Il lavoro di organizzazione della casa e della famiglia ricade per lo più sulle donne. È un carico cognitivo ed emotivo che può avere conseguenze negative perché è sempre presente e si intromette in tutte le sfere della vita, anche quella lavorativa.
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“Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze”: è uno degli obiettivi dell’Agenda 2030. Qual è la situazione in Italia? Gli indicatori di sviluppo sostenibile e di benessere confermano che resta ancora molta strada da fare.
Milioni di famiglie fanno i conti con le conseguenze della stretta monetaria della Bce. Per comprenderne bene le implicazioni servirebbe un’adeguata educazione economica e finanziaria. Che in Italia manca. La scuola dovrebbe dedicarvi più attenzione.
Dopo la sentenza della Corte costituzionale, per i genitori è diventato molto più semplice attribuire il doppio cognome ai figli. Si tratta di un deciso passo in avanti per la parità di genere. Ma serve una legge per eliminare le incertezze procedurali.
La flat tax è un regime fiscale originariamente pensato per essere semplice. Nella realtà si rivela molto complicato e consente vari calcoli di convenienza fiscale. Senza dimenticare che determina un trattamento fiscale molto differenziato tra lavoratori dipendenti e autonomi.
Se si vuole lasciare agli individui la libertà delle scelte finanziarie, per esempio in tema di pensioni, è fondamentale aumentare l’istruzione finanziaria. Altrimenti c’è il rischio che crescano le disuguaglianze. Cosa insegna l’esperienza cilena.
Gli “occupabili” riceveranno il reddito di cittadinanza solo per sette mesi. Assieme alla nozione di povero abile, torna così una visione categoriale del sostegno al reddito che contrasta con qualsiasi forma di universalismo, peraltro mai davvero accettato.
La proposta di calibrare le multe in base al reddito è una buona idea, ma è non semplice da realizzare. Potrebbe essere l’inizio di una revisione complessiva delle regole della strada, pensate per un sistema profondamente diverso da quello attuale.
Il calcolo del carico fiscale complessivo dei lavoratori dipendenti deve comprendere anche i contributi pagati dalle imprese. Appare così chiaro come la flat tax avvantaggi le partite Iva e produca rischi per la sostenibilità del sistema di welfare.