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Autore: Mariapia Mendola Pagina 1 di 2

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Mariapia Mendola è professore ordinario di Economia Politica all’Università di Milano-Bicocca, Research Fellow presso l’Institute for Labor Studies (IZA), il Center for European Studies (CefES) e il Centro Studi Luca d’Agliano. Ha conseguito un PhD in Economics presso l’Università di Milano, un MA in Development Economics presso la University of Sussex e una laurea in Discipline Economiche e Sociali all’Università Bocconi. Collabora con numerose istituzioni nazionali ed internazionali. I suoi interessi di ricerca di rivolgono all’economia dello sviluppo e all’analisi dei flussi migratori internazionali.

I pregiudizi sull’immigrazione contagiano anche i giovani

Cosa pensano gli adolescenti italiani dell’immigrazione? Gli atteggiamenti ostili non sembrano influenzati da situazioni o esperienze personali negative. Derivano dal contesto, dalla scarsa informazione e dal dibattito pubblico spesso stereotipato.

Quanto conta il contesto culturale nell’accoglienza ai rifugiati

Per superare l’approccio emergenziale all’accoglienza dei rifugiati e promuovere politiche di integrazione lungimiranti, vanno considerate anche le caratteristiche socio-culturali del contesto che li accoglie, coinvolgendo gli amministratori locali.

Ma l’arrivo di migranti non è una sorpresa

I flussi di migranti verso l’Italia non sono né una sorpresa né un’emergenza. Misure di corto respiro non risolvono il problema, che va affrontato in modo complessivo, considerando il nesso fra migrazioni, instabilità politica e sviluppo economico.

Una buona accoglienza è possibile, per tutti

I paesi europei hanno accolto i rifugiati ucraini, garantendo il diritto di protezione umanitaria. Ma la crisi non ha portato a un cambiamento della politica comunitaria sull’asilo. Servirebbe invece una accoglienza diffusa, condivisa e di qualità.

Esodo dall’Ucraina: dalla crisi umanitaria all’integrazione

L’Europa ha risposto alla crisi umanitaria causata dalla guerra in Ucraina in modo unitario e solidale, con un piano in dieci punti per la gestione dei rifugiati. Ora tocca al sistema di accoglienza far sì che l’emergenza si trasformi in integrazione.

Dall’Afghanistan all’Ucraina: investire nel futuro con l’integrazione

I cittadini ucraini scappano dalla guerra. L’Unione europea è pronta ad accoglierli? La risposta alla crisi dei profughi afgani fa sorgere qualche dubbio. L’Europa deve investire di più nell’accoglienza e in politiche di asilo comuni.

Protagonismo di Frontex, ma non sui diritti umani

Nel suo rapporto annuale, Frontex riporta dati “eccellenti” per il 2021. Non mancano però denunce secondo le quali i risultati sono stati ottenuti ignorando violazioni sistematiche dei diritti umani. L’Unione non può consentire ambiguità su questi temi.

Migranti: un nuovo muro sulla rotta orientale

Gli arrivi dalla rotta orientale sono aumentati negli ultimi mesi. E i migranti si ritrovano ancora una volta ostaggi in una crisi tra la Ue e un regime autoritario ai suoi confini. Il problema è la politica migratoria che ha reso l’Europa una fortezza.

L’accoglienza made in Italy è low-cost

I numeri degli sbarchi di migranti sono lontani da quelli della fase di emergenza. Ma il sistema di accoglienza continua a fondarsi sui Cas, che da temporanei sono diventati stabili. E sono gestiti da privati con modelli organizzativi molto vari.

Centri di accoglienza: così influenzano il voto

La crisi dei rifugiati ha dato forza ai partiti populisti in Italia? Uno studio mostra che comuni grandi e piccoli reagiscono in modo diverso alla costruzione di centri di accoglienza. Gli effetti economici concreti sono scarsi, mentre conta la propaganda.

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