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Stipendi, una crisi lunga trent’anni

Lavoce in mezz’ora è il nuovo format di divulgazione de lavoce.info. Due volte al mese, in mezz’ora di conversazione, affrontiamo temi centrali per il dibattito pubblico insieme a esperti del settore. In questa terza puntata parliamo con Andrea Garnero, economista del lavoro all’Ocse, redattore de lavoce.info e autore di un recente libro sulla questione salariale.

L’Italia vive una condizione unica tra i paesi Ocse: da oltre trent’anni i salari non crescono, e in termini reali oggi valgono persino meno rispetto al 1991. Un fenomeno che va oltre il tema del “lavoro povero” o della pressione fiscale, e che ha radici profonde: la stagnazione della produttività, le rigidità della contrattazione, un mercato del lavoro sempre più frammentato e la difficoltà delle imprese a valorizzare competenze e qualifiche.

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Quella mentalità a somma zero che frena la crescita

Nel pensiero a somma zero non c’è spazio per la creazione di maggior valore, ma si può solo redistribuire una ricchezza data. È spesso diffuso nei paesi che hanno registrato anni e anni di crescita bassa, come l’Italia. E ha pesanti conseguenze.

Decarbonizzare per riconquistare competitività

La decarbonizzazione dell’industria europea è uno dei punti centrali del rapporto Draghi. Perché così si abbassa il costo dell’energia. Ma occorre anche dare sostegno ai settori che trainano l’innovazione, dalle tecnologie pulite ai veicoli elettrici.

Quanta fatica per l’industria europea nel 2024

Il 2024 non è un anno favorevole per l’industria europea, penalizzata da fattori di natura congiunturale e problemi più strutturali. Se la Germania soffre più di tutti, in Italia ci sono differenze significative fra settori, con qualche segnale di ripresa.

Quelle esportazioni cinesi che non finiscono mai di stupirci

In un mondo sempre più frammentato, nel quale il commercio internazionale ha smesso di crescere, la quota delle esportazioni cinesi sul Pil mondiale continua ad aumentare. A renderlo possibile è un sistema inefficiente, ma dinamico.

Concorrenza e crescita: un campionato globale

Dopo la pubblicazione del Rapporto Draghi, l’attenzione si è concentrata sugli ingenti investimenti necessari per stimolare crescita e aumenti di produttività. Ma i punti strategici centrali riguardano il diritto della concorrenza e il commercio con l’estero.

La crescita italiana che non c’è

Il problema numero uno in Italia è la crescita bassa. Per capirne le cause, bisogna guardare all’andamento della produttività aggregata. Il ritardo rispetto al dato francese è evidente. L’ipotesi che a determinarlo sia la dimensione delle aziende.

Occupazione senza crescita, il puzzle del 2023

La crescita dell’occupazione in un periodo di rallentamento dell’economia ha varie spiegazioni. Un ruolo ha svolto la politica economica, che però in Italia ha sostenuto soprattutto gli investimenti in costruzioni. Ora però ci sono segnali di cambiamento.

Legge di bilancio: tiriamo le fila*

Alla luce dei fatti la legge di bilancio 2024 non si rivela così prudente come si sostiene: molte misure valgono per un solo anno né si intravedono provvedimenti capaci di stimolare la crescita. Le implicazioni per la riforma delle regole fiscali europee.

L’economia russa tra crescita e inflazione

Risolta la fase critica dovuta alle sanzioni, la banca centrale russa deve oggi districarsi tra l’esigenza di una stretta monetaria che raffreddi economia e pressioni inflazionistiche e la volontà politica di continuare ad alimentare la macchina bellica.

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