momento di decidere se è disposta a perdere la sicurezza della sua industria in nome del principio del libero commercio, che oggi è l’unica a rispettare. Nell’ultima riunione del Consiglio direttivo, la Bce ha ribadito l’intenzione di continuare ad agire in modo discrezionale, guardando di volta in volta ai dati economici e rinunciando a controllare le aspettative di inflazione. La scelta fa leva sulla credibilità accumulata da Francoforte negli anni passati, ma non è detto che in futuro possa bastare. È ancora lontana la parità di genere nel mondo del lavoro e anche le imprese hanno un ruolo. Come reagiscono quando le madri si dimettono alla nascita di un figlio? Una ricerca suggerisce che peggiora la qualità delle opportunità di lavoro offerte a tutte le donne, in un circolo vizioso che rafforza l’incentivo a uscire dal mercato del lavoro dopo la maternità. Proprio all’inverno demografico è dedicata in questa uscita la rubrica “La parola ai grafici”. In Italia alle elezioni europee ha votato meno del 50 per cento dei cittadini che ne avevano diritto. Come mostrano i dati di affluenza, la partecipazione è stata più alta negli stati Ue che hanno abbassato l’età di voto a 16 anni. Un suggerimento che potrebbe valere anche per il nostro paese.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”. In questa occasione proponiamo otto grafici per approfondire diversi aspetti relativi alle tendenze del tasso di fecondità e alle caratteristiche dell’inverno demografico, un fenomeno che non riguarda solo il nostro paese.

“L’Europa oltre le elezioni” è il titolo dell’e-book nel quale abbiamo riunito gli articoli su tematiche europee pubblicati di recente su lavoce.info. Affrontano temi come politiche energetiche e ambientali, immigrazione, Patto di stabilità, decisioni di politica monetaria, riforma del MES e molto altro. Una sezione introduttiva esplora le tendenze elettorali e le percezioni dei cittadini europei riguardo il futuro dell’Europa. Lo proponiamo ai lettori perché possano trovarvi informazioni utili per comprendere le problematiche che l’Unione dovrà affrontare nei prossimi anni.

È in edicola e sul web il terzo numero di eco, dedicato alla salute, alle difficoltà del sistema sanitario nazionale e alle disuguaglianze che originano da diverse condizioni di benessere, di accesso alle cure e ai servizi sanitari. eco, il nuovo mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: in questo numero mostra come a subire di più gli effetti del cambiamento climatico saranno i paesi che inquinano di meno.

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Europa al bivio sul commercio con la Cina

Sono dazi compensativi quelli imposti dall’Unione europea ai veicoli elettrici prodotti in Cina. Ma la speranza che Pechino possa diventare un partner commerciale stabile e affidabile è un’illusione che mette a rischio la sicurezza industriale dell’Europa.

Quella dipendenza dai dati scelta dalla Bce

È l’incertezza del quadro economico e geopolitico che ha spinto la Bce a optareper decisioni sui tassi di interesse prese di volta in volta, sulla base dei dati. Ma la completa rinuncia al controllo delle aspettative di inflazione suscita perplessità.

Otto grafici su fecondità e inverno demografico

Uno dei temi più frequentemente al centro del dibattito pubblico italiano è la crisi demografica e quali politiche possano favorire una inversione di tendenza. I dati Istat restituiscono un quadro in cui il tasso di fecondità dal 2010, complice la grande crisi finanziaria, è in costante calo. E non sono solo le donne di cittadinanza italiana ad avere meno bambini; negli ultimi anni, anche le donne straniere hanno famiglie meno numerose.
Anche gli altri grandi stati europei stanno da anni facendo i conti con un generalizzato calo delle nascite. In Italia però il livello di spesa pubblica destinata alla famiglia è particolarmente basso, pari all’1,4 per cento del Pil (al 2019), ben al di sotto della media Ocse.

Numerosi fattori intervengono nelle scelte riproduttive. La concezione del ruolo della donna nella società e il livello di emancipazione di cui gode si riflettono inevitabilmente sulla priorità attribuita alla maternità. Buoni indicatori del livello di emancipazione femminile possono essere il tasso di occupazione e il livello di istruzione delle donne. Le relazioni che intercorrono tra questi e il tasso di fecondità variano da paese a paese e sono oggetto di frequenti analisi economiche.

In questa serie proponiamo 8 grafici per approfondire diversi aspetti relativi alle tendenze del tasso di fecondità e alle caratteristiche del nostro inverno demografico.

Il circolo vizioso della maternità sul mercato del lavoro*

Il sussidio di disoccupazione per le madri che si dimettono preserva il loro reddito alla nascita di un figlio. Ma potrebbe ripercuotersi sulla qualità delle opportunità di lavoro delle donne, spingendole a uscire dal mercato del lavoro dopo la maternità.

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