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Il Punto

Il rapporto debito-Pil italiano si attesta ormai tra il 160 e il 170 per cento. E non basteranno i bassi tassi di interesse a salvarci. Sono sempre di più gli enti locali interessati da dissesto finanziario. Un fenomeno che si può prevedere, e quindi prevenire, integrando l’enorme quantità di dati a disposizione con l’intelligenza artificiale.
Con i cambiamenti climatici che non accennano a fermarsi, il tema della tutele ambientale e della transizione energetica non è più rimandabile. Il Next Generation EU come ultima occasione. Quale rapporto c’è tra crisi dei rifugiati e consenso alle forze populiste? Dipende molto dalla dimensione dei comuni: quelli più piccoli si dimostrano in media meno tolleranti nei confronti dei centri di accoglienza.
Oltre alle perplessità sul ruolo dei social newtwork, la vicenda GameStop pone interrogativi cruciali per le autorità di vigilanza finanziaria: chi non ha strumenti per difendersi sui mercati va tutelato.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.

Crisi politica e spread: non contiamo sulla Bce

Se la crisi politica dovesse precipitare, la Bce non sarà un argine per un eventuale attacco speculativo sul debito italiano. Gli acquisti di titoli pubblici della banca centrale riflettono la dimensione relativa dei paesi, non quella dei loro debiti.

Il Punto

Il Pnrr è il più importante piano di politica economica degli ultimi trent’anni. Ma la sua versione aggiornata è un documento privo di obiettivi precisi e di strumenti con cui raggiungerli: il contrario di quanto chiede la Commissione Ue. Unione Europea chiamata però da parte sua a “svecchiare” le modalità di valutazione delle politiche economiche. Per esempio classificando come investimenti alcune spese oggi definite correnti.
Dietro agli ingenti fondi stanziati per rispondere alla crisi pandemica si nasconde il rischio che l’erogazione segua logiche legate più all’affinità politica che alla visione strategica. Il caso della Lombardia. Per prevenire ulteriori conflitti tra stato e regioni, si potrebbe potenziare il cosiddetto “decentramento asimmetrico”. Che non vuol dire però ampliare i divari già esistenti tra le regioni.
Tra i più colpiti dalla crisi ci sono i lavoratori immigrati, che spesso partono da una situazione socio-economica già preoccupante. E così aumentano discriminazioni e disuguaglianze. Disuguaglianze che si fanno sentire anche nel fumo, abitudine diffusa soprattutto nelle fasce di popolazione a basso reddito. Servono forme di tassazione in grado di favorire stili di vita più sani.
Pur non essendo la soluzione ottimale, il recupero di energia dai rifiuti è a oggi l’unica alternativa reale alla discarica. E può rappresentare un contributo prezioso al percorso europeo di decarbonizzazione.

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Capitale, debito e piani di ripresa e resilienza

Le classificazioni usate per definire e valutare le politiche economiche appaiono obsolete. Se decidesse di classificare come investimenti alcune spese oggi definite correnti, l’Unione europea dimostrerebbe che i suoi valori stanno veramente cambiando.

Next Generation EU: ecco il Piano dell’Italia

Il Piano di ripresa e resilienza è ben fatto. Ma tanti sono i progetti da realizzare e le risorse da spendere in poco tempo. Trovare la governance adatta ed evitare i rischi di possibili fibrillazioni politiche richiede un consenso ampio nella società.

Non bastano i decreti per accelerare i pagamenti della Pa

Lo stato stanzia ingenti risorse per dare liquidità al sistema produttivo, ma continua a non pagare i propri debiti verso le imprese. Per spingere le amministrazioni a tenere comportamenti corretti, si dovrebbero prevedere sanzioni e penalizzazioni.

Mes, un film già visto

Un anno fa il governo bloccava la discussa revisione del Meccanismo europeo di stabilità. Ora l’accordo raggiunto a Bruxelles riporta al centro del dibattito politico una riforma da cui l’Italia, oggi più che mai, avrebbe solo da guadagnare.

Perché Qe e monetizzazione del debito non sono sinonimi

Quantitative easing e monetizzazione del debito sono profondamente diversi per natura e obiettivi. E soprattutto il secondo porterebbe alla perdita di uno dei beni pubblici più importanti dell’Europa di oggi: l’indipendenza della banca centrale.

La legge di bilancio in cinque grafici

Il Punto

La collaborazione tra economisti ed epidemiologi sarebbe di grande aiuto per studiare la diffusione del virus e mettere a punto politiche di contrasto. Urge una ricerca multidisciplinare con modelli misti. Cruciali nel ridurre la pressione sugli ospedali si sono rivelate le Unità speciali di continuità assistenziale, che però non sono operative in tutte le regioni. A partire da quelle più colpite dalla seconda ondata.
Con l’acuirsi della crisi, si torna a parlare di cancellazione del debito contratto per far fronte all’emergenza. Ma si fa presto a dire “cancellare il debito”: cosa vuol dire? E quali le possibili conseguenze? Aumenta intanto il volume delle emissioni di titoli e ne vengono creati di nuovi, come i Btp Futura, rivolti ai soli risparmiatori individuali. Per ora garantisce la Bce, ma poi bisognerà ottenere la fiducia dei mercati. Proprio da uno strumento finanziario, i social impact bond, subordinati al raggiungimento di risultati prestabiliti, potrebbe arrivare un impulso alla digitalizzazione delle amministrazioni pubbliche locali.
Si scrive Rcep, si legge area commerciale più grande del mondo: l’accordo siglato con 14 paesi asiatici è una rivincita di Pechino su Washington. Che ora rischia di trovarsi isolata nel Pacifico. E l’Ue?
Il 2020, complici le diverse restrizioni alla mobilità, è stato l’anno del boom definitivo dello streaming, a discapito di operatori broadcast e pay-tv classiche. E la pubblicità non può che prenderne atto.

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Continua la nostra collaborazione con Economia24, la trasmissione economica di RaiNews24: ogni venerdì alle 11.45 un nostro redattore sarà ospite del programma.

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