Formare un governo in tempi brevi al giorno d’oggi in Italia è impossibile? In realtà, guardando al resto d’Europa e a quanto accaduto durante la Prima Repubblica, le differenze non sono sostanziali.
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Pluricandidature e posizione in lista possono garantire l’elezione di un candidato. A beneficiarne sono spesso i capi dei partiti e poche altre persone decise dai vertici. Si rompe così il legame tra le realtà locali e chi dovrebbe rappresentarle.
Dal 2018, le quote di genere si applicano anche alle liste per l’elezione di Camera e Senato. L’equilibrio di genere in Parlamento è molto migliorato negli ultimi 25 anni. Ma il vizio di cercare scappatoie rimane. A destra e al centro un po’ più che a sinistra.
Sotto la gestione dei commissari prefettizi, l’autonomia finanziaria dei comuni aumenta. Questi amministratori non ricercano infatti il consenso necessario ai sindaci per essere rieletti. Ma coniugare la democrazia con la capacità amministrativa è cruciale.
La mancata imposizione di una zona rossa in Val Seriana nel 2020, a differenza di quanto accaduto in altri comuni a rischio, ha portato la zona a subire più intensamente la pandemia. Una stima dell’effetto della decisione.
I cambi di gruppo parlamentare in corso di legislatura comportano un danno di immagine rilevante, con i partiti che reagiscono di conseguenza. Non tutte le strategie, però, sono efficaci allo stesso modo.
Tra i tanti paradossi del voto che emergono nella letteratura economica e politica, c’è quello relativo all’astensione: perché non andare a votare se il costo del voto è così basso? Ebbene, in realtà per qualcuno votare costa, e anche molto: si tratta di coloro che studiano o lavorano “fuori sede”.
Il disagio economico e sociale è alla radice dell’astensionismo nelle elezioni politiche. La sua crescita, soprattutto tra i giovani, indebolisce la partecipazione politica e corrode alla base i fondamenti democratici della società civile.
Molti partiti si presentano agli elettori con poche promesse facilmente monitorabili, ma non sostenute da analisi sui loro costi o fattibilità. Cadute le ideologie, c’è poco spazio per i partiti di centro, che dovrebbero arginare le derive populiste.
Il Rosatellum permette fino a cinque candidature in collegi plurinominali per la stessa persona, oltre a quella all’uninominale. In attesa di sapere quanto questa opzione verrà sfruttata dai partiti alle prossime elezioni, analizziamo l’uso che ne se fece nel 2018.