VENERDì 14 MARZO 2025

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Il Punto

In uno scenario internazionale complicato e profondamente cambiato rispetto al passato, inizia la discussione sul bilancio europeo 2028-2034. Potrebbe essere l’occasione giusta per un rafforzamento della Ue, a patto che si riescano ad affrontare in modo efficace alcuni temi cruciali, dalla competitività e produttività alle fonti di finanziamento. C’è poca chiarezza sullo stato di avanzamento della spesa per i progetti Pnrr, con continui rinvii agli anni successivi. Si spostano così in avanti anche gli effetti sul Pil, che ora sembrano concentrati sul 2026, benché nelle stime di crescita complessive del paese non ve ne sia traccia. Forse per il timore che molti interventi non siano realizzati in tempo? Un’analisi misura per misura indica quali sono quelle che hanno accumulato i ritardi più forti. Non abbiamo numeri ufficiali sui tirocini non retribuiti. Una stima realizzata utilizzando dati Istat conferma che si tratta di un fenomeno piuttosto diffuso. Per capire se è uno strumento utile per favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro servirebbe ripristinare la comunicazione obbligatoria al ministero del Lavoro anche per questa forma di rapporto di lavoro. Non sono pochi gli adolescenti che giocano d’azzardo, molto spesso di nascosto dai genitori. Tuttavia, una ricerca mostra che la famiglia conta molto più degli amici nella percezione del gioco come un’abitudine accettabile e quanto i ragazzi si sentano liberi di parlarne. Le campagne contro la ludopatia giovanile dovrebbero tenerne conto. La sugar tax dovrebbe entrare in vigore in Italia a luglio. Le problematiche nutrizionali del nostro paese, però, non riguardano tanto gli zuccheri aggiunti, quanto i grassi saturi. E dunque una fat tax sarebbe probabilmente più adatta allo scopo. Per le casse dello stato gli introiti sarebbero notevoli, mentre uno studio calcola quali sarebbero i costi e i benefici per portafoglio e salute dei consumatori.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.

Ringraziamo i lettori che hanno inviato una donazione al nostro sito. Lavoce non ospita pubblicità e i nostri contenuti sono aperti a tutti. Per svolgere il nostro lavoro nel modo migliore possibile, abbiamo quindi bisogno del supporto dei lettori: sostienici con una donazione, anche piccola!

Domani, sabato 15 marzo, sarà in edicola e sul web il nuovo numero di eco dedicato alle discriminazioni e in particolare a quelle di genere: non sono solo profondamente ingiuste, ma ci privano di risorse umane importanti, minano la coesione sociale e peggiorano il benessere di tutti. Eppure, i programmi Dei – diversità, equità, inclusione – sono finiti sotto la scure dell’amministrazione Trump. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”. Nell’uscita di marzo si concentra sul doppio carico di lavoro delle donne: quello retribuito nel mercato del lavoro e quello non retribuito, svolto tra le mura domestiche.

Com’è difficile sapere quanti sono gli stage

Il senso comune suggerisce una larga diffusione del fenomeno, ma sui tirocini non retribuiti attivi in Italia non disponiamo di numeri precisi. Utilizzando i dati Istat possiamo però adottare una metodologia che permette di coglierne l’ordine di grandezza.

Adolescenti e gioco d’azzardo: i genitori contano più degli amici

Il gioco d’azzardo è molto diffuso tra gli adolescenti italiani, spesso di nascosto dai genitori. Ma chi lo rende accettabile, la famiglia o gli amici? È una questione cruciale per la prevenzione della ludopatia giovanile e delle sue conseguenze sociali.

Dal bilancio 2028-2034 l’occasione per costruire un’Europa più forte

Avviato l’iter per la definizione del Quadro finanziario 2028-2034 della Ue. Dovrà affrontare tre temi cruciali: competitività e produttività, flessibilità e fonti di finanziamento. Potrebbe essere il primo passo per rafforzare l’Unione europea.

Sugar tax? No, meglio una Fat Tax

La tassa sullo zucchero aggiunto, in vigore da luglio, non sembra la più appropriata per rispondere alle problematiche nutrizionali del nostro paese. Più adatta allo scopo appare una tassa sui grassi saturi. Con quali costi e benefici per i consumatori?

Ancora un rinvio di spesa per il Pnrr*

La spesa Pnrr del 2024 sembra ridursi drasticamente. Circa 20 miliardi sono rinviati agli anni successivi. I ritardi incidono anche sugli effetti sul Pil. E crescono gli interrogativi sulla capacità di rispettare le scadenze. Occorre maggiore chiarezza.

Misura per misura spese e ritardi del Piano*

Nonostante i progressi formali, per alcune misure il Pnrr registra ritardi significativi nella spesa. Un semplice indicatore consente di monitorare i livelli di quanto speso per ciascun intervento. Diventano così evidenti quelli che sono più indietro.

Il Punto

Nel 2024 la pressione fiscale è salita. Per il governo perché è aumentata l’occupazione. Ma i redditi dei lavoratori dipendenti entrano sia al numeratore che al denominatore del rapporto tra entrate e Pil. La ragione dell’aumento è che i salari sono tassati molto di più degli altri redditi e subiscono la progressività dell’Irpef. Senza dimenticare il drenaggio fiscale. In occasione dell’8 marzo, la Giornata internazionale della donna, lavoce.info ha lanciato una call per dare più spazio alle voci delle autrici. Concludiamo oggi la pubblicazione degli articoli arrivati in risposta al nostro invito. La violenza sulle donne è un fenomeno persistente, nonostante i passi avanti non siano mancati. A ribadirlo sono i dati del 2024 che ricalcano per il nostro paese quelli di dieci anni fa. Oggi poi c’è un problema in più: le nuove forme virtuali di violenza, ancora tutte da studiare. Si può uscire da una situazione di violenza domestica? Consapevolezza, contesto normativo e culturale giocano un ruolo chiave, come mostra uno studio. Che mette in evidenza anche le conseguenze inaspettate della riforma del divorzio del 2014. Le banche concedono sempre meno prestiti alle imprese. Non è una questione solo italiana, ma nel nostro paese non si sono sviluppate le soluzioni alternative trovate altrove, a causa delle condizioni del mercato dei capitali e delle dimensioni delle aziende. Per risolvere quella che si profila come un’emergenza, non resta che pensare all’assicurazione pubblica dei crediti. I treni perennemente in ritardo causano grandi disagi ai pendolari e ai viaggiatori in generale. Rappresentano anche un costo notevole per la comunità. Una stima del valore economico del tempo quotidianamente perso sui binari dà infatti risultati eclatanti.

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Sabato 15 marzo sarà in edicola e sul web il nuovo numero di eco dedicato alle discriminazioni e in particolare a quelle di genere: non sono solo profondamente ingiuste, ma ci privano di risorse umane importanti, minano la coesione sociale e peggiorano il benessere di tutti. Eppure, i programmi Dei – diversità, equità, inclusione – sono finiti sotto la scure dell’amministrazione Trump. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”. Nell’uscita di marzo si concentra sul doppio carico di lavoro delle donne: quello retribuito nel mercato del lavoro e quello non retribuito, svolto tra le mura domestiche.

Aumenta tutto. Anche la pressione fiscale*

Nel 2024 la pressione fiscale è salita. Secondo il governo perché è aumentata l’occupazione. Vero. Ma accade perché i salari sono tassati molto di più degli altri redditi e sottoposti alla progressività. In più, entra in gioco il drenaggio fiscale.

Quella violenza nascosta che corre online contro le donne

I dati della violenza sulle donne sono sconfortanti e disegnano la stessa situazione di dieci anni fa. Qualche segnale positivo c’è stato. Ma ora il fenomeno ha assunto anche forme virtuali, non meno dolorose e forse ancora non adeguatamente comprese.

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