Il governo intende presentare presto un disegno di legge di riforma del fisco. È fondamentale che non si limiti a un riordino del numero delle aliquote legali o degli scaglioni. Deve invece indicare una idea chiara e coerente del modello di imposizione.
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Trasformare l’imposta sulla Rc-auto in un’accisa sui carburanti avrebbe, a parità di gettito, numerosi vantaggi. Il primo è un calo dei premi di assicurazione. Potrebbe poi portare a una riduzione delle emissioni perché si tratterebbe di una carbon tax.
Le multe calcolate in base al reddito danno risultati migliori sotto il profillo della deterrenza e dal punto di vista dell’equità sociale. La loro applicazione è però complessa. Per l’Italia, poi, andrebbe considerato l’alto livello di evasione fiscale.
Nel nuovo mandato, Lula sembra aver abbandonato il percorso di responsabilità fiscale che ha contraddistinto la sua prima presidenza. Aumento della spesa corrente, alta inflazione e crescita bassa possono diventare una miscela pericolosa per il Brasile.
Una sfida chiave nella crisi energetica è definire politiche capaci di alleviarne gli effetti sulle famiglie in difficoltà. Il prerequisito è che i possibili beneficiari siano consapevoli della disponibilità di questi strumenti. Spesso non accade.
In tutta la Ue, non solo in Italia, le accise sui carburanti sono una importante fonte di entrate statali. La Commissione pensa di agire su di esse per raggiungere gli obiettivi ambientali. In ogni caso è poco realistico pensare di rinunciarvi del tutto.
Salgono i tassi di interesse e cresce il numero delle famiglie in difficoltà a pagare le rate del mutuo. Per fronteggiare il problema, andrebbero riviste alcune regole del fondo Gasparrini. Il costo per lo stato sarebbe tutto sommato basso.
Il meccanismo di indicizzazione per fasce delle pensioni, previsto dalla legge di bilancio, dovrebbe proteggere quelle più basse dall’inflazione, senza pesare troppo sulle casse dello stato. Ma il fiscal drag porta a risultati poco equi e trasparenti.
La riduzione delle accise significa la disponibilità della politica a sospendere l’azione climatica per evitare la stagflazione. È un messaggio negativo. La riforma fiscale annunciata dal governo dovrebbe invece aumentare la tassazione sule fonti fossili.
Ragioni di gettito hanno portato il governo a non rinnovare lo sconto sulle accise sui carburanti. È una scelta che andrebbe letta anche alla luce dell’attuazione del Pnrr, che prevede importanti investimenti per la transizione ecologica.