Quando tutti si preparavano a un ulteriore rinvio, su spinta dell’asse franco-tedesco è arrivato l’accordo sul nuovo Patto di stabilità e crescita. Rispetto alla proposta originaria della Commissione, prevede regole più complicate e non del tutto coerenti fra loro. Ma i paesi ad alto debito, come l’Italia, ottengono un periodo di tregua di tre anni, lasciando a governi futuri il peso degli aggiustamenti più gravosi. Il Parlamento ha votato contro la ratifica del Mes, unico paese dell’area euro. Le ragioni addotte appaiono pretestuose e la decisione sembra più dovuta a una ritorsione per i contenuti del nuovo Patto di stabilità. Ma oltre a isolarci in Europa, rinunciamo così a un’assicurazione preziosa per il nostro sistema bancario. Prevista dalla legge di bilancio, la modifica alle modalità di maturazione della quota retributiva della pensione dei medici e di altre tre categorie di lavoratori avrebbe eliminato un privilegio e permesso risparmi di spesa. Si è scontrata però con la storica difficoltà di incidere sui “diritti acquisiti”, convincendo il governo a una parziale marcia indietro. D’altra parte, il nostro sistema pensionistico continua a soffrire della mancanza di un meccanismo di perequazione coordinato coi coefficienti di trasformazione. Le risorse per una perequazione corretta possono arrivare solo da una più alta età media al pensionamento. Sul futuro di tutto il nostro welfare incombe l’inverno demografico. Una simulazione per i prossimi sessant’anni mostra come la diversa intensità territoriale del calo e dell’invecchiamento della popolazione cambierà la distribuzione regionale delle risorse per la sanità pubblica. Nel corso della pandemia è aumentato il risparmio delle famiglie italiane. Queste risorse hanno alimentato una ripresa dei consumi che potrebbe però esaurirsi presto, visto che a spendere sono soprattutto le famiglie ad alto reddito, che hanno una minore propensione al consumo.
Il Convegno annuale de lavoce.info del 14 dicembre è stato dedicato a “L’economia alla prova delle crisi geopolitiche”. Chi non avesse potuto partecipare all’evento, trova qui la registrazione dell’intero Convegno e qui le slides proposte dai relatori.
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