L’Italia è in ritardo nella costruzione delle infrastrutture per le reti a banda ultra larga, in modo da raggiungere case, uffici e aziende delle zone interne. La Corte dei conti ha indicato le linee di azione per superarli. Ora si tratta di attuarle.
Aumenta la diffidenza verso le acquisizioni di aziende da parte di imprese straniere. Ai governi nazionali e regionali spetta il non semplice compito di creare un ambiente favorevole agli investimenti, proteggendo al contempo le comunità locali.
Nella discussione della legge di bilancio per il 2025 riemerge il nodo delle pensioni anticipate. Una soluzione potrebbe arrivare dalla “pensione provvisoria” prevista dal modello svedese, a cui quello italiano si ispira. Garantirebbe flessibilità in uscita senza pregiudicare la sostenibilità e l’equità del sistema, superando i tanti casi particolari con requisiti opinabili di oggi. Descritta dai media come la “fine del numero chiuso”, la riforma sull’accesso alle facoltà sanitarie mantiene una forma di selezione, spostata però alla fine del primo semestre di studi. È ricalcata sul sistema francese e il confronto con i risultati ottenuti Oltralpe aiuta a capire se potrà funzionare in un’Italia che invecchia. Il mondo delle scommesse e i mercati finanziari americani avevano previsto con largo anticipo la vittoria di Donald Trump alle presidenziali Usa. Le due forme di previsione offrono ormai informazioni più accurate dei sondaggi, forse perché riescono ad aggiornarsi in tempo reale al succedersi degli eventi. Nessun dubbio invece sul fatto che, una volta insediato, il presidente Usa imporrà nuovi dazi sui prodotti importati. Non ne sarà risparmiata l’Europa, che anzi rischia di trovarsi in una posizione estremamente debole, anche per la dipendenza dagli Stati Uniti nelle forniture di gas e petrolio. Per attrarre capitali privati nel finanziamento delle infrastrutture sia il Rapporto Draghi sia il Rapporto Letta, i due documenti strategici su cui si dovrebbe disegnare il futuro dell’Europa, raccomandano il “modello Rab” (Regulatory Asset Base). Con questa scelta si finisce però per eliminare i rischi commerciali per gli investitori privati, accollandoli invece allo Stato e, di conseguenza, ai contribuenti.
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È in edicola e sul web il nuovo numero di eco dedicato all’analisi del successo dei populismi in varie parti del mondo, benché i partiti populisti, laddove sono al governo, abbiano causato gravi danni e sofferenze alla popolazione. eco, il nuovo mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: in questo numero analizza la distanza tra l’età dei parlamentari di vari paesi e quella della popolazione che rappresentano: il distacco più alto si registra negli Stati Uniti.
Gli articoli pubblicati finora su lavoce,info che analizzano e commentano il Piano strutturale di bilancio sono raccolti in un Focus che proponiamo ai nostri lettori:
Continuano a mantenere inalterata la loro attualità due e-book realizzati di recente da lavoce.info. Con “La storia infinita dell’autonomia differenziata” ripercorriamo, attraverso gli articoli pubblicati su lavoce.info, gli ultimi sette anni della vicenda dell’autonomia differenziata, dal referendum lombardo-veneto fino ai nostri giorni. L’obiettivo è fare chiarezza su un tema che si presta facilmente alla propaganda politica. “L’inflazione del nostro scontento” riunisce invece gli articoli sul tema pubblicati su lavoce.info. Nell’e-book ci soffermiamo sui vari momenti e sui diversi aspetti della crescita dei prezzi, dalle cause scatenanti alle conseguenze, dalle risposte dei governi ai nuovi approcci delle banche centrali, tracciando un quadro complessivo su un episodio inflazionistico per molti versi eccezionale.
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Il sistema contributivo italiano resta incompiuto. Lo è in particolare sulla flessibilità in uscita, che la legge di bilancio 2025 continua ad affrontare con strumenti inadeguati. Una soluzione potrebbe essere la pensione provvisoria prevista in Svezia.
I mercati finanziari americani, così come quelli delle scommesse, avevano anticipato la vittoria di Trump. Come in altre occasioni, sono rimasti inascoltati. Ma i mercati delle previsioni non sono Cassandre, sono fonti di informazioni sempre più precise.
I rapporti sull’Europa di Draghi e Letta suggeriscono di “togliere il rischio” che i privati corrono quando contribuiscono al finanziamento di infrastrutture. Non sembra una buona idea. Perché ci sarebbe un incentivo a costruire opere di dubbia utilità.
La riforma dell’accesso alle facoltà sanitarie non è la “fine del numero chiuso”: mantiene una forma di selezione, ma la sposta alla fine del primo semestre. È ricalcata sul sistema francese. Garantirà un numero di medici adeguato alle necessità future?
Una delle prime iniziative del rieletto Trump sarà l’aumento dei dazi verso i prodotti di altri paesi, cinesi in primo luogo, ma anche europei. La Ue potrebbe trovarsi nella posizione più difficile, anche per la dipendenza dagli Usa per gas e petrolio.
Con Camera e Senato controllati dai repubblicani e una Corte Suprema dove siedono giudici nominati nel primo mandato, Donald Trump non dovrebbe incontrare ostacoli nell’attuare la sua agenda politica, anche se gli Stati Uniti restano un paese diviso a metà su questioni fondamentali come economia, immigrazione e il ruolo del governo. I primi contraccolpi del ritorno di Trump alla Casa Bianca si potrebbero vedere presto sulle politiche climatiche. Il presidente eletto ritiene il cambiamento climatico una “bufala” e cancellerà subito molte delle iniziative dell’amministrazione Biden per contenere le emissioni. Un’eventuale uscita degli Usa dall’Accordo di Parigi e soprattutto dall’Unfccc minerebbe poi la credibilità delle Cop, a partire da quella che si apre tra pochi giorni a Baku. In Italia, il disegno di legge di bilancio rende permanenti le misure per il sostegno dei redditi medio-bassi dei lavoratori dipendenti, già previste per il solo 2024. Lo fa attraverso interventi parziali, che complicano ulteriormente il sistema. Mentre continua a mancare un disegno di riforma coerente dell’Irpef. Sempre a proposito di sistema fiscale italiano, le stime di uno studio mostrano che i contribuenti più ricchi finiscono per pagare aliquote effettive più basse rispetto al resto della popolazione. Gli scenari delineati nella ricerca indicano che tassare di più i redditi da capitale permetterebbe di aumentare il gettito complessivo, riducendo le disuguaglianze. Intanto, Veneto, Lombardia, Liguria e Piemonte hanno chiesto maggiore autonomia su materie non-Lep, ovvero quelle che secondo la legge Calderoli non dovrebbero ledere l’eguaglianza dei diritti civili e sociali. Ma il processo di devoluzione, peraltro poco trasparente, si fonda sul presupposto sbagliato che materie Lep e non-Lep siano totalmente separate: casi concreti mostrano che non è così. Nell’Africa subsahariana milioni di persone non hanno ancora accesso all’elettricità. Pur con i miglioramenti apportati dalle mini reti a energia solare, stime della Banca Mondiale indicano in 91 miliardi di dollari l’investimento necessario per connettere 380 milioni di persone entro il 2030. Una somma eccessiva per il bilancio degli stati dell’area. Diventa perciò cruciale il coinvolgimento dei privati nei progetti.
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Il ritorno di Trump è una pessima notizia per il clima. Il presidente eletto ha promesso di revocare molte norme ambientali dell’amministrazione Biden. Mentre riprenderà le trivellazioni e favorirà la produzione e l’export di combustibili fossili.