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Internazionalizzazione delle imprese: quanto conta la presenza di donne in Cda

Le donne nei Cda influenzano non solo i risultati, ma anche le scelte strategiche delle imprese. Uno studio mostra gli effetti dell’aumento nella rappresentanza di genere sulle scelte di internazionalizzazione in un campione di società europee.

Organi collegiali ancora lontani dalla parità di genere

Entro il 2027, almeno il 40 per cento degli amministratori di società senza incarichi esecutivi dovrebbe essere donna. Lo prevede un progetto di direttiva europea. Nonostante i progressi, in questo ambito rimangono infatti forti disparità di genere.

Voto di lista per i lavoratori: è il momento di osare

Molte società per azioni, quotate e non, prevedono la presenza in Cda di rappresentanti della minoranza degli azionisti, ma solo raramente è previsto uno spazio per i lavoratori, sul modello tedesco. È arrivato il momento di aprirsi a questa ipotesi?

La lista del Cda è una buona idea?

Anche in Italia si diffonde la prassi di consentire al Cda uscente di proporre ai soci una lista di candidati per il rinnovo. E un disegno di legge cerca di dettare norme sulla questione, finora lasciata all’autonomia degli statuti delle società.

Il Punto

Il sistema tributario francese e quello italiano possono sembrare molto diversi, ma in realtà condividono molti difetti: entrambi tassano troppo le attività produttive. Ed entrambi necessitano di riforme strutturali. Gli Stati Uniti, intanto, con un mix di politica fiscale e monetaria mirano a favorire la ripresa dell’inflazione, che a lungo termine si tradurrà in tassi di interesse più alti in tutto il mondo. Come reagirà la Bce?
Garantire la sopravvivenza di Alitalia si può ma servono un pesante ridimensionamento e una netta discontinuità rispetto al passato. Ridefinendo le politiche da mettere in campo per tutto il trasporto aereo. Continua a slittare la decisione della Lega calcio sui diritti tv per il prossimo triennio. Al di là del duello tra Sky e Dazn, la scelta finale avrà ripercussioni sull’intero settore dei media e delle comunicazioni.
La moratoria su prestiti bancari ha finora contribuito ad attenuare gli effetti della crisi ma prolungarla troppo esporrebbe il sistema bancario a molti rischi. Servono un’analisi attenta e molta prudenza. Prudenza che suggerirebbe anche di rinviare l’entrata in vigore del nuovo Codice della crisi di impresa: con la crisi da Covid, le procedure di allerta rischierebbero di sacrificare molte aziende ancora vitali. Come si scelgono i membri di un Cda? Uno studio mostra come l’alta velocità ferroviaria consenta alle imprese di rivolgersi anche ad amministratori “non locali”, migliorando la qualità complessiva del consiglio.

Prosegue la terza stagione de lavoce in capitolo, il podcast de lavoce.info. Ci potete ascoltare ogni venerdì sul sito e su tutte le app di podcast. Nella seconda puntata “Vaccini, una sfida per l’Europa”, ospiti Michele Cozzio, Alessia Lo Turco e Gilberto Turati.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.

Nel momento della scomparsa della madre di Francesco Daveri, Claudia Armani, la redazione si stringe attorno all’amico e collega.

Un treno carico di amministratori**

L’alta velocità ferroviaria consente alle imprese un più facile accesso ad amministratori provenienti da località lontane dalla sede. Le aziende virtuose riescono così a migliorare la qualità dei loro consigli. Per la presenza di donne non cambia niente.

L’ora dei bilanci per le quote rosa in cda*

Le quote di genere nei consigli di amministrazione delle società quotate italiane ne hanno migliorato la qualità. E ne hanno beneficiato anche i risultati di impresa, quando la presenza femminile è stata rilevante. Perché la diversità aiuta a creare valore.

Una via italiana per i lavoratori nei cda*

Forme di partecipazione dei lavoratori nella gestione di società private sono presenti in diversi paesi europei. Anche in Italia potrebbe contribuire a migliorare la cooperazione tra le parti sociali. Ma non esiste un modello unico per realizzarla.

Il Punto

Le elezioni del 4 marzo (e la grande recessione) cancellano il principio fondatore delle politiche attuate dagli anni Novanta, l’idea che fosse possibile conciliare l’efficienza del mercato con la tutela dei più deboli. Oggi invece prevalgono – e dureranno a lungo – le richieste di protezione. E così dopo il voto l’Italia si ritrova con un Parlamento in mano a Lega e M5s, cioè con una maggioranza di euroscettici che però non è una coalizione. Un terremoto che lascia al presidente Mattarella il problema più difficile: dare l’incarico di governo al partito o alla coalizione che ha preso più voti?
In ogni caso il governo che verrà dovrà occuparsi dei nostri piccoli grandi problemi quotidiani. Come quelli della rete ferroviaria, andata in tilt per la neve nei giorni scorsi. Un confronto internazionale mostra che in Italia gli investimenti pubblici in questo campo sono più ingenti che altrove. E ci vorrà anche più attenzione per i modi e i luoghi dove finisce la vita. Una volta erano gli ospedali. Da 35 anni, invece, grazie al movimento per le cure palliative, ora si muore spesso a casa propria o in un hospice, assistiti da familiari e specialisti che riducono le sofferenze.
Alla vigilia del voto il governo ha firmato con Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto l’accordo preliminare per l’allargamento delle competenze di queste regioni. Su politiche del lavoro, istruzione, salute, ambiente ed ecosistema, rapporti internazionali e con l’Ue. Col nuovo governo si passerà al secondo atto dei negoziati.
La diversità nei consigli d’amministrazione crea valore? Pare di sì, secondo i molti studi che identificano una relazione tra buoni risultati aziendali e varietà di genere e nazionalità nei board. Ma rimane da chiarire con maggiore precisione quale sia la causa e quale l’effetto.

Spazio alle diversità nel consiglio di amministrazione*

Avere membri esecutivi degli organi di amministrazione molto diversi fra loro può migliorare i risultati aziendale perché stimola creatività, spinta all’innovazione e capacità di risolvere i problemi. È quanto emerge da una recente ricerca della Consob.

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