L’autonomia differenziata potrebbe cambiare per sempre gli equilibri tra stato e regioni, tra cittadini del nord e del sud, ma è stata preparata troppo in fretta. Riflessioni utili potrebbero arrivare dalle problematiche incontrate con la sanità.
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Il metodo scientifico è prezioso e delicato. Abusarne, anche quando si dicono cose sagge e giuste, crea confusione tra scienza e propaganda, ne riduce il valore, e danneggia così il progresso scientifico. Il caso di uno studio sulla perdita di memoria.
I valori e le convinzioni che modellano la nostra percezione della realtà possono avere un’influenza significativa sui comportamenti che interessano la salute pubblica. La conferma arriva da uno studio sulla campagna vaccinale anti-Covid negli Usa.
Il Governo punta a soluzioni semplici per risolvere i problemi della formazione dei medici. Per garantire più qualità, però, bisogna agire in maniera strutturale su tutto il percorso educativo. Ecco una panoramica delle principali criticità.
Per ammodernare il Sistema sanitario nazionale, in modo da renderlo adatto ai bisogni di oggi e di domani, va attuato bene quanto prevede il Pnrr. Ma serve il contributo di tutti coloro che, a vario titolo, hanno responsabilità nella sanità.
L’introduzione dello Sna e la riforma delle valutazioni sono passaggi positivi nel disegnare un welfare per gli anziani unitario e più semplice. Ma tradurre in pratica le nuove disposizioni sarà complesso. E resta aperta la questione delle risorse.
Le idee dei partiti sulla sanità appaiono più una collezione di interventi che non il disegno di una revisione organica del Ssn. Manca poi il raccordo con la riforma prevista dal Pnrr. Nei programmi si ritrovano temi comuni e proposte di bandiera.
La mancata imposizione di una zona rossa in Val Seriana nel 2020, a differenza di quanto accaduto in altri comuni a rischio, ha portato la zona a subire più intensamente la pandemia. Una stima dell’effetto della decisione.