La scuola non svolge alcun ruolo nell’educazione finanziaria degli adolescenti, che passa tutta attraverso la famiglia. Ne deriva un approccio alla gestione del denaro ancorato al passato. Rafforzare le proprie competenze sarebbe utile a genitori e figli.
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Spesso studenti e studentesse scelgono il corso di laurea a occhi chiusi, senza informazioni. Un esperimento mostra che se gli si presentano dati precisi su costi, grado di selettività e prospettive occupazionali delle varie facoltà, le decisioni cambiano.
Numero programmato italiano e sistema di accesso francese alla facoltà di medicina hanno più affinità di quanto si pensi. Più che concentrarsi sul test di ingresso, sarebbe meglio pensare a percorsi formativi già a partire dalle scuole superiori.
Il confronto tra spesa storica e spesa standard per l’istruzione mostra che le regioni del Nord risultano penalizzate rispetto a quelle del Sud. Un passaggio di competenza sulla scuola non provocherebbe dunque danni economici alle altre zone del paese.
Studiare in una lingua straniera è sempre più comune, soprattutto all’università. Ma ha un costo significativo in termini di voti, come dimostra uno studio. Le politiche educative dovrebbero tenerne conto, almeno quando si tratta di borse di studio.
Il Governo punta a soluzioni semplici per risolvere i problemi della formazione dei medici. Per garantire più qualità, però, bisogna agire in maniera strutturale su tutto il percorso educativo. Ecco una panoramica delle principali criticità.
Tra il 2016 e il 2021, il numero di occupati con qualifiche Ict è cresciuto in Italia, ma rimane molto al di sotto della media Ue. In più, questi lavoratori spesso non hanno una laurea. Il settore è anche caratterizzato da un forte divario di genere.
Gli studenti italiani tendono molto a studiare all’estero, sia temporaneamente che per tutto il ciclo di studi. Ma le università italiane non sono in grado di attirare molti stranieri.
Le lettere di referenze svolgono un ruolo chiave in tutti i passaggi della carriera accademica. Ma gli sponsor descrivono in modo diverso candidati uomini e donne. Sono differenze che spiegano una parte non trascurabile del minore successo delle donne.
Qual è l’idea di scuola dei partiti? Nei programmi elettorali nessuno esplicita apertamente la propria visione, per paura di perdere consensi. Così il tema della formazione diventa sufficientemente generico da non essere discriminante per l’elettorato.