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costantino Barbavara
Oltre ai bei proclami retorici delle varie forze politiche, che rivelano lmediamente a poca competenza specifica, credo che innanzitutto occorra far funzionare gli istituti di ricerca esistenti! come è già intenzione della riforma. In Italia ne esistono in sovrabbondanza di istituti di ricerca ma con grandi difficoltà culturali”nel “sinergizzare”.
Vedi il caso CNR e Università. Un Ricercatore del CNR ha dichiarato, tra l’altro e fuori dai denti,in una intervista (di imminente pubblicazione su una rivista tecnica ) : “con la situazione attuale non sapremmo neanche come spendereil 3% del PIL”. (…)
La ricerca privata è difficile da realizzare dato che siamo costituiti da micro imprese e dove c’è non si vuol far vedere. La ricerca ci salverà? Proclamava bene Tito Boeri agli inizi di gennaio… se si decide su cosa ricercare considerando i fattori d’impresa” e culturali del nostro bel paese ce la possiamo fare. L’università deve però continuare a fare soprattutto ricerche di base che potranno essere tanto più feconde quanto più potranno essere fatte in rete con altre università europee.
Cordiali saluti