L’introduzione dello Sna e la riforma delle valutazioni sono passaggi positivi nel disegnare un welfare per gli anziani unitario e più semplice. Ma tradurre in pratica le nuove disposizioni sarà complesso. E resta aperta la questione delle risorse.
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Le idee dei partiti sulla sanità appaiono più una collezione di interventi che non il disegno di una revisione organica del Ssn. Manca poi il raccordo con la riforma prevista dal Pnrr. Nei programmi si ritrovano temi comuni e proposte di bandiera.
La mancata imposizione di una zona rossa in Val Seriana nel 2020, a differenza di quanto accaduto in altri comuni a rischio, ha portato la zona a subire più intensamente la pandemia. Una stima dell’effetto della decisione.
In Italia l’aborto è un diritto riconosciuto dalla legge. Ma l’obiezione di coscienza e più in generale l’atteggiamento dei medici rendono l’accesso alla procedura inutilmente lungo, complicato e traumatico per le donne.
Le misure oggi previste per l’assistenza degli anziani non autosufficienti sono da ripensare. C’è un largo consenso su come e dove intervenire. Il disegno di legge delega per la riforma del settore dovrà mettere in pratica i cambiamenti necessari.
La decisione di non garantire più a livello federale l’aborto negli Stati Uniti si colloca all’interno di un’epoca di riduzione di diritti sanitari per le donne nel paese. Ma garantire maggiore libertà e accesso alle cure sanitarie ha importanti effetti positivi, anche dal punto di vista economico.
Tra poco il Governo presenterà il disegno di legge delega per la riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti. È un’occasione da non sprecare. Per delineare un quadro adeguato, è necessario introdurre il Sistema nazionale assistenza anziani.
L’approccio alla disabilità è spesso ancora quello di proteggere e assistere le persone che hanno una limitazione, invece di valorizzarle nelle loro capacità. Ai progetti legati al Pnrr si deve chiedere di rispettare i criteri per l’inclusività.
Tra finanziamento per il Ssn e Pnrr, le risorse per la sanità non mancano. Restano i problemi del coordinamento fra servizi territoriali e ospedalieri previsti dalle riforme e delle spese per il personale. Servirebbe anche una European Health Union.
Il Pnrr mette gli infermieri al centro degli investimenti per la sanità. È una grande occasione per valorizzare la professione con vantaggi per tutti, dagli infermieri stessi ai medici, dai pazienti alle casse dello stato. Non mancano però gli ostacoli.