Lavoce.info

Categoria: Rubriche Pagina 220 di 258

PER RICCARDO FAINI, ECONOMISTA GENTILUOMO

Carlo Azeglio Ciampi ha dedicato a Riccardo Faini l’introduzione scritta per il libro di Marco Buti “Italy in Emu: The Challenges of Adjustment and Growth”, appena pubblicato da Palgrave MacMillan. Il Presidente emerito della Repubblica ripercorre in queste righe la “collaborazione assai feconda, sul piano professionale quanto su quello umano” instaurata con Riccardo fin dal 1995. Ne proponiamo il testo ai nostri lettori, insieme a un estratto del volume di Buti.

IL PATTO FISCALE

Pubblichiamo un brano del capitolo conclusivo del libro di Dino Pesole e Francesco Piu “Il patto. Cittadini e Stato: dal conflitto a una nuova civiltà fiscale” (Il Sole 24Ore, 16,50 euro). Come scardinare il circolo vizioso di cattiva qualità dei servizi pubblici e carenza di senso civico nella collettività? Le riforme della pubblica amministrazione già realizzate devono avere conseguenze pratiche. E un aiuto può arrivare dal manuale di autodifesa del cittadino allegato al volume. Ma per combattere l’evasione iniziamo a premiare chi fa il proprio dovere: paga meno chi paga tutto.

L’UNIVERSITA’ TRUCCATA

Pubblichiamo un capito del libro di Roberto Perotti “L’università truccata” (Einaudi, 183 pagine, 16 euro), in libreria in questi giorni. L’università italiana non si riforma con nuove ondate di regole, prescrizioni e controlli. Serve invece introdurre invece un sistema di incentivi e disincentivi efficaci. Dove sia nell’interesse stesso degli individui cercare di fare buona ricerca e buona didattica ed evitare comportamenti clientelari. Su quest’ultimo aspetto si soffermano alcune parti del libro. Ecco un capitolo.

 

I SIGNORI DELLE AUTOSTRADE

Anticipiamo alcuni brani del libro di Giorgio Ragazzi “I signori della Autostrade”, che esce oggi per il Mulino (206 pagine, 18 euro). Perché le concessionarie autostradali registrano da tempo profitti molto elevati? Per spiegarlo, il volume ripercorre la storia del settore. Il capitale investito della maggior parte delle concessionarie era già stato ammortizzato e remunerato alla fine degli anni Novanta e i pedaggi avrebbero potuto essere drasticamente ridotti. Il ruolo delle società pubbliche. E un sistema tariffario ben lontano dal modello regolatorio del price cap.

La scuola e internet

Quali effetti può avere l’impiego di tecnologie informatiche nel mondo della scuola? E quali le modalità di implementazione? Proviamo a fare un po’ di chiarezza con questo dossier.

La scarsa fiducia fa crescere l’inflazione: replica ai commenti di Malgarini

Secondo i consumatori italiani, i prezzi al consumo sono praticamente raddoppiati tra il 2003 ed oggi. Questa percezione è del tutto incoerente con i dati osservati: se i prezzi fossero davvero raddoppiati, avremmo assistito da un lato ad un crollo dei redditi reali e dei consumi, e dall’altro ad un incremento molto forte nell’utilizzo dei più comuni strumenti di pagamento finanziari, cose che non sono avvenute nella realtà. Perché si è verificato questo errore di percezione? E come porvi rimedio? Circa il primo punto, secondo l’ultima relazione della Banca d’Italia (1) tra il 2003 e il 2006 il reddito lordo disponibile delle famiglie italiane espresso a prezzi concatenati e corretto per l’inflazione attesa ha registrato tassi di crescita molto modesti, notevolmente inferiori a quelli dei decenni passati. Da qui è derivato, nell’interpretazione sostenuta nel mio articolo, un possibile fenomeno di “disillusione monetaria”, ossia le famiglie avrebbero attribuito ad un’abnorme crescita dei prezzi problemi derivanti dalla dinamica assai modesta del reddito disponibile. Ma perché proprio i prezzi? Ossia, perché il disagio legato alla stagnazione della produttività sperimentata nei primi anni 2000 (2) è stato essenzialmente percepito in termini di elevata inflazione? Posso avanzare tre generi di spiegazioni, suscettibili di essere ulteriormente verificate in futuro: in primo luogo, un ruolo potrebbe averlo giocato il sistema dei media, che sia in Italia sia in altri paesi ha rilanciato in occasione del passaggio all’euro “paure inflazionistiche” che non trovavano riscontro nei dati ufficiali. Potrebbe aver influito anche la storia passata del nostro paese, che ha vissuto negli anni ’70 e nei primi ’80 lunghe fasi di stagflazione, in cui ad una stagnazione del reddito si associavano aumenti molto elevati dei prezzi. Da ultimo, è possibile sostenere (3) che la “disattenzione” mostrata dai consumatori verso la statistica ufficiale non sia interpretabile in termini di “irrazionalità” ma piuttosto, appunto, di “disattenzione razionale”: le informazioni veramente rilevanti sarebbero quelle riferite alle situazioni individuali, di cui le stime riferite al “consumatore medio” sarebbero solo un’approssimazione, tanto meno precisa quanto più aumentano nelle moderne economie avanzate complessità ed eterogeneità (4). Da questo punto di vista, la statistica ufficiale può avere effettivamente un ruolo rilevante per cercare di riconciliare percezioni e dati osservati: ad esempio, diffondendo dati più disaggregati, come ha iniziato a fare l’ISTAT con gli indici di prezzo distinti per territorio (5) e tipologia familiare (6), e promuovendo l’uso delle moderne tecnologie dell’informazione e comunicazione per la diffusione dei dati (7). In conclusione, la divaricazione tra percezioni e realtà non è affatto – come alcuni commenti sembrano suggerire – una questione di scarso interesse per gli accademici, di cui al più “incolpare” cittadini poco avvertiti: è invece a mio giudizio un rilevante problema aperto, che richiede risposte anche innovative, per gli economisti sotto il profilo dell’elaborazione teorica e per gli statistici per quanto riguarda le modalità di raccolta e diffusione delle informazioni e la loro trasformazione in effettiva conoscenza. 

(1)                    Banca d’Italia (2007), Relazione Annuale per l’anno 2006, http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/relann/rel06/rel06it
(2)                      Draghi M. (2007), “Consumi e crescita in Italia”, 48esima Riunione Scientifica Annuale, Società Italiana degli Economisti, http://www.bancaditalia.it/interventi/integov/2007/26102007/Draghi_26_10_07.pdf  
(3)                     CURTIN R. (2007), “What US Consumers Know About Economic Conditions”, paper presented at the second OECDWorkshop on “Measuring and Fostering the Progress of Societies, Istanbul, June 27, http://www.oecd.org/dataoecd/32/39/38758180.pdf?contentId=38758190)
(4)                    VAN TUINEN H. (2007), “Innovative Statistics to Improve our Notion of Reality”, background paper for the session “Statistical Offices: Information Brokers or Knowledge Builders”, second OECD Workshop on “Measuring and Fostering the Progress of Societies, Istanbul, June 27,http://www.oecd.org/dataoecd/5/59/38780056.pdf
(5)                     ISTAT, Indici Regionali NIC, http://www.istat.it/prezzi/precon/aproposito/indici_regionali_nic.xls
(6)                     ISTAT (2007), Indicatori della dinamica dei prezzi al consumo per alcune tipologie di famiglie, Approfondimenti, febbraio, http://www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20070220_00/
(7)                    OECD (2007), Istanbul Declaration, http://www.oecd.org/dataoecd/23/54/39558011.pdf

Dossier: l’Opa europea

L’Italia recepisce la direttiva sulle offerte pubbliche. Arriviamo con un anno di ritardo rispetto al termine posto da Bruxelles e dopo che tutti gli altri paesi europei hanno già provveduto a cambiare i loro ordinamenti. Ma anche dopo un dibattito vivace in cui si sono confrontate proposte di riforma e difesa delle norme del Testo unico della finanza che (una volta tanto) sono fra le più liberali d’Europa. Ecco gli interventi su lavoce.info di Filippo Cavazzuti, Salvatore Bragantini, Marco Onado, Alfredo Macchiati, Renzo Costi.

Sommario 11 settembre 2007

Il Libro verde sulla spesa pubblica del ministero dell’Economia è una ammissione di impotenza nel tagliare la spesa pubblica. Bene allora chiedersi come verranno coperti i 14 miliardi di spese eventuali. Speriamo che non ci siano nuove una tantum.
Sta per essere recepita la direttiva europea sull’Opa. La Spagna ci ha preceduti a luglio, con un provvedimento che merita di essere preso ad esempio. Borsa Italiana ha appena introdotto nuove regole per ostacolare i gruppi piramidali. Ma immediatamente una società ha varato un’operazione che aggira la norma. Forse l’unico strumento efficace, in questo caso, è quello fiscale.
Come mai la Gran Bretagna può diventare un paradiso fiscale per Valentino Rossi e per altri campioni dello sport? L’elusione delle imposte si basa sulla distinzione tra residenti e residenti non domiciliati. Ma il fisco italiano ha qualche strumento per contrastarla.

Aggiornamento: Il buon maestro è severo di Stefano M. Iacus e Giuseppe Porro; Scuole, voti e competenze di Valentino Dardanoni, Salvatore ModicaAline Pennisi.
Il “taglia e duplica” del Ministero dell’Ambiente di Giovanna Landi.

Sommario 5 settembre 2007

A poco più di un anno dall’ultimo indulto documentiamo un forte incremento dei crimini: le rapine in banca sono aumentate fino al 70 per cento. Non è la prima volta. Alle scarcerazioni per sovraffollamento delle prigioni segue inevitabilmente un forte incremento dei crimini; poi le carceri tornano rapidamente a ripopolarsi. Se non si vogliono costruire nuove carceri, si pensi almeno a essere più selettivi nelle scarcerazioni, non estendendole a crimini e detenuti recidivi. Chi sono i terroristi? Il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso dalla mafia 25 anni fa, aveva capito che i terroristi sono tutt’altro che dei disperati. Si tratta di fanatici, sospinti dall’ideologia. L’analisi delle biografie dei terroristi in molti paesi conferma questa intuizione.
Gli incendi devastano il nostro paese non solo perché il patrimonio forestale è stato abbandonato, ma anche perché serve a fare aumentare gli addetti e la burocrazia della forestale. Poi, come in Sicilia, queste strutture vanno in vacanza proprio nei mesi degli incendi.
L’esenzione dall’Ici crea un privilegio un privilegio per la Chiesa in contrasto con il Trattato dell’Unione Europea e con la politica della Commissione di Bruxelles sugli aiuti di Stato. Perché in Italia nessuno ne parla?
In Francia si discute come riformare il mercato del lavoro. Ecco una proposta in quattro punti per ridurre la disoccupazione e stimolare la crescita economica. Alcune indicazioni sono valide anche per l’Italia.

Sommario 29 agosto 2007

L’altra faccia della crisi finanziaria: il popolo dei subprime, coloro che non hanno requisiti di solvibilità, sottoscrivono contratti con clausole molto penalizzanti senza saperlo. Importante investire non solo nell’alfabetizzazione finanziaria ma anche nell’assistenza e consulenza nei confronti dei mutuatari. La crisi sembra di tipo estensivo-benigno: un rischio limitato sparso su un grande numero di paesi ed investitori. Le iniziali reazioni dei mercati forse segnalano la novità della crisi piuttosto che la sua oggettiva gravità. Anche se le banche potrebbero essere piu’ esposte di quanto si ritenga perche’ fino a 200 miliardi di dollari di loro crediti (per lo piu’ a private equity) sono a rischio.
Come i fondi pensione possono servire allo sviluppo di un mercato finanziario: l’esperienza dell’Australia. Bene prendere nota. Cresce la concentrazione e il potere di mercato nell’editoria scientifica. Così nonostante le innovazioni tecnologiche che abbattono i costi, i prezzi continuano a salire.

In ricordo di Bruno Trentin, scomparso nei giorni scorsi, riproponiamo un suo dialogo con Pietro Ichino di grande attualità.

Aggiornamento: Ici, Chiesa e privilegi, di Andrea Carinci e Thomas Tassani 

Pagina 220 di 258

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén