L’attuazione del Pnrr dovrebbe comportare un innalzamento dei tassi di occupazione di donne e giovani. Ma l’esplicita indicazione di quote riservate rischia di essere vanificata da linee guida che ammettono deroghe con motivazioni molto generiche.
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Liberare il bilancio della Bce dai titoli pubblici è meno urgente di quanto si pensi. All’inflazione in crescita si può rispondere in altro modo. Le proposte di introdurre un debito europeo sottovalutano il problema della condivisione del rischio.
Nel suo rapporto annuale, Frontex riporta dati “eccellenti” per il 2021. Non mancano però denunce secondo le quali i risultati sono stati ottenuti ignorando violazioni sistematiche dei diritti umani. L’Unione non può consentire ambiguità su questi temi.
La pandemia ha conseguenze sociali inaspettate. Se i giovani hanno poche occasioni di incontro, avremo un ulteriore calo delle nascite, che renderà difficile mantenere adeguate prestazioni di welfare. Andrebbero previste misure a sostegno della socialità.
In Italia si ricicla molto. Ma la produzione di rifiuti delle attività economiche rimane saldamente “ancorata” all’andamento del Pil, a differenza di quanto accade in altri paesi europei. Mancano infatti impianti adeguati alla chiusura del ciclo.
Introdotto a fine 2020 e abbandonato sei mesi dopo, il costoso cashback ha contribuito ad aumentare i pagamenti elettronici, ma ha avuto ben pochi effetti sull’evasione fiscale. Benché più utile allo scopo, anche la lotteria degli scontrini va ripensata.
La relazione del Gruppo di lavoro sugli interventi e le misure di contrasto alla povertà lavorativa in Italia traccia un quadro del fenomeno, indicando il numero dei lavoratori più a rischio. All’analisi affianca un pacchetto di proposte di riforma.
Per disinnescare la crisi ucraina, l’amministrazione Biden e i suoi alleati hanno ventilato l’ipotesi di nuove sanzioni contro la Russia. Gli americani dicono che comporterebbero costi imponenti per Mosca, ma non è chiaro quanto la minaccia sia reale.
Con la pandemia frena la contrattazione collettiva decentrata. Non tutti i settori però sono stati colpiti nello stesso modo. Situazione differenziata anche fra i territori. E cambiano pure le strategie di performance concordate da imprese e lavoratori.
L’automazione dei processi produttivi cambia il mercato del lavoro. Offre anche opportunità. Ma le competenze necessarie a svolgere le nuove professioni sono diverse da quelle dei lavoratori attuali. E i giovani rispondono iscrivendosi all’università.