MARTEDì 7 OTTOBRE 2025

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Il Punto

Il governo ha approvato il Documento programmatico di finanza pubblica, che dovrebbe fare da cornice per la legge di bilancio. Si conferma il miglioramento dei conti pubblici italiani, che l’esecutivo intende consolidare con una manovra finanziaria poco incisiva. Molta incertezza, invece, sulle prospettive di crescita del paese: il Dpfp offre varie letture difficilmente riconciliabili fra loro. Nebulose anche le indicazioni sull’aumento della spesa per la difesa. La tornata elettorale che ha interessato o interesserà presto sette regioni coincide con una fase cruciale dell’attuazione del Pnrr: fare il punto della situazione sui diversi progetti che coinvolgono quei territori può aiutare a capire la capacità gestionale delle amministrazioni regionali. A proposito di Pnrr, uno degli obiettivi del Piano è la riforma delle politiche attive del lavoro, attraverso il programma Gol. Difficile fare un monitoraggio preciso delle attività svolte fin qui nei centri per l’impiego perché le regole sono state cambiate più di una volta e perché mancano dati certi. Si intravede però il rischio che si dia rilievo più alla quantità che all’efficacia delle prestazioni.

Mercoledì 8 ottobre sarà disponibile una nuova puntata di “Lavoce in mezz’ora”, il format di divulgazione de lavoce.info. Due volte al mese, in mezz’ora, discutiamo con esperti del settore di temi di attualità e di particolare rilevanza per il dibattito pubblico. Lo facciamo in modo più diretto e discorsivo, ma con il rigore d’analisi di sempre. Questa puntata approfondisce i temi delle disuguaglianze e degli stereotipi nel sistema scolastico assieme a Michela Carlana, professoressa alla Harvard Kennedy School e direttrice di LEAP-Bocconi.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.

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Ringraziamo i lettori che hanno inviato una donazione al nostro sito. Lavoce non ospita pubblicità e i nostri contenuti sono aperti a tutti. Per svolgere il nostro lavoro nel modo migliore possibile, abbiamo quindi bisogno del supporto dei lettori: sostienici con una donazione, anche piccola!

È in edicola e sul web il numero di eco dedicato al tema dei costi delle guerre. La continua minaccia di conflitto armato, che arriva fino alle nostre porte, ha notevoli conseguenze sul piano economico oltreché su quello umano e civile. Perché significa destinare più risorse alla difesa e meno al welfare e all’educazione dei giovani. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”. Nell’uscita di questo mese evidenzia le enormi risorse necessarie per la ricostruzione di un paese dopo una guerra.

Quanto costa la maternità alle donne

Lavoce in mezz’ora è il nuovo format di divulgazione de lavoce.info. Due volte al mese, in mezz’ora di conversazione, affrontiamo temi centrali per il dibattito pubblico insieme a esperti del settore. In questa quarta puntata parliamo con Valeria Zurla, professoressa di economia all’Università di Napoli Federico II ed esperta di politiche familiari.

In Italia si fanno sempre meno figli: al centro di questo calo c’è un nodo cruciale, la maternità, che ancora oggi significa carriere interrotte, salari più bassi e difficoltà a conciliare lavoro e vita privata. Questi non sono solo problemi individuali, ma hanno ricadute sull’intera società, dalla natalità alla sostenibilità del welfare.

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Il Pnrr nelle regioni al voto: chi spende e chi no *

I dati sul Pnrr raccontano in quali regioni i progetti procedono e in quali si rischia di perdere un’occasione storica. In quelle dove in questo periodo si tengono le elezioni regionali, il Piano può diventare un banco di prova della capacità di governo.

Programma Gol: solo un modello di rendicontazione?

A fine anno scade il termine per il raggiungimento di tre obiettivi associati alla riforma delle politiche attive finanziata dal Pnrr. La carenza di dati certi e il continuo cambiamento delle regole rendono molto difficile valutarne andamento e risultati. 

La finanza pubblica nel Documento programmatico

Il governo ha approvato il Documento programmatico di finanza pubblica. Ha i numeri in regola con l’Europa. È un buon risultato, che però è quasi tutto frutto dell’aumento della pressione fiscale sui lavoratori dipendenti. E la manovra è di corto respiro.

C’è o non c’è la crescita economica?

Difficile capire le prospettive future della nostra economia dal Documento programmatico. Nella prima parte si prospetta un paese da crescita zero, nella seconda si dice il contrario, tra Pnrr e aumenti di occupazione e investimenti. Confusione anche sulla difesa.

Il Punto

C’è molto interesse intorno alle stablecoin, che cercano di unire la stabilità delle monete tradizionali con la flessibilità della tecnologia blockchain, facendo della programmabilità la loro caratteristica più innovativa. Per il momento sono quasi tutte legate al dollaro, perché la possibilità di avere una stablecoin denominata in euro è ostacolata dall’assenza di un mercato unico di safe asset. Negli ultimi cinque anni in Italia si è registrata una forte crescita dell’occupazione. A favorirla sono stati fattori congiunturali uniti a cambiamenti strutturali, come la diffusione dei servizi avanzati. La tendenza proseguirà in futuro solo se sapremo affrontare temi come l’invecchiamento della popolazione, la carenza di laureati nelle discipline scientifiche e le difficoltà delle aziende a trovare personale preparato. La questione demografica è una sfida decisiva per l’Italia, dove avere un solo figlio sta diventando una scelta sempre più diffusa, come si ricava dall’analisi delle domande di assegno unico universale. Un problema così complesso non ha soluzioni semplici e va affrontato con un approccio integrato che rimuova le cause che spingono a rimandare la maternità.

È disponibile la nuova puntata di “Lavoce in mezz’ora”, il format di divulgazione de lavoce.info. Due volte al mese, in mezz’ora, discutiamo con esperti del settore di temi di attualità e di particolare rilevanza per il dibattito pubblico. Lo facciamo in modo più diretto e discorsivo, ma con il rigore d’analisi di sempre. Questa volta affrontiamo un tema che tocca da vicino la vita delle donne e delle famiglie: la maternità e il suo impatto sul lavoro delle madri. A rispondere alle domande de “Lavoce in mezz’ora” è Valeria Zurla, economista esperta in politiche familiari e mercato del lavoro.

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È in edicola e sul web il nuovo numero di eco, dedicato al tema dei costi delle guerre. La continua minaccia di conflitto armato, che arriva fino alle nostre porte, ha notevoli conseguenze sul piano economico oltreché su quello umano e civile. Perché significa destinare più risorse alla difesa e meno al welfare e all’educazione dei giovani. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”. Nell’uscita di questo mese evidenzia le enormi risorse necessarie per la ricostruzione di un paese dopo una guerra.

L’abc delle stablecoin

Le stablecoin soppianteranno la moneta tradizionale? Hanno caratteristiche innovative, come la programmabilità, e sono molto meno volatili delle criptovalute. A dominare sono per ora quelle ancorate al dollaro. Gli ostacoli allo sviluppo di quelle in euro.

L’occupazione tra congiuntura e trasformazioni strutturali*

La crescita dell’occupazione degli ultimi anni si deve anche alla diffusione dei servizi avanzati. Per continuare su questa strada, bisogna affrontare problematiche complesse, dall’invecchiamento della popolazione alla carenza di laureati nelle materie Stem.

Quanti figli? Tra condizioni socio-economiche e fattori culturali*

L’Italia non è ancora un paese “da figlio unico”, ma la questione demografica è una sfida decisiva, per la quale non esistono soluzioni semplici. Ecco cosa raccontano sui modelli riproduttivi delle famiglie italiane le domande di assegno unico universale.

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