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Rimodulare il cuneo fiscale per ridurre le disuguaglianze

L’accordo europeo sul salario minimo ripropone il tema della riduzione delle disuguaglianze. Meglio sarebbe, però, diminuire il carico fiscale sui redditi più bassi. Si eviterebbe una rincorsa prezzi-salari e si chiarirebbero le responsabilità politiche.

Cosa comporterà l’accordo europeo sul salario minimo

Raggiunto l’accordo sulla direttiva Ue per “un equo salario minimo”. Non significa l’introduzione di una stessa misura in tutti i paesi Ue. Permetterà però di discutere di riduzione di povertà e disuguaglianze salariali.

Se è il lavoratore a scegliere l’impresa

Nel mercato del lavoro del futuro saranno sempre più anche le persone a selezionare le imprese e non solo viceversa. La protezione più efficace della libertà e sicurezza di chi lavora sarà nel potenziamento dei servizi di orientamento, informazione e formazione.

Chi paga la flessibilità dei contratti*

La flessibilità dei contratti a tempo determinato diminuisce in modo significativo la probabilità di trasformazione in tempo indeterminato, con riflessi negativi sui salari, anche nel medio periodo. A pagarne le conseguenze sono soprattutto i giovani.

Il lavoro? Si trova all’ufficio postale

Chi cerca un’occupazione incontra molte difficoltà. Per questo i servizi per il lavoro dovrebbero essere il più possibile vicini a chi ne ha bisogno. Un utile supporto potrebbe arrivare dalla rete degli uffici postali. E il Pnrr dà le risorse necessarie.

Come dare dignità al lavoro nell’economia globale

La trasformazione progressiva dei mercati del lavoro e del prodotto da locali a globali ha avuto effetti molto diversi lungo la “scala delle competenze”. La risposta è creare le condizioni per lo sviluppo della società civile e del mondo delle imprese.

Contratti a termine: le regole ci sono, basta farle rispettare

Cresce l’occupazione in Italia. Il recupero è quasi del tutto dovuto al lavoro dipendente ed è trainato dalle varie forme di contratti a tempo determinato. Ci sono già gli strumenti per controllarne la corretta applicazione ed evitare gli abusi.

È l’ora dell’addio ai buoni pasto*

Eredità del passato, i buoni pasto si sono oggi trasformati in una integrazione salariale parzialmente esente da imposte e contributi. Ma ha ancora senso mantenere in vita un complesso sistema di gestione, che comporta costi elevati per gli esercenti?

Sul lavoro straniero tra il dire e il fare c’è di mezzo la burocrazia

L’ingresso in Italia di lavoratori stranieri è regolato da un percorso burocratico lungo e complesso, incompatibile con le esigenze dell’economia. Il problema riguarda in particolare agricoltura e turismo, che hanno bisogno di manodopera stagionale.

Quando la domanda non trova l’offerta sul mercato del lavoro

Con la ripresa del mercato del lavoro italiano, nella fase post-pandemia cresce il mismatch tra domanda e offerta di lavoro. Per i lavoratori sovraistruiti, soprattutto se giovani e donne, c’è il rischio di cadere nella trappola della disoccupazione.

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